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Italiano e l’arte del turnover: «Nessuno si sente mai escluso»

Tra campionato, Coppa Italia e Champions League, Vincenzo Italiano ha schierato 34 formazioni diverse coinvolgendo tutti i rossoblù.

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Pobega festeggia con i compagni dopo il gol fatto contro lo Sporting (© Bologna FC 1909)
Pobega festeggia con i compagni dopo il gol fatto contro lo Sporting (© Bologna FC 1909)

Dall’inizio della stagione con il Bologna, Vincenzo Italiano ha schierato 34 formazioni diverse tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Una meticolosa programmazione che ha permesso di coinvolgere tutti i giocatori e di non far sentire nessuno escluso.

Vincenzo Italiano: a Firenze record di 141 formazioni diverse

L’arte del turnover non è certo una novità per Italiano. A Firenze infatti, l’allenatore ha stabilito il suo record di formazioni iniziali differenti: 141. Una scrupolosa pianificazione che ha consentito alla Fiorentina di affrontare il triplice impegno settimanale e che teneva conto dello stato di forma del giocatore, dei minuti di impiego e delle scelte tecniche. La Conference League giocata con la Fiorentina ha permesso ad Italiano di non arrivare completamente impreparato alla Champions e di perfezionare le proprie scelte strada facendo.

La Champions League, anche se durata poco, è stata sicuramente il miglior allenamento per Italiano e i suoi ragazzi. I rossoblù hanno imparato ad allenarsi efficacemente con poco tempo a disposizione, cercando di non disperdere energie fisiche e soprattutto mentali. Allenamenti ad altissimo ritmo di intensità che hanno fortificato il Bologna e non poco.

Sì ai cambi, ma alcuni giocatori sono inamovibili

Se è vero che Italiano ama fare cambi, ci sono giocatori che difficilmente non schiera titolari: il primo è Remo Freuler. Nessuno come lo svizzero sa dare equilibrio e compattezza alla squadra e infatti, è il giocatore rossoblù più utilizzato con 2784 minuti in campo. Freuler ha visto dalla panchina solo la partita di Champions contro lo Sporting causa squalifica.

Al secondo posto il caposaldo della difesa rossoblù: Sam Beukema. L’olandese ha soli 22 minuti in meno rispetto a Freuler, ben 2762’ tra le varie competizioni, non giocando solo nella trasferta contro il Lecce e nel match di Coppa Italia contro il Monza. Terzo posto per Lucumí con 2307’ e quarto per Skorupski con 2250’ che può contare sull’alternanza di Ravaglia. Tra gli attaccanti, Santiago Castro è la certezza con 33 presenze e 2146 minuti giocati.

Freuler sotto la curva dopo Bologna-Roma

Freuler sotto la curva dopo Bologna-Roma (fonte: Bologna FC 1909)

Troppi infortuni, i cambi come scelta obbligata

Dall’inizio della stagione, Italiano ha dovuto fare i conti con svariati infortuni, rendendo alcuni cambi una “scelta obbligata”. Nell’ultimo mese il Bologna ha dovuto fare senza Ferguson, Orsolini e Odgaard. Tuttavia, sono rientrati Aebischer, El Azzouzi e Cambiaghi. In particolare, l’ex Atalanta si era infortunato la primissima partita di campionato contro l’Udinese; un infortunio non da poco bensì la rottura del legamento crociato che lo ha fatto stare sei mesi fuori dal campo.

Dei rinforzi acquistati nel calciomercato invernale solo Calabria ha fatto il suo esordio in rossoblù, mentre per Pedrola occorrerà aspettare ancora. Lo spagnolo infatti, si è infortunato in vista del match contro il Torino, procurandosi una lesione di primo grado del retto femorale sinistro con tempi di recupero di tre settimane. Da qui alla fine della stagione, il turnover avrà sempre più peso nella corsa all’Europa, soprattutto ora che i rossoblù devono pensare solo al campionato e alla semifinale di Coppa Italia con la vincente della sfida tra Juventus ed Empoli.

Fonte: Matteo Dalla Vite – La Gazzetta dello Sport

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