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Italiano: «Dovremo essere bravi ad approcciare nel modo giusto»

Le parole di Vincenzo Italiano alla vigilia della sfida contro il Parma. Il Bologna al Tardini per ritrovare la vittoria in trasferta

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Vincenzo Italiano (©Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano (©Bologna FC 1909)

Domani pomeriggio alle 15 il Bologna di Vincenzo Italiano farà visita al Parma del nuovo allenatore Cristian Chivu. In occasione del match, valido per la 26esima giornata di Serie A, il tecnico rossoblù ha rilasciato un’intervista prepartita.

Le parole di Vincenzo Italiano in vista di Parma-Bologna

Ogni partita ha delle insidie: quali saranno quelle di domani?

«Ogni partita ha una storia diversa: avversario, periodi, momenti della stagione differenti. Domani affrontiamo un avversario che ha cambiato guida tecnica in settimana e in questi casi bisogna stare molto attenti. Loro avranno spirito di rivalsa ma anche dispiacere per l’allenatore che è andato via, sono convinto che troveremo un ambiente ed una squadra che ha voglia di reagire e dovremo entrare in campo subito con la massima concentrazione. Il Parma ha qualità, è una squadra che ha sempre giocato bene ed ha espresso un bel calcio: si trova a lottare per un traguardo importante e domani cercherà di fare il massimo. Noi dovremo essere bravi ad approcciare la partita nel modo giusto».

Tu, da allenatore, non conosci l’esperienza di subentrare in corsa…

«Dai, non lo dire (ride, ndr). Mi è capitato di affrontare squadre che avevano subito il cambio di allenatore. Il Parma avrà voglia di dimostrare tanto al nuovo allenatore e sono situazioni pericolose e delicate. Le difficoltà sono enormi, loro hanno qualità e hanno già dimostrato di saper mettere in difficoltà tante big. Se li lasci esprimere e lasci loro del campo sono in grado di punire. Dovremo cercare di essere diversi rispetto ad Empoli e Lecce».

Quali sono gli obiettivi di questo Bologna?

«Una volta usciti dalla Champions i nostri obiettivi rimangono la Coppa Italia ed un piazzamento tra le squadre top. Abbiamo dimostrato tanto da quella serata di Lisbona, stiamo facendo vedere di avere grande voglia ed il grande sogno di continuare a stare in quelle posizioni. Gli obiettivi ce li abbiamo ben chiari, dobbiamo cercare di essere all’altezza delle situazioni. In tanti momenti abbiamo dimostrato che possiamo dire la nostra».

Voi avete avuto tanti giorni per preparare la partita, a differenza dell’avversario

«Sinceramente non so come interverrà il nuovo allenatore, è chiaro che ci si prepara a tanti aspetti che possono verificarsi durante una partita. Noi abbiamo ricordato quali sono le caratteristiche del nostro avversario: arriva da una vittoria del campionato di Serie B, ha mantenuto l’ossatura e ha nel DNA un certo tipo di sviluppo. Non so quello che è accaduto in questi giorni nel loro ambiente, ma dobbiamo farci trovare pronti soprattutto nell’approccio».

Orsolini e Calabria: sono pronti per essere schierati da titolari?

«Orso sta bene, ha fatto la settimana intera con la squadra. Ha spinto e chiaramente rientra a pieno regime e diventa un’altra pedina importante per noi. Nelle due volte che si è fermato era in una condizione strepitosa, soprattutto la prima quando stava iniziando a segnare e fare assist. Ora, piano piano, torneremo a dargli minuti, vediamo se dall’inizio o a partita in corso. L’importante è averlo recuperato e che lui sia libero di testa, senza nessun pensiero: ritorniamo ad avere un giocatore importante. Calabria, invece, con l’infortunio di Emil (Holm, ndr), si gioca la maglia insieme a Lollo (De Silvestri, ndr). Entrambi giocatori affidabili, seri e professionisti quindi vediamo domani».

Riccardo Orsolini desiderio di calciomercato del Milan

Riccardo Orsolini dopo il gol segnato in Bologna-Monza (© Profilo X Bologna FC 1909)

«Sul discorso Dallinga e tanti altri, è difficile. Chi fa il professionista, in uno sport di contatto, sa che può capitare di essere acciaccati. Essere al 100% tutte le partite è dura, essere al top sempre non so in quanti l’hanno fatto in carriera. Ha questo fastidio che si porta dietro all’adduttore, ma lui si allena sempre forte e quindi deve stringere i denti perché nessuno mai ha giocato tutte le partite ad un livello fisico elevato. Thijs è un’altra persona rispetto a quando è arrivato quindi anche nel momento in cui stringe i denti è un valore aggiunto per la squadra».

Hai visto qualcuno particolarmente in forma durante la settimana?

