Bologna FC
Italiano in corsa verso il Verona(Corriere di Bologna)
In attesa di Bologna-Verona, arrivano buone notizie dall’infermeria. E c’è anche un premio importante che gratifica il 2024 dei rossoblu
Domani sera il Bologna chiuderà il suo 2024. Un anno solare indimenticabile, caratterizzato da grandissime soddisfazioni, come la Champions, e poche delusioni, è dunque quasi giunto al termine. Mancano solo novanta minuti, di importanza capitale per restare attaccati al gruppone delle prime della classe. Insomma, si profila un appuntamento da non sbagliare, e Italiano lo potrà affrontare, probabilmente, anche con Ndoye.
Silenzio in infermeria
In infermeria restano solo i soliti tre, Cambiaghi, Aebischer ed El Azzouzi. A fine mese, infatti, le situazioni meno gravi delle ultime settimane dovrebbero essere acqua passata. Dopo Miranda e Lykogiannis, pare anche che sia pronto ad assaggiare nuovamente il prato del Dall’Ara Ndoye, ai box dal Derby dell’Appennino. E già Orsolini era tornato disponibile dal match contro il Torino: per l’inizio del 2025, i rossoblu saranno sani, e l’organico sarà quasi al completo. Per poi ritrovare nei prossimi due mesi gli altri tre al massimo della forma, ma tempo al tempo.
Ricche scelte per Italiano
Visti i rientri, il mister avrà delle riflessioni importanti da fare, a partire dalla difesa. Dove, oltre al duo Beukema Lucumi, le fasce sono nuovamente sovraffollate: a destra Holm, De Silvestri e Posch, a sinistra Miranda e Lykogiannis. Questo imbarazzo della scelta, che Italiano ha sempre voluto, è un bel segnale, anche per poter permettere ai titolari di rifiatare, visto che per il nativo di Karlsruhe il turnover è importantissimo. Considerando poi che, oltre alla Champions, i rossoblu avranno ben due gare da recuperare, tra Inter (5 gennaio, rinviata al 15 per la Supercoppa) e Milan, sarà importante avere almeno un paio di validi profili per posizione in campo.
Il regalo di Natale per Sartori
Nell’attesa di Bologna-Verona, i rossoblu hanno ricevuto un riconoscimento, un piccolo “regalo di Natale”, sotto forma di un “potenziale” premio per Sartori. Il dirigente, difatti, era inserito nella lista dei sei candidati al premio di miglior DS (ai Globe Soccer Awards). Non ha vinto, è vero, ma sentire un nome familiare accostato a realtà come Arsenal, PSG, City ed Inter fa solo ben sperare per un futuro che sembra più roseo che mai.
Fonte: Corriere di Bologna, Alessandro Mossini
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