Bologna FC
Il ritorno dell’Ex: Bologna – Cagliari
Nella sfida tutta a tinte rossoblù di sabato sera al Dall’Ara si incroceranno due formazioni le cui rose al momento sono orfane di doppi ex, ma che negli anni hanno vissuto un particolare incrocio di destini e di calciatori.
Basti pensare alla stagione 2014-15, il Bologna vince i play-off e torna in Serie A, mentre il Cagliari arriva 18esimo e retrocede in Serie B. Il Cagliari inizia la stagione con Zeman in panchina e la conclude con Gianfranco Zola. La prima vittoria dei sardi in campionato arriva il 28 settembre 2015 a San Siro ai danni dell’Inter per 1 a 4. Decisiva fu la tripletta di Albin Ekdal, doppio ex della partita, che concluse quell’amara stagione con un discreto numero di gol (5). Il centrocampista svedese prima di arrivare a giocare con i rossoblù isolani, dove ha giocato per 4 stagioni (116 presenze e 8 gol totali), ha giocato con i rossoblù emiliani nella stagione 2010-11scendendo in campo 23 volte e segnando un solo gol il 9 gennaio contro il Bari nella trasferta vinta dal Bologna per 0-2. Dal 2018 è un giocatore della Sampdoria, nell’ultima partita contro l’Atalanta, vinta dalla Samp, ha fornito un’ottima prestazione alla guida del centrocampo blucerchiato.
Insieme ad Albin in quel Cagliari giocavano anche Godfred Donsah, Lorenzo Crisetig e Luca Rossettini. Tutti e tre sono passati a fine stagione al Bologna.
Lorenzo Crisetig in quell’anno con il Cagliari conquista l’esordio in Serie A e, nonostante la giovane età, gioca 28 partite in tutta la stagione. Le buone prestazioni attirano gli interessi del Bologna, che durante la sessione di calciomercato estiva lo acquista dall’Inter, squadra che ne deteneva il contratto e che lo aveva girato in prestito al Cagliari. Il primo anno gioca soltanto 5 partite e, a fine stagione, viene girato in prestito al Crotone dove gioca quasi tutto il campionato (32 partite). Ritorna sotto le Torri, ma le prestazioni non aumentano e non migliorano finché il Bologna non decide di mandarlo prima in prestito, al Frosinone e Benevento, e poi venderlo, al Mirandes. Adesso gioca nella Reggina, squadra che il Bologna ha affrontato mercoledì pomeriggio e contro la quale ha ottenuto il passaggio al turno successivo di Coppa Italia con la vittoria per 2 reti a 0. Il tecnico Domenico Toscano non l’ha mandato in campo ieri, ma crede molto su di lui facendolo giocare sempre e in più ruoli finora in campionato. Crisetig ha sempre risposto presente al momento della chiamata.
Diverso rendimento, ma stessa sorte, per Luca Rossettini e Godred Donsah. Il primo a Cagliari ha giocato per 3 anni, ha disputato 101 partite e messo a segno anche 3 gol. Al Bologna, invece ha giocato una sola stagione (2014-15), con ottime prestazioni riuscendo anche ad andare 3 volte a rete. L’ottimo campionato giocato lo portò a vestire l’anno dopo la maglia del Torino che decise di puntare su di lui acquistandolo a titolo definitivo. Oggi gioca nel Lecce dove non scende in campo dal 26 giugno, durante l’ultima partita di campionato è stato anche espulso, nonostante sedesse in panchina, per aver protestato per l’espulsione dell’allenatore. Il secondo invece, ha giocato un anno a Cagliari (2014-14), con 2 gol in 21 partite, e 4 al Bologna dove, con l’arrivo di Mihaijlovic, ha iniziato ad aver sempre meno spazio. Infatti, negli ultimi due anni è stato girato in prestito prima al Cercle Bruges, in Belgio, e poi al Rizespor, in Turchia.
Mentre il Cagliari scendeva in B, il Bologna tornava in A e con sé portava 2 ex cagliaritani: Robert Acquafresca e Marios Oikonomou. L’attaccante di origine piemontese nel Cagliari ha giocato per 3 stagioni dove ha segnato 32 in 95 partite aiutando la squadra a salvarsi sempre in largo anticipo.
