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Inter 6-1 Bologna: serataccia rossoblù

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Dopo l’ottimo avvio di stagione, con sette punti nelle prime tre giornate, il Bologna è chiamato ad una grande prova su uno dei campi più difficili della Serie A, quello dell’Inter campione d’Italia. Se la partita appariva già complicata in partenza, i rossoblù troveranno di fronte una squadra probabilmente arrabbiata, che deve riscattarsi dal pareggio di domenica scorsa contro la Sampdoria e dalla sconfitta in Champions per mano del Real Madrid. Tuttavia, come affermato da Sinisa Mihajlovic in questi giorni, i suoi ragazzi affronteranno la partita con coraggio, vogliosi di dimostrare di poter fare una buona prova. Per provarci, il ct serbo cambia le carte in gioco, inserendo Sansone e Skov Olsen al posto di Barrow e Orsolini, apparsi fuori forma in queste prime uscite. Per il resto, confermati gli altri nove visti contro il Verona, autori di prestazioni – individuali e di squadra – convincenti. Dall’altra parte Simone Inzaghi lancia dal primo minuto i due nuovi acquisti Correa (insieme a Lautaro) e Dumfries sulla fascia destra, rinunciando invece a Calhanoglu per lasciar spazio a Vecino.
 
Partita che si apre col botto. Alla prima occasione, dopo solamente 5 minuti, l’Inter trova subito il gol. Lanciato sulla fascia, Dumfries mette in mezzo una bella palla alle spalle della difesa sulla quale arriva puntuale Lautaro Martinez, che a porta vuota non può sbagliare. Nonostante il gol subìto, i ragazzi di Mihajlovic non si scompongono e provano a reagire, dimostrando personalità e carattere. E al 18’ arriva una doppia, grande occasione: prima è bravissimo Handanovic a respingere il bel diagonale di Soriano, poi è sfortunato Sansone che sulla ribattuta si coordina bene ma manda di poco fuori il suo destro al volo. Arrivati a metà tempo, la partita è combattuta ed equilibrata. Entrambe le squadre provano infatti a imporre il proprio gioco, ma a concretizzare sono ancora una volta i padroni di casa, che al 29’ trovano il raddoppio: su un corner battuto benissimo da Di Marco arriva Skriniar che salta più in alto di tutti e di testa insacca alle spalle di Skorupski. Spinto dall’entusiasmo di San Siro, quattro minuti più tardi arriva anche il 3-0 interista. Contropiede perfetto, ancora con Dumfries protagonista: dopo aver dialogato con Dzeko (entrato al posto dell’infortunato Correa), l’olandese mette in mezzo un pallone insidioso che, dopo una respinta della difesa felsinea, finisce sui piedi di Barella che mette in rete. Il Bologna accusa così il colpo psicologico, frutto di un risultato troppo pesante e non meritato. È quindi ancora l’Inter a rendersi pericolosa, con Di Marco che si vede respinta una bella conclusione al volo grazie ad un plastico intervento del portiere rossoblù. Dopo un minuto di recupero, l’arbitro manda le squadre negli spogliatoi.  
 
La ripresa si apre con gli stessi effettivi con cui si è conclusa la prima frazione. I ragazzi di Sinisa entrano in campo con un atteggiamento diverso, provando a rendersi subito pericolosi prima con Hickey e poi con Arnautovic, che lanciato in profondità da Sansone manca di poco l’appuntamento col pallone. Tuttavia, quando l’Inter si spinge in avanti sono sempre guai. E infatti, nel giro di cinque minuti, arriva prima una traversa – colpita da una gran botta di Lautaro, trovato ancora una volta da uno scatenato Dumfries – e poi il gol del 4-0: spingendo ancora sulle fasce, i giocatori di Simone Inzaghi arrivano con facilità nei pressi della porta difesa da Skorupski, che questa volta viene battuto da Vecino, che segna dopo che il pallone attraversa tutta l’area. Mihajlovic sa che la partita è ormai compromessa, ma inserisce comunque Barrow, Vignato e Dijks. Il copione tuttavia non cambia. Al 62’ arriva infatti il gol del 5-0 siglato da Dzeko che, sfruttando il bel velo del partner d’attacco, di punta batte ancora una volta il numero 1 rossoblù. Nonostante siano le sei di pomeriggio, per il Bologna è notta fonda. E cinque minuti più tardi arriva anche la sesta rete nerazzurra, ancora con il bosniaco ex Roma che dalla linea di porta trova il varco giusto per la sua personale doppietta. Tra i cambi proposti dai due allenatori, da segnalare gli ingressi di Van Hooijdonk e Theate, al suo esordio in maglia rossoblù. Nonostante il punteggio pesantissimo, il Bologna non rinuncia a giocare e prova a costruire qualcosa, segno della giusta mentalità infusa da Sinisa ai suoi uomini. E a cinque minuti dalla fine arriva infatti il gol della bandiera, segnato proprio da Theate, che di testa insacca sul bel cross messo in mezzo da Barrow. Nel finale i padroni di casa avrebbero l’occasione di segnare ancora, ma è bravo Skorupski a bloccare l’iniziativa nerazzurra. Sul cross mal calibrato da Skov Olsen l’arbitro Ayroldi fischia la fine della partita, ponendo fine alla serataccia rossoblù.
 

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