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Verso Bologna-Milan, Sarti: «Rossoneri in una situazione preoccupante. Stagione stagione negativa nonostante la Supercoppa»

Con la collega di Radio Rossonera approfondiamo i temi della stagione del Diavolo in vista della sfida importantissima di questa sera del Dall’Ara che “sistemerà” tutti i conteggi della classifica e ci darà una fotografia fedele della situazione

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Sergio Conceicao (Ac Milan)
Sergio Conceição (© AC Milan)

Questa sera al Dall’Ara sarà finalmente tempo di Bologna-Milan, recupero della 9^ giornata di Serie A. A quattro mesi da quella sfida poi saltata per l’alluvione a Bologna, la squadra rossonera arriva in grande difficoltà come allora, nonostante il cambio di allenatore.

Per parlarci della stagione complicata del Milan abbiamo intervistato la collega di Radio Rossonera, Beatrice Sarti.

Un quadro della stagione dei rossoneri.
«Il Milan sta vivendo una stagione altalenante. Più negativa che positiva. Se è vero che ha vinto la Supercoppa Italiana subito dopo il cambio di allenatore, non è mai riuscito a trovare continuità. La classifica parla da sé. Non è da Milan. In Champions hai buttato via la qualificazione agli ottavi: prima perdendo a Zagabria e poi ai playoff hai perso contro una squadra inferiore sulla carte e in un momento difficile. Nel Feyenoord diversi infortunati e una situazione complicata in panchina. Il quadro generale è negativo perché si cercano continuamente colpe e colpevoli. E in tutto questo non ci trova mai una soluzione».

Dopo la vittoria della Supercoppa, si è forse sopravvalutato l’arrivo di Conceição in panchina?
«Non so se l’apporto di Conceição sia stato sopravvalutato. Sicuramente con la vittoria è partito molto bene. Post vittoria il gruppo sembrava molto coinvolto a differenza di quanto accadeva con Fonseca. C’era la speranza di vedere un Milan in ripresa. Invece, già alla prima dopo la Supercoppa contro il Cagliari, è arrivato un pareggio: primo campanello d’allarme. Tuttavia era in continuità con quello che era successo con Fonseca: vittorie entusiasmanti come quella col Real e fallimenti in quelle, sulla carta, semplici. E nessuno si aspettava di pareggiare, ma si è dato tempo. Probabilmente ci si aspettava di più dopo il mercato di gennaio».

A gennaio il mercato ha bocciato-sconfessato quello estivo. L’impressione è che nelle due sessioni si siano seguite troppo le indicazioni dei due allenatori.
«A gennaio sono arrivati giocatori di talento, soprattutto davanti. Ma non ha rinforzato il centrocampo, il reparto che più avrebbe avuto bisogno di rinforzi. Comunque sia, è verissimo che il mercato invernale ha bocciato quello estivo. La storia con Morata è finita subito, nonostante il contratto lungo; Emerson Royal, acquisto incomprensibile; Pavlovic, ora titolare, ma di fatto il Milan lo aveva venduto. Mentre, Fofana è un giocatore che invece avrei preso anche l’anno scorso. Non so se abbiano seguito le indicazioni di Fonseca, perché hanno ceduto Saelemaekers, su cui lui aveva dato una valutazione molto positiva. Mentre, sicuramente con Conceição sicuramente di più, vedi Joao Felix».

Quanto pesa la gara col Bologna per il Milan di oggi e quello del futuro?
«La gara col Bologna pesa tanto. Arriva in un momento in cui la classifica è davvero preoccupante. Si rischia di non andare in Champions, ma anche di non giocare nemmeno l’Europa League, perché non so quanti punti possa davvero fare. Dopo l’eliminazione si è detto “saranno tutte finali” e invece col Torino ha perso. I rossoneri hanno perso tanti punti e per la Champions, d’ora in poi, servirà una media punti molto alta. La gara di oggi è troppo importante, anche per capire com’è la classifica reale. Per il Milan del futuro non giocare la prossima Champions League sarebbe davvero grave: anche perché solo nella primavera del 2023 il Milan ha giocato la semifinale di Champion e nel 2022 ha vinto lo Scudetto».

L’idea di giocare con quattro attaccanti non sta funzionando e sta probabilmente limitando l’apporto di Reijnders. Dobbiamo aspettarci un cambio stasera?
«Si è parlato tantissimo dei ‘Fab Four’ dell’attacco. Ma non stanno funzionando. Io sono sincera: non sono mai stata entusiasta dell’idea. Credo ci siano poche squadra al mondo che possono sostenere quattro attaccanti. Il Milan, da un paio di stagioni, subisce gol molto facilmente. Quindi, questo sbilanciamento in avanti non aiuta. E lo dicono anche i risultai, perché da quando gioca in questa maniera non sono arrivati risultati. Oltre al fatto che così è una squadra molto sbilanciata, il centrocampo non è adatto a questo attacco. È difficile far rendere tutti al massimo. Oltre ai quattro davanti, c’è Reijnders che è più offensivo che difensivo e infatti prima faceva il trequartista. Credo l’olandese sia stato evidentemente limitato dall’arrivo di Felix. Spero che Conceição faccia un passo indietro già stasera».

 

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