Bologna FC
#InterBFC: nella mente dei mister – 17 gen
Sfida complicatissima quella che il Bologna si appresta a giocare contro l’Inter, in occasione degli ottavi di finale di Coppa Italia. La squadra di Stefano Pioli arriva da ben 5 vittorie consecutive che hanno permesso ai nerazzuri di guardare all’Europa da molto vicino.
I ragazzi di Donadoni invece arrivano da due importantissime vittorie contro Pescara e Crotone, separate solo dalla sconfitta allo Stadium, che hanno portato i rossoblù a ben 13 punti di distanza dalla zona calda, consentendo al Bologna di guardare in avanti in classifica.
La sfida del Meazza, seppur molto complicata, non è del tutto proibitiva: l’Inter alterna ottime prestazioni a lacune difensiva molto importanti. Battere i nerazzuri è possibile, vediamo come.
Il modulo che ormai contraddistingue da tempo la compagine di Pioli è un 4-2-3-1 molto votato all’attacco, con esterni che crossano tanto e due mediani che si alternano tra copertura e fase offensiva. I possibili interpreti di questo schieramento potranno essere:
Carrizo; Santon, Andreolli, Medel, Nagatomo; Kondogbia, Brozovic; Gabigol, Joao Mario, Eder; Palacio.
Il turnover per l’allenatore ex Bologna sarà consistente, e si potrà vedere dal primo minuto Gabriel Barbosa, vero oggetto misterioso di questa Inter. L’attaccante brasiliano ha calcato per la prima volta il terreno di gioco del Meazza proprio contro i ragazzi di Donadoni, il 25 settembre. Quella partita finì 1 a 1 con reti di Destro e Perisic. Per il primo si spera che possa bissare questa sera, per il croato dell’Inter invece sarà impossibile, visto che, insieme a Miranda, è stato lasciato a casa da Pioli, per preservarlo per il campionato.
I pericoli possono arrivare da qualsiasi parte contro una squadra che ultimamente ha trovato un’ottima quadratura. Il vero punto forte però sono gli esterni, che garantiscono una quantità di palloni per la prima punta davvero consistente. Nell’ultimo match contro il Chievo sono stati addirittura 58 i cross verso l’area. In questo caso il giocatore che fa partire più traversoni è Candreva, che però dovrebbe partire dalla panchina.
Punti forti: la buona condizione fisica e mentale del ritrovato Kondogbia; se gioca, la vena realizzativa straordinaria di Icardi (62 gol in 111 presenze); gli esterni offensivi; la capacità di inserimento di Brozovic.
Punti deboli: vulnerabilità difensiva; incognita sul reale valore di Gabigol; le amnesie di Nagatomo e Santon; difficoltà a mantenere la squadra corta per tutta la durata dei 90 minuti.
Si prospetta una partita molto complicata soprattutto in avvio, dove i nerazzurri proveranno ad aggredire immediatamente l’avversario. Il Bologna dovrà essere molto bravo a reggere l’urto, per poi tentare di costruire gioco, avviando velocemente i due esterni. La catena di sinistra: Masina e Krejci (o Di Francesco), potrà mettere in forte difficoltà la retroguardia interista, dove Santon dovrà essere aiutato dal mediano di riferimento, probabilmente Kondogbia.
Per Donadoni, viste le tante assenze, l’11 titolare è quasi obbligato, con qualche dubbio sul centrocampo e sugli esterni d’attacco. Per quanto riguarda il modulo, sempre quello: 4-3-3.
Tentare una probabile formazione in queste sfide di Coppa è quanto mai azzardato, ma l’ossatura potrebbe essere probabilmente questa:
Da Costa; Krafth, Oikonomou, Maietta, Masina; Donsah, Nagy, Dzemaili; Rizzo, Destro, Krejci.
Potrebbero trovare spazio anche Mbaye, Pulgar (come regista o adattato a difensore centrale), Viviani e gli esterni Mounier e Di Francesco. Quest’ultimo, se dovesse partire dalla panchina, potrebbe essere una carta importante anche a gara in corso, sfruttando la sua velocità per mettere in difficoltà i giocatori dell’Inter che da tanto non giocano dal primo minuto, come Santon e Medel.
Di certo non sarà una passeggiata quella di San Siro, anzi, ma il Bologna ci proverà sicuramente ad imbrigliare una formazione che da diverse partite impressione per ritmo di gioco e qualità. Servirà una partita quasi perfetta, proviamoci!.
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