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Italiano punta sugli arieti (Più Stadio)

L’intelligenza tattica di Vincenzo Italiano porta ad amalgamare il suo modo di giocare, con alcune basi tattiche acquisite l’anno scorso.

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Vincenzo Italiano (© Bologna FC 1909)
Vincenzo Italiano, ©bologna Fc 1909

Vincenzo Italiano è stato scelto dalla dirigenza per sostituire Thiago Motta, ma non bisogna aspettarsi una continuità totale, almeno tatticamente. Difensivamente l’ex Fiorentina predilige una squadra alta, per stringere le linee ed accorciarsi in pressing, e anche offensivamente la “Viola” era molto diversa dal Bologna.

Nuove certezze da costruire per Italiano

L’affidamento al gioco aereo era alla base della piramide offensiva della Fiorentina, con una squadra che, nelle reti di testa, era la migliore in tutto il campionato. Quindi, mentre i rossoblu puntavano ad accentrarsi per liberare un compagno al tiro, compito per cui Zirkzee era la figura ideale, ora cambieranno le certezze in attacco. Dallinga, più capace di riempire l’area di rigore, può essere la figura giusta per questa mutazione.

Il primo test del nuovo Bologna

Col Brixen il gol di Fabbian è emblematico: cross tagliato al centro su cui il trequartista azzurro si è lanciato con un ottimo tempo di gioco ed ha ribadito in rete. Proprio l’ex Inter potrebbe essere un’ottima soluzione, avendo già dimostrato durante la scorsa stagione di poter entrare in area con tempismo perfetto.

E anche nelle precedenti annate Italiano faceva uso di giocatori non dediti originariamente al colpo di testa per implementare il suo organico offensivo. Nico Gonzalez, ad esempio, non è certamente un ariete. Ma è cresciuto tantissimo sotto la guida del nuovo allenatore del Bologna.

Cambio netto in attacco

I rossoblu faticavano moltissimo a trovare il gol di testa. Soltanto 3 squadre hanno fatto peggio delle 6 gioie dei ragazzi di Motta. Ma, col cambio di attaccante, la stagione che ci aspetta sarà molto diversa. Come già ribadito, Thijs Dallinga è l’uomo perfetto per interpretare lo stile di gioco del nuovo Bologna, forse è anche più adatto di Zirkzee.

Mentre Joshua mancherà molto ai tifosi, probabilmente le sue doti in palleggio, svariando lontano dall’area, tanto meravigliose e propedeutiche al gioco di Motta, sarebbero state lontane dal nuovo stile di gioco. E, forse, non lo avremmo amato come quest’anno.

Delle scelte dell’allenatore parlerà il futuro, ma ci aspetta una stagione interessante, sperando che le novità fruttino alla squadra.

(Fonte Più Stadio, Davide Centonze)

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