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Inter vs Bologna 2 a 1: la cronaca del match – 13 mar

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Ahi ahi: Bologna che mi combini?

Il Bologna esce sconfitto a San Siro contro una bella Inter, anche se non irresistibile. Tra neroazzurri e rossoblù regna la paura e alla fine la squadra di Mancini porta a casa i tre punti grazie ai due gol lampo di Perisic e D’Ambrosio, che inevitabilmente tagliano le gambe ai bolognesi. Diventa così superficiale la bella rete di Brienza.

Il primo tempo è apparso subito nelle mani dell’Inter, che ha prodotto di più, sfruttando un Bologna passivo e poco corsaro. La scarsa cattiveria agonistica dei felsinei ha favorito la manovra interista, dotata sicuramente di maggior qualità. Al sesto minuto i fantastici mille tifosi rossoblù accorsi a San Siro impallidiscono quando Icardi manca per pochi centimetri il vantaggio neroazzurro. Sembrerebbe una sfida tra bomber: Destro contro Icardi. Tuttavia questa sfida è destinata a rimanere senza vincitore poiché entrambi si infortunano, lasciando le rispettive squadre senza il centravanti designato. L’Inter sostituisce il numero 9 con Kondogbia mentre i petroniani inseriscono Floccari. Nonostante i cambi, i neroazzurri continuano a premere in avanti e la coppia bolognese Gastaldello-Maietta è costretta ai miracoli per mantenere il risultato in parità. Eppure l’occasione più clamorosa capita al Bologna, precisamente sui piedi di Donsah: al 20’ il ghanese parte in velocità, si invola sulla destra ma a tu per tu con Handanovic svirgola malamente la conclusione. L’Inter è salva. Per il Bologna, invece, il primo di tanti segni premonitori che segnalano le anomalie del BFC. La squadra di Donadoni è fiacca e passiva e, stranamente, anche poco cinica. Gli interisti vogliono concludere il primo tempo in vantaggio per distruggere psicologicamente i felsinei. Al 21’ ci prova Eder, senza impensierire però Mirante. Al 36’ e al 45’ ci sono altri due squilli neroazzurri, ma l’Inter non riesce nel suo intento e nonostante il bel gioco e le occasioni, le due squadre vanno al riposo sul risultato di 0-0. Il Bologna dovrà rientrare con piglio decisamente diverso mentre l’Inter dovrà scacciare definitivamente la paura ai contropiedi emiliani se vorrà portare a casa i tre punti. Strano a dirsi, ma le due squadre mettono in pratica i suggerimenti dei propri allenatori e così Inter-Bologna diventa un match bellissimo. Nei primi 15 minuti è il Bfc a fare tanto possesso palla, pericoloso soprattutto negli ultimi venti metri. Fortunatamente per l’Inter, Floccari è decisamente in serata no, mentre Rizzo è come un pesce fuor d’acqua. La partita è più vivace, ma sembra sempre avviata sul risultato di 0 a 0. Al 64’ però Perisic rompe gli indugi: disorienta Masina e va al tiro, fuori di qualche decina di centimetri. Il Bologna non le manda a dire e prova a rispondere colpo su colpo: quattro minuti dopo Giaccherini viene lanciato da solo in velocità. Il suo scatto sorprende tutta la retroguardia neroazzurra, ma la caparbietà di Medel e Nagatomo consente ai due di recuperare il fuggitivo petroniano per evitare guai serissimi. A questo punto tutto è possibile, e la partita è aperta a qualsiasi risultato. Purtroppo però il Bologna butta tutto alle ortiche. Al 72’ Perisic sbuca dal nulla su un corner e sorprende l’ingenua difesa felsinea. 1 a 0 Inter. I guai per gli uomini di Donadoni non finiscono qui: la retroguardia emiliana è estremamente distratta e quattro minuti dopo, ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo, stavolta D’Ambrosio raddoppia per l’Inter con un tocco sotto misura. 2 a 0. La partita potrebbe avviarsi verso un tranquillo successo dei neroazzurri. Tuttavia gli uomini di Donadoni sono feriti nell’orgoglio e sorpresi della propria pessima performance. I rossoblù quindi non si fanno tanto spaventare dall’uno due micidiale degli interisti e cominciano a macinare gioco. Così facendo si espongono al contropiede letale milanese ma non c’è altra soluzione. La buona volontà bolognese rischia di dare i suoi frutti quando a cinque minuti dalla fine Rizzo prova per ben due volte la conclusione. Ma in entrambi i casi viene murato dalla difesa dell’Inter. Il gol però è maturo: al 90’ Ciccio Brienza, entrato al posto dello stanchissimo Donsah, riceve palla da Rizzo, il quale aveva anticipato Kondogbia in uno dei rari disimpegni errati di tutta la serata. Il numero 23 non si fa pregare due volte e col mancino spara un siluro imprendibile per Handanovic. 2 a 1. Gli interisti cominciano a tremare perché il Bologna adesso fa veramente paura, soprattutto quando al secondo dei tre minuti di recupero Masina sfonda sulla sinistra e pennella un ottimo cross, ma Handanovic è in traiettoria e salva così l’Inter da una possibile atroce beffa.

Il Bologna esce sconfitto nonostante una prova generale tutto sommato sufficiente e quegli ultimi 15 minuti di fuoco. Ma tutto ciò non basta, soprattutto alla luce del pessimo atteggiamento collettivo. Questa sconfitta sarà salutare per poter capire che il Bologna è un’ottima squadra ma che è pur sempre una neopromossa. E per una squadra che nel pre-Donadoni era penultima, le motivazioni e il carattere sono determinanti per ottenere un successo. Ora il Bologna deve decidere cosa farà da grande: rimanere neopromossa o restare nella top ten? Solo i giocatori potranno rispondere al seguente dilemma, fatto sta che attualmente il Bologna assomiglia molto a quel BFC 2010/11 dell’era Guaraldi e di stampo Malesani. Un Bologna che, raggiunta la salvezza, si lascia trasportare dalla corrente come una medusa. Noi vorremmo evitare di vedere un’altra stagione del genere e sarebbe bello che da qui in avanti il Bologna giochi per vincerle tutte, senza fare calcoli o darsi arie, ma solo per togliersi soddisfazioni e, perché no, anche per far felici i tifosi rossoblù, che meritano tanta felicità dopo gli anni bui guaraldiani. In ogni caso il futuro è rossoblù, ma bisogna pensare anche al presente.

Forza Bologna!

Foto (Bolognafc.it)

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