Il Resto Del Carlino – Villa: “Avrei cambiato Mihajlovic. Sartori? È una grande opportunità, giusto lasciarlo fare”

L’ex giocatore difensivo del Bologna si pronuncia su tanti temi legati alla squadra che è pronta ad un restyling dello spogliatoio

Renato Villa, ex giocatore rossoblù, in un’intervista lancia alcune sue riflessioni sul futuro del Bologna. Dal nuovo diesse, fino a Saputo passando per il mercato e lo spogliatoio di Casteldebole.

Secondo l’ex difensore Sartori può rappresentare una grande opportunità: “È un uomo che ha portato il Chievo in serie A e in Europa, e ricorso bene che club era il Chievo quando lo sfidavo in C2. Poi ha portato l’Atalanta in Champions, facendo crescere in modo esponenziale il valore del club”. E aggiunge: “Quando arriva un diesse bravo bisogna lasciarlo lavorare. Sartori deve avere carta bianca, confrontandosi con l’allenatore ma portando avanti le sue idee. A Bergamo più di una volta ha comprato giocatori sconosciuti, che magari a Gasperini non piacevano: ma alla fine ha avuto ragione lui. E con tutti i soldi che ha fatto guadagnare all’Atalanta i Percassi possono solo dirgli grazie”.

Una riflessione viene fatta anche sui due predecessori di Bigon, nomi importanti per il calcio italiano: “Il fatto che il Bologna abbia messo alla porta sia Corvino che Sabatini non ha mica tolto qualcosa al loro valore. Corvino, dove gli è stata data la possibilità di lavorare con continuità. Ha fatto sempre sorridere i bilanci. Sabatini qui c’era chi lo metteva in discussione e a Salerno ha salvato una squadra che era già in B”.

Per chiudere il cerchio non poteva mancare un pensiero per il diesse uscente: “Per me Bigon ha fatto un buon lavoro. A Parte le operazioni Barrow e Orsolini che sono state onerose, soldi da spendere non ne ha avuti tanti. E con quei pochi ha tirato fuori calciatori che oggi hanno mercato”.

Villa si lascia andare anche ad una riflessione sul mercato del Bologna: “Giusto far partire Hickey se arriva l’offerta giusta. Penso che Sartori sia della mi stessa idea. Del resto a Bergamo ha sempre venduto tanto e bene. Poi è più facile vendere il calciatore di una squadra che arriva tra le prime quattro piuttosto che quello di una squadra che si piazza tredicesima”. Per la difesa invece c’è una garanzia: “Giustissimo rinnovare il contratto a Medel. Ma se fossi Sartori gli affiancherei in rosa un centrale più giovane che possa crescere alle sue spalle, imparando da lui tutti i giorni in allenamento”.

E su Arnautovic? “Di goal ne ha segnati 15 e avrebbe potuto farne anche di più se il modulo non lo avesse costretto spesso ad arretrare. Quindi è stata una grande operazione”. Poi prosegue: “Arnautovic è un ragazzo intelligente e sa che in una grande squadra gli toccherebbe far panchina: non mi sembra per indole portato a veder giocare gli altri. Comunque non vedo il problema del Bologna: volete Arnautovic? Allora datemi 20 milioni. Dieci no, sono pochi: perché con dieci di quei soldi non trovo uno che mi garantisce subito quindici goal.”

Mihajlovic dentro o fuori? “Io ero propenso all’idea di cambiare, ma adesso che si è scelto di confermare la fiducia a Sinisa, Sartori dev’essere bravo a cambiargli tanti giocatori. Se riparti con lo stesso allenatore e le facce nello spogliatoio non cambiano ti consegni a un altro campionato da colonna di destra”.

Un voto a Saputo e ai suoi sette anni a capo della squadra bolognese: “Sei e mezzo. Ha sanato i bilanci, ha tenuto sempre la squadra in A e ha dato una struttura più solida al club. Capisco il tifoso che sognava campionati migliori, ma Saputo ragiona da imprenditore e deve tenere insieme tante cose”.

Per chiudere una menzione al suo camp estivo: “Il camp che porta il mio nome compie ventiquattro anni. Cominciamo tra qualche giorno: con me ci sono, tra gli altri, Nello Cusin e Pino Lorenzo”.

Fonte – Il Resto Del Carlino, Massimo Vitali

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