Nel 2011 si trasferisce a Bologna, i primi due anni gioca 38 partite e segna 5 gol, così i felsinei l’anno seguente decidono di spedirlo in prestito al Levante. Tornato dal prestito rimane al Bologna per 4 anni senza mai lasciare il segno. Infatti, nelle 54 partite giocate segna appena 4 gol. L’anno scorso ha deciso di dare l’addio ai campi da gioco, gli ultimi due anni li ha giocati in Francia con il Sion.
Marios Oikonomou in Sardegna ha giocato una sola partita durante tutta la stagione 2013-14.
L’anno seguente viene acquistato dal Bologna, con gli emiliani il primo anno in B gioca una delle sue migliori stagioni, diventando un punto fermo della difesa, e della formazione felsinea, contribuendo alla promozione in Serie A della squadra con 4 marcature in 29 presenze. I restanti due anni che gioca a Bologna sono completamente diversi dal punto di vista realizzativo, scende in campo altre 42 volte, aiuterà la squadra in molte occasioni, ma non segnerà più neanche una rete.
Quest’anno è stato acquistato dal Copenaghen, al momento ha giocato 6 partite in terra danese.
ALLENATORI
A guidare il Bologna nella stagione 2014-15, c’era Diego Lopez che aveva lasciato Cagliari nel 2014, l’anno prima della retrocessione dei sardi. Sull’isola Lopez ha iniziato a formarsi come allenatore, partendo dal settore giovanile fino a giungere alla guida della prima squadra nella stagione 2013-14 che concluderà a causa dell’esonero dopo la sconfitta contro la Roma per 3 a 1, nonostante fosse a 7 lunghezze dal terzultimo posto. L’allenatore uruguaiano ha vissuto la stessa sorte all’ombra delle Due Torri, dove inizia il campionato con 4 punti in 4 gare, successivamente inizia a migliorare il rendimento della squadra fino a quando a gennaio, nonostante l’arrivo di 7calciatori (tra cui Mancosu, Sansone, Krsticic e Gastaldello), perde il secondo posto ai danni del Frosinone dopo una serie di risultati negativi consecutivi che lo condurranno all’esonero. Gli subentrerà poi Delio Rossi che nonostante il continuo andamento altalenante riesce ad arrivare quarto e a conquistare la Serie A attraverso i play-off con il doppio pareggio in finale contro il Pescara.
La retrocessione del Bologna era arrivata la stagione precedente (2013-14) per mano di un altrodoppio ex che guidava la squadra emiliana: Davide Ballardini. Arrivato per sostituire Stefano Pioli finisce per fare peggio, in 20 partite ottiene 14 punti e vince soltanto 2 volte. Mentre sono molto rocambolesche le avventure in Sardegna per l’allenatore romagnolo. La prima volta nel 2005 arriva da subentrante alla terza giornata ma, dopo 9 partite con 5 soli punti conquistati, un penultimo posto e con un solo punto di distanza dall’ultimo, viene esonerato. Ci ritorna nuovamente nella stagione 2007-08, sempre da subentrato, prelevando Sonetti dalla panchina. Questa volta le cose vanno diversamente, ha l’obbiettivo di rivitalizzare una squadra ultima in classifica e salvarla. Ci riesce, con una giornata d’anticipo e 32 punti finali in campionato, raggiungendo il 14esimo posto. A fine stagione lascia comunque l’incarico. Il 9 novembre 2011 è il giorno del secondo ritorno a Cagliari, è la terza volta in terra sarda. Arriva come sempre a stagione in corso, ma questa volta le cose non vanno per il verso giusto. Con 18 punti in 17 partite, dopo la sconfitta per 6 a 3 contro il Napoli, terza consecutiva, viene licenziato, e non esonerato, per giusta causa, per far spazio al precedente allenatore che lui stesso aveva sostituito, Ficcadenti. Non vive bene il licenziamento al posto dell’esonero e decide quindi di portare Cellino (presidente del Cagliari) davanti al Giudice del Lavoro. Dopo 5 anni, nel 2017, gli viene riconosciuta l’illegittimità del licenziamento.
Infine occorre ricordare Roberto Donadoni, che sedette sulla panchina del Cagliari per un anno (2010-2011), mentre a Bologna rimase un triennio, 2015-2018, iniziando così il primo anno in serie A dell’era Saputo.
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