«Mi fa piacere questa domanda. Ci tengo a sottolineare la crescita di condizione soprattutto di Cambiaghi, Aebischer, Ferguson, El Azzouzi… da quel punto di vista sono loro, tra virgolette, i nostri acquisti nel mercato di gennaio. Mancavano da tanto ed erano dei punti fermi all’inizio di questa stagione e riaverli è un valore aggiunto. Crescono in maniera esponenziale, sono sicuramente altre frecce dentro il nostro arco».

Quanto inorgoglisce sapere che 17 gol su 37 sono stati segnati dalle ali?

«Questo è un bel numero, mi fa piacere perché secondo me possiamo ancora crescere sotto tutti i punti di vista. Per me abbiamo nelle corde numeri importanti. Vedere Ndoye riuscire ad essere così efficace, Orso che stava iniziando ad essere il giocatore che tutti conosciamo. Arriveranno anche le soddisfazioni per Cambiaghi, tra un po’ tornerà Odgaard ed averlo perso è stato pesante per quello che stava facendo. Sono contento perché alla fine tanto di quello che cerchiamo di produrre arriva dai piedi dei nostri esterni perché lì abbiamo più destrezza, più tecnica, più qualità ed imprevedibilità».

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Dan Ndoye (© Bologna FC 1909)

Ndoye a destra come si concilia con Orsolini, meno intercambiabile?

«Orsolini a sinistra non l’abbiamo mai fatto neanche in allenamento, perché quando hai quella qualità dell’essere decisivo nel momento in cui convergi verso l’interno penso che sia penalizzante pensare di spostarlo a sinistra. Dan ha questo grande passo e questa capacità di attaccare la profondità, lui ha fatto anche il quinto. Ha più dimestichezza ad andare ad attaccare in profondità. Come vi dico sempre, però, i problemi li voglio io nel momento in cui devo scegliere la formazione migliore avendo tutti a disposizione».

Con la partita da recuperare con il Milan e la questione del ranking, è stato difficile tenere la testa su Parma?

«Sinceramente non abbiamo mai aperto il discorso Milan, anzi dispiace a tutti aver visto le italiane uscire dalla coppa perché tutti facevamo il tifo. L’unico nostro focus è sul Parma, sappiamo che è un derby e che avremo un bel numero di tifosi al Tardini e la concentrazione è stata su quello. Dopo penseremo al Milan ed alle partite successive, pretendo concentrazione massima per Parma».

Sarà importante rimanere se stessi durante il match di domani. Un pensiero su Bernabè?

«Bernabè è un giocatore di qualità, in mezzo al campo sa giocare corto, lungo e sa quando velocizzare la manovra. Loro fino alla settimana scorsa si conoscevano con il trequartista, la punta e i due in mezzo al campo. Sinceramente non so cosa avranno preparato e se l’allenatore ha messo mano a qualcosa di diverso. Nel momento in cui non avremo la palla dovremo continuare ad essere bravi a saper leggere le situazioni. I ragazzi cercano subito la disposizione degli avversari per capire come muoversi, vedremo domani. Nella fase di costruzione abbiamo dei principi che ci stanno dando grandi risultati. Quando vuoi essere sempre tu ad avere la meglio devi giocare al 100%».

«Questa squadra è cresciuta ed è maturata, però ogni tanto abbiam fatto vedere che qualche momento in cui stacchiamo la spina lo abbiamo ancora. Diventano momenti troppo pericolosi, dove si perde di vista la concentrazione soprattutto nel modo di difendere e questo non possiamo permettercelo. Quando siamo attenti concediamo poco e siamo solidi. Tanti punti li abbiamo lasciati per strada, ma adesso stiamo dimostrando di sapere recuperare e di non abbandonare le partite».

Il Bologna festeggia sotto la Curva Bulgarelli dopo la vittoria 2-0 contro la Fiorentina (© Bologna FC 1909)

Il Bologna festeggia sotto la Curva Bulgarelli dopo la vittoria 2-0 contro la Fiorentina (© Bologna FC 1909)

Ultima domanda su Lucumì: hai avuto modo di parlare con lui?

«Credo che nel momento in cui inizi a conoscere i tuoi ragazzi, inizi a conoscere anche come è il loro stato d’animo, come ragionano, che carattere hanno. Ieri è venuto un mio ex compagno a vedere la seduta di allenamento e mi ha detto che in questa squadra c’è un fenomeno. Parlava di Lucumì, un difensore con quella fisicità e destrezza è semplicemente incredibile. Anche Jhon sa benissimo che, se vuole diventare un top, quegli errori che ha commesso in precedenza non se li può permettere. Va a sporcare qualità immense, doti immense e secondo me è un aspetto dove, se si applica, può migliorare. Si tratta di una questione di testa, di concentrazione ed è facile modificare questa piccola lacuna che ha. Non c’è stato bisogno di parlare, abbiamo visto le immagini ed analizzato gli errori che abbiamo fatto senza impermalosirsi».

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