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Resto Del Carlino – Stefano Torrisi: “Bisogna continuare ad investire per fare uno step ulteriore”

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L’ex centrale difensivo è passato da un argomento all’altro, dal nuovo Bologna che prende forma fino a Mihajlovic e Arnautovic con un accenno al suo futuro e al suo sogno rossoblù senza essere mai banale

Proprio dall’ex difensore arriva una riflessione sulla difesa rossoblù e la decisione di ripartire da Medel, ormai non più di primo pelo: “La sua esperienza lo scorso anno si è rivelata preziosa e se sul mercato non trovi di meglio sai che c’è una buona base di partenza. Questa difesa lavora insieme da un anno e mezzo, e questo è un vantaggio. Ma visto che in un anno e mezzo c’è tutto il tempo di conoscere pregi e difetti di chi la compone mi aspetto che dietro non si commettano più certi errori, anche piuttosto banali, che ho visto anche di recente.”

Per l’ex calciatore per fare qualcosa di importante è necessario spendere e fare degli investimenti giusti: “Saputo ha fissato un obiettivo importante, perché in rapporto ai campionati che fin qui ha fatto il Bologna arrivare a 52 punti sarebbe un traguardo significativo. Ma se vuoi fare qualcosa di importante devi andare in tasca: il salto di qualità questa squadra lo fa se Saputo mette sul piatto 20-25 milioni.”

L’idea del patron sembra un’altra però e Torrisi dice la sua: “Allora prepariamoci a cessioni importanti. Dopodiché Sartori non ha bisogno di sviolinate, quello che ha fatto in carriera alla guida di Chievo e Atalanta parla per lui: ma guai fare l’errore di prendere l’Atalanta come modello. L’Atalanta è una storia a sé, ha un vivaio costruito nel tempo e uno scouting che viene da lontano: quel modello non è riproducibile. Non credo che Sartori quando è andato a Bergamo abbia portato il modello Chievo. Qui potrà costruire partendo da una buona base: ma anche per un fatto di identità dovrà essere il Bologna di Sartori.”

Un doppio messaggio arriva per Mihajlovic e per Arnautovic: “Sinisa non posso che stringerlo in un grande abbraccio e fargli un grosso in bocca al lupo per la battaglia che sta di nuovo affrontando. Arnautovic ha dimostrato con i fatti di essere ancora un attaccante importante per il nostro campionato. Era partito forte, poi ha attraversato un momento in cui ha avuto qualche problema e gualche dubbio era venuto a tutti, ma è stato bravo a riprendersi e ha finito in crescendo. Il risultato è che quando fai 14 gol in serie A può bussare alla tua porta una squadra importante.”

E se arrivasse un’offerta importante per Marko cosa farebbe l’ex rossoblù? “Faccio due considerazioni. Queste stagioni hanno dimostrato che in serie A anche gli attaccanti esperti e, diciamo così, un po’ in là con gli anni, possono ancora fare la differenza. Non mi riferisco solo a Ibrahimovic: penso a Dzeko, a Giroud e allo stesso Arnautovic. La seconda è che se ti cerca una big tu, calciatore, sai che può essere l’ultimo contratto importante, l’ultimo treno di ambizioni vere che passa. E fai fatica, per esempio, a dire no alla Juve. Dopodiché sono scelte personali e in un caso e nell’altro andrebbero rispettate.”

Una chiosa finale sul futuro dell’intervistato, pensando a cosa lo aspetta nel prossimo periodo: “Intanto ho fatto il vice di Ulivieri con le ragazze del Pontedera in C e ci siamo salvati. Non nascondo che ho parlato con Di Vaio, perché mi sarebbe piaciuto allenare i difensori del Bologna, ma mi ha detto che questa possibilità al momento non c’è. Allora aspetto, tengo il Bologna come prima scelta e vediamo cosa mi riserverà il futuro.”

Fonte: Resto Del Carlino, Massimo Vitali

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