Il Ritorno dell’Ex, Derby dell’Emilia: storie di intrecci tra campo e panchina

Mancano ormai meno di 24 ore al Derby dell’Emilia che vedrà scontrarsi Bologna e Parma sotto il cielo dell’Ennio Tardini. Una sfida le cui radici hanno origini lontane e che ha visto numerosi giocatori vestire entrambe le casacche. Quanti i nomi comparsi in entrambe le rose nel corso degli anni, ma soprattutto quanti tecnici hanno guidato entrambe le squadre nel corso della loro carriera. Ma partiamo dal grande assente: Fabio Pecchia.

L’ex dell’ex: Fabio Pecchia

«Tornare allo Stadio Dall’Ara è per me sempre emozionante, ho tanti bei ricordi e amici nel club» aveva dichiarato Fabio Pecchia nella conferenza stampa pre-partita della gara di andata contro il Bologna. Ma la sua corsa sul treno dei crociati è terminata pochi giorni fa, quando la società di Kyle Krause ha deciso di esonerare l’ex rossoblù. Un viaggio durato due anni e mezzo che aveva riportato il Parma in Serie A dopo tre lunghi anni nel limbo. Per Fabio Pecchia l’esperienza in gialloblù resterà solo un ricordo, che si aggiungerà a quelli degli anni passati sotto le Due Torri: 101 presenze con la maglia rossoblù e 13 reti segnate tra Serie A, Serie B e Coppa Italia.

Il Re della doppia maglia: Marco Di Vaio tra Parma e Bologna

Tra i nomi che hanno vestito la doppia maglia, uno su tutti spicca in primo piano: Marco Di Vaio. La bandiera numero 9 rossoblù, prima di rinascere sotto le Due Torri, aveva passato parecchio tempo in quel di Parma, dove aveva collezionato ben 127 presenze e 57 reti. Con i colori gialloblù, Marco Di Vaio ha toccato il numero più alto di apparizioni dopo quelle con il Bologna: 148 le presenze con i colori rossoblù e ben i 66 gol segnati.

Marco Di Vaio con la maglia del Bologna (© Bologna FC 1909)

Il violinista dell’orchestra di Parma, poi Bologna: Alberto Gilardino

Un altro doppio ex storico è rappresentato dal violinista: Alberto Gilardino. Chiamato così per la sua iconica esultanza, l’ex allenatore del Genoa aveva vestito entrambe le casacche. Ma è con il Parma che aveva raggiunto la consacrazione: un triennio di gol, assist e sviolinate con i colori gialloblù tra il 2002 e il 2005 lo avevano portato a uno dei punti più alti della sua carriera. Poi l’incredibile stagione a Bologna e le 13 reti segnate tra il 2012 e il 2013.

L’esordio premonitore: Joshua Zirkzee

Sono tanti i nomi che si potrebbero aggiungere all’elenco: da Stefano Torrisi, passando per Marcello Castellini e Davide Fontolan, fino ad arrivare a Hidetoshi Nakata. Ma tra i più recenti troviamo un nome che è rimasto nei cuori dei tifosi bolognesi, protagonista indiscusso della corsa alla Champions League della scorsa stagione: Joshua Zirkzee. La sua parentesi a Parma si è aperta poi chiusa molto velocemente, ma la ricordiamo per la particolarità dell’esordio. Era il 7 febbraio del 2021 quando Zirkzee ha esordito con i colori gialloblu e lo ha fatto proprio contro il Bologna. Solo 4 presenze per lui a Parma, poi un infortunio che lo ha costretto allo stop fino a fine stagione. Decisamente più entusiasmante la sua avventura sotto le Due Torri, dove assieme ai compagni ha conquistato la qualificazione in Europa a suon di 11 reti.

Joshua Zirkzee (©Bologna FC 1909)

Doppia panchina: il ricordo di Ulivieri e Guidolin

Quanto alla panchina, sono ben sette i tecnici che hanno guidato entrambe le squadre nel corso degli anni. Su tutti, ricordiamo Renzo Ulivieri, capace di far compiere al Bologna il doppio salto dalla Serie C alla Serie A, e nel 2001 di portare il Parma ai preliminari di Champions League. Ma come dimenticare la quasi impresa di Francesco Guidolin? Il tecnico aveva sfiorato la qualificazione in Europa con il Bologna ed era riuscito a procurare una promozione e una salvezza al Parma.

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