Seguici su

Bologna FC

Il Ritorno dell’Ex, Bologna-Napoli: Mister 2 miliardi, Nielsen e ‘O lione

Beppe Savoldi, Harald Nielsen e Luís Vinício: scopriamo come questi tre grandi doppi ex di Bologna-Napoli sono legati l’un l’altro…

Pubblicato

il

Il Ritorno dell'Ex (©1000 cuori rossoblù)
Il Ritorno dell'Ex: Bologna-Napoli (©1000 cuori rossoblù)

Domani sera scenderanno in campo Bologna e Napoli: due squadre legate da un’intricata storia di doppi ex, tra campo e panchina. Questa volta, abbiamo deciso di ricordare tre personaggi, le cui vite sono più intrecciate di quanto si possa pensare. Beppe Savoldi, Harald Nielsen e Luís Vinício: due sono i migliori marcatori emiliani nelle coppe europee a pari reti, uno è finito nell’ombra dell’altro, mentre il terzo ha portato Mister 2 miliardi a diventare miglior marcatore stagionale per il quarto anno consecutivo. Ma andiamo per gradi e scopriamo come questi tre grandi doppi ex di Bologna-Napoli sono legati l’un l’altro…

Beppe-Gol alias Mister 2 miliardi: Beppe Savoldi

«Tifo sempre per le squadre in cui ho giocato. Bologna-Napoli? Non tiferò per nessuna. Farò il tifo per chi gioca bene, per chi merita» (dall’intervista de Il Mattino prima del match di domani sera).

Arrivato dall’Atalanta nel 1968 in cambio di Sergio Clerici e di un conguaglio di 175 milioni di lire, Beppe Savoldi colleziona ben 140 gol con la maglia rossoblù. Nel giro di sette stagioni, il primo Beppe-Goal del Bologna (il secondo sarà Beppe Signori) solleva 2 Coppe Italia nel 1970 e nel 1974, e una Coppa di Lega Italo-Inglese sempre nel 1970. Per 5 anni consecutivi, Savoldi conquista il titolo di miglior marcatore della squadra, esteso a migliore della Serie A con 17 gol nella stagione 1972-73, a pari reti con Rivera e Pulici. Rimasto nella storia rossoblù come quarto marcatore assoluto, Beppe Savoldi è invece ricordato dai partenopei come Mister 2 miliardi: acquistato dal Napoli all’età di 28 anni, 2 miliardi di lire era allora la cifra più alta mai spesa da un club italiano per un giocatore. Quattro gli anni trascorsi da Salvoldi all’ombra del Vesuvio, ornati da una Coppa Italia e un’altra Coppa di Lega Italo-Inglese.

Giuseppe Savoldi con la maglia del Bologna

Giuseppe Savoldi con la maglia del Bologna (fonte immagine: Bologna FC 1909)

Qualche tempo fa, Beppe Savoldi aveva rilasciato un’intervista al Corriere di Bologna e sul numero 9 rossoblù aveva detto: «Io ero il Castro di allora. Ci ho pensato tante volte. Lui ha delle buonissime qualità e potenzialità. Sa fare tutto bene. Abbiamo lo stesso senso del gol, ma lui è più completo di me. Il terzo tempo? No, quello effettivamente no: di testa ero bravino…».

Il ricordo di Harald Nielsen: bandiera del Bologna e primo danese a vestire la maglia del Napoli

Beppe Savoldi non è il solo a ricoprire il ruolo di miglior marcatore emiliano nelle coppe europee. A fargli compagnia a pari reti c’è anche un’altro grande doppio ex: Harald Nielsen. Miglior marcatore della Serie A per due stagioni consecutive, Nielsen merita una citazione ad honorem. È con lui e grazie a lui che il Bologna portò a casa il suo 7° ed ultimo scudetto nella storia del club. La rete del definitivo 2-0 nello storico spareggio spareggio con l’Inter nella stagione 1963-64 porta proprio la sua firma.

Harald Nielsen (©Bologna FC 1909)

Harald Nielsen (©Bologna FC 1909)

Dopo aver vestito la maglia rossoblù per sei stagioni, Harald Nielsen si trasferisce a Napoli nella stagione 1968-69 (dopo una partentesi in un anno all’Inter). È il primo danese a vestire la maglia del Napoli nella storia del club. La stagione della maglia azzurra col colletto bianco parte con tutte le migliori premesse: Zoff, Panzanato, Juliano, Bianchi, Canè, Altafini, Nardin, tutti nomi che l’anno precedente avevano portato il club partenopeo a raggiungere la seconda posizione in classifica. Tuttavia, l’esperienza partenopea di Harald non è delle migliori: Nielsen gioca la prima partita, ma viene sostituito, e rientra alla sesta, dove segna il gol della bandiera contro il suo vecchio Bologna, poi gli infortuni. Appena 10 le presenze con la maglia azzurra e 2 reti segnate. L’anno dopo verrà svenduto alla Sampdoria, esperienza dopo la quale deciderà di appendere precocemente le scarpette al chiodo (appena 28 anni).

Luís Vinício: ‘O lione finito all’ombra di Nielsen, poi alla guida di Beppe Savoldi

Il terzo nome scelto per il tuffo nel passato di oggi, tra Napoli e Bologna, è quello di Luís Vinício. Arrivato ai piedi del Vesuvio all’età di 23 anni, il giovane attaccante brasiliano viene subito ribattezzato ‘O lione per la sua concretezza sotto porta. Infatti, all’esordio con la maglia azzurra, il 18 settembre 1955, segna il suo primo gol dopo neanche 4o secondi e la stagione successiva si classifica 2° nella classifica cannonieri della Serie A con 18 reti, dietro solo a Dino Da Costa (22). Dopo 5 anni con la maglia del Napoli e un totale di 69 reti, nel 1960 si trasferisce sotto le Due Torri. La prima stagione in rossoblù va in doppia cifra, ma nell’anno 1961-62 finisce nell’ombra proprio di Harald Nielsen.

Nel 1961, all’ultima di campionato della sua prima stagione a Bologna, Luís Vinício si rese protagonista segnando un gol nell’incredibile pareggio per 4-4 in casa contro la Sampdoria. Sarà l’ultima volta nella storia del club che il Bologna chiude una partita con un risultato di tale spettacolarità.

Alla metà degli anni 70′, dopo la carriera da calciatore, Luís Vinício tornò a Napoli in veste di allenatore per ben due volte. La prima volta nella stagione 1973-74 e ci rimase due anni: il primo conquistò del terzo posto, poi sfiorò la vittoria del campionato nella stagione successiva. La seconda volta tornò nella stagione 1978-79, quando il miglior marcatore stagionale fu proprio Beppe Savoldi.

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Lascia un commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *