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Italiano sulla panchina del Bologna, una scelta logica

Il nuovo mister rossoblù era il successo più adeguato dopo l’addio di Motta e il club rossoblù ha scelto guidato dalla logica

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Vincenzo Italiano, nuovo allenatore del Bologna
L’annuncio ufficiale del Bologna (© Bologna FC 1909)

É arrivata oggi la scelta ufficiale e definitiva del Bologna per la sua panchina e risponde al nome di Vincenzo Italiano. Il tecnico ex Fiorentina, dopo giorni di voci, è arrivato questa mattina al Centro Tecnico “Niccolò Galli” di Casteldebole e ha firmato l’accordo che lo lega al club rossoblù per le prossime due stagioni. Una scelta quella della dirigenza del club felsineo logica, lineare e, a nostro modo di vedere, giusta. Italiano, d’altronde, ha dimostrato in questi ultimi anni di essere un allenatore che ha grande controllo della rosa e sa valorizzare il collettivo e i singoli a sua disposizione.

Una scelta di consolidamento

Prendere Vincenzo Italiano come allenatore del Bologna è una scelta di consolidamento del progetto avviato con Thiago Motta. La dirigenza rossoblù insieme al tecnico italo brasiliano ha avviato un percorso tecnico incentrato su un modo di giocare propositivo e dominante. I rossoblù hanno lavorato per due anni su questo tipo di proposta e, cambiare repentinamente “tipo” di allenatore avrebbe portato solo maggiori difficoltà. Per cui, se vogliamo dare una valutazione solamente da un punto di vista tecnico e tattico, la scelta di Italiano suggerisce quando la dirigenza abbia a cuore la continuità rispetto al percorso intrapreso nel settembre 2022. Anche dal solo punto di vista dello schieramento, Italiano gioca col 4-3-3 o col 4-2-3-1, moduli che Motta ha alternato.
Certo esistono differenze nello sviluppo e nell’interpretazione di questi moduli ma i due allenatori hanno concetti e idee simili.

Ambizione ed esperienza

A giocare un ruolo fondamentale nella scelta di entrambe le parti in gioco di celebrare questo matrimonio sportivo e professione ci sono anche due fattori importanti: ambizione ed esperienza.

Da un lato c’era la necessità del Bologna che, non potendo contare sulla continuità del tecnico che ha conquistato l’Europa, cercava un allenatore che sapesse gestire il doppio impegno. Un allenatore che lo avesse fatto anche con discreti risultati. E su piazza, tra i tecnici liberi, sotto questo punto di vista Vincenzo Italiano era sicuramente il migliore. L’ambizione del Bologna è affrontare l’Europa con una consapevolezza sufficiente, almeno nella gestione delle energie.

Dall’altra parte Vincenzo Italiano non poteva realmente pensare di lasciarsi sfuggire la possibilità di guidare il Bologna in ascesa, ma soprattutto in Champions League. Un treno da prendere al volo per lavorare in un ambiente in netta e costante crescita, nonché un ambiente societario molto sereno, in cui Italiano può serenamente pensare solo a svolgere il suo lavoro al meglio delle sue possibilità.

Una scelta anagrafica e di potenzialità

Scegliere Italiano piuttosto che un tecnico come Sarri ha anche un senso da un punto di vista di prospettiva. Al di là del biennale firmato quest’oggi dal tecnico nativo di Karlsruhe, con lui è possibile costruire qualcosa di lungo e duraturo. Un progetto che vada avanti nel tempo e che permetta ad entrambe le parti di guardare ad un futuro assieme. L’orizzonte è quello di una crescita comune che porti il Bologna a consolidarsi nelle squadre ambiscono ad una posizione europea in Serie A e ad Italiano di esplorare i propri confini tecnici.

Malumore nella tifoseria?

I commenti negativi e pessimisti sulla scelta di Italiano sono stati molteplici in queste settimane. Il percorso di Italiano non va però valutato solo nell’ottica delle occasioni mancate in finale con la Fiorentina. L’ex tecnico dello Spezia nel 2021 ha preso in mano una squadra che era reduce da due difficili salvezze e l’ha portata a conseguire risultati impensabili fino ad allora. Il tutto con una rosa che è stata indebolita progressivamente, a partