Bologna FC
Il ritorno dell’Ex: Bologna-Sassuolo
Dopo aver vinto per 2 a 1 a Milano in rimonta contro l’Inter, il Bologna si prepara a scendere in campo per sfidare il Sassuolo nel derby emiliano della 31 a giornata di Serie A. Gli ex della partita di domani sono due ed entrambi sponda rossoblù.
Parliamo di Andrea Poli e Nicola Sansone. Il capitano rossoblù Andrea Poli si è infortunato intorno al 53esimo minuto contro la Sampdoria,saltando il match contro il Cagliari e la trasferta contro l’Inter, venendo rimpiazzato da un ottimo Schouten che ha annientato Eriksen in una costante marcatura a uomo. Il centrocampista rossoblù nemmeno domani entrerà nella lista dei convocati. Andrea, cresciuto nelle giovanili del Treviso, viene tesserato con la Sampdoria che acquista la comproprietà del calciatore il 31 gennaio 2007. Si trasferirà a Genoa soltanto in estate andando ad aggregarsi alla formazione Primavera. In maglia blucerchiata Poli vince sia la Coppa Italia Primavera, sia il Campionato di categoria, e riesce anche a esordire in Serie A contro il Cagliari in trasferta. Passa poi in prestito al Sassuolo in Serie B nella stagione 2008-2009. Era la prima avventura in B per i neroverdi, e Andrea, già all’età di 19 anni, sotto la guida di Mandorlini gioca 32 partite e segna 5 gol. L’anno successivo, il mediano nativo di Vittorio Veneto, ritorna alla Sampdoria dove fa il salto di qualità giocando 32 partite tra Coppa Italia e Campionato.
È tra i protagonisti dell’ottima annata dei blucerchiati che riescono a guadagnarsi un posto per i play-off di Champions League. L’anno seguente è un completo fallimento per la Sampdoria, che non supera i play-off e conclude il campionato di A in terzultima posizione. È retrocessione, Poli passa in prestito all’Inter. I neroazzuri lo acquistano in prestito con diritto di riscatto, il mediano scende in campo 18 volte senza mai convincere del tutto, complice probabilmente un infortunio subito ad inizio stagione. L’Inter a fine campionato non esercita il diritto di riscatto e Andrea torna in blucerchiato dove segnerà il suo primo gol in A in occasione del derby di Genova vinto dalla Sampdoria per 3 a 1.
Prima di arrivare a vestire i colori rossoblù, il mediano trevigiano passa 4 anni al Milan dove gioca 90 partite, segna 3 gol e vince il primo trofeo in carriera: Supercoppa Italiana.
Il 1° luglio del 2017 passa al Bologna a titolo gratuito. Segna il suo primo gol in rossoblù in un derby vinto per 2 a 1 contro la Spal. È il principio della stabilità di Andre Poli, qui pian piano riesce a trovare la sua dimensione. Mister Mihajlovic gli affida le chiavi del centrocampo e la gestione dello spogliatoio: è lui il leader dei rossoblù.
Ad oggi ha giocato 27 partite, due in coppa e 25 in campionato, realizzando 3 gol e un assist.
L’augurio è che torni presto a trascinare la squadra verso grandi traguardi, magari già dalla sfida contro il Parma vista la sua vena realizzativa nei derby.
Segue Nicola Sansone, altro ex passato tra le fila neroverdi nelle due stagioni calcistiche che vanno dal 2014 al 2016. Con il Sassuolo gioca 89 partite e segna 20 gol, al momento è la squadra con la quale ha messo a segno più gol. Si trasferisce a Bologna a gennaio del 2019 con la formula del prestito con diritto di riscatto, l’esordio in rossoblù arriva in Coppa Italia contro la Juventus, mentre il primo gol lo segna all’Olimpico di Roma contro i giallorossi. Il 6 giugno del 2019 viene riscattato dal Bologna per 8 milioni di euro e diventa a tutti gli effetti di proprietà dei rossoblù. In Serie A quest’anno ha segnato 4 gol, le malcapitate sono state Hellas Verona, Roma, Napoli e Milan.
Contro l’Inter non ha fornito una grande prestazione, ha perso completamente la sfida con il suo diretto marcatore D’Ambrosio che non gli ha dato modo di trovare spazio in nessuno modo, facendolo risultare imbrigliato e smarrito, bene nei ripiegamenti ma completamente assente in fase offensiva. Il più assente dei tre in avanti. È stato sostituito da Mihajlovic intorno al 65esimo con Juwara. Il gambiano ha messo in mostra grandi accelerazioni e un ottimo mancino con il quale ha prima scaldato i guanti di Handanovic e poi segnato. La scelta di Juwara è stata la mossa vincente del mister per portare a casa la vittoria.
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