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Il saluto di Pioli e l’arrivo di Ballardini – 08 Gen

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Stefano Pioli è ormai il passato del Bologna. L’allenatore lascia un buon ricordo di se soprattutto come persona, sempre equilibrato, mai fuori dalle righe, e sempre pronto a prendersi le proprie responsabilità. Purtroppo non basta, nel calcio servono i risultati. Quei risultati che fino alla stagione scorsa erano arrivati e che quest’anno hanno latitato. Ma per i tifosi, Pioli sarà comunque un allenatore ed una persona da ricordare con piacere. E congedandosi dal suo ruolo Pioli ha dato ancora una volta prova del legame che si è costruito in questi anni con la tifoseria: “Sono stati 27 mesi, vissuti con intensità, passione, ricchi di soddisfazione, dal primo all’ultimo giorno, io e il mio staff, abbiamo lavorato con serietà e professionalità. Abbiamo dato tutto e ricevuto tantissimo. Abbiamo conosciuto un ambiente e una tifoseria straordinaria, grazie a tutti. Grazie a tutti i giocatori avuti a disposizione in questo periodo, a tutti i collaboratori, team manager, staff sanitario, magazzinieri e a tutti i dipendenti del Bologna che ci hanno permesso di lavorare ogni giorno nel modo migliore possibile“.

Davide Ballardini invece è il futuro del Bologna, dopo aver detto no allo stesso Bologna prima dell’arrivo di Pioli. Ora però le cose sono evidentemente cambiate ed il neo allenatore dei rossoblu pare aver scelto Bologna dopo aver rifiutato il Cardiff, che gli proponeva due anni di contratto, meno di quanto gli abbia proposto il Bologna. Speriamo che il percorso di Ballardini possa seguire almeno negli inizi quello del suo predecessore.

 

Di seguito vi proponiamo il “curriculum” del nuovo Mister, che il Bologna ha pubblicato sul proprio sito.

Davide Ballardini, nato a Ravenna il 6 gennaio 1964, ha iniziato la sua carriera da allenatore con le formazioni giovanili di Ravenna, Bologna (titolo italiano nel campionato Giovanissimi Nazionali 1988-89), Cesena, Milan e Parma, fino alla stagione 2003-04. La prima panchina di Serie C1 è quella della Sambenettese, nel 2004-05, un’ottima stagione nelle zone alte fino alla semifinale playoff persa con il Napoli. In estate la grande chiamata della A, da parte del Cagliari, con cui però il rapporto si interrompe dopo 9 giornate, così come al Pescara nel campionato seguente in Serie B. Subentra nel dicembre 2007 a Sonetti di nuovo in massima serie al Cagliari, che con il suo intervento raggiunge un’insperata e clamorosa salvezza partendo da una situazione critica e risalendo la classifica con una media di 1,45 punti a gara. L’anno successivo Ballardini guida il Palermo di Zamparini, ottenendo 17 vittorie e un ottavo posto finale, prima di passare alla Lazio con cui vince la Supercoppa Italiana a Pechino contro l’Inter nell’estate del 2009. Siede sulla panchina biancoceleste fino a febbraio 2010, poi guida il Genoa dal novembre seguente piazzandosi a fine campionato in decima posizione. Ancora qualche mese al Cagliari, nell’inverno 2011-12, mentre nelle ultime 17 partite del campionato 2012-13 conquista con due turni di anticipo la salvezza col Genoa, dopo un subentro in gennaio.


 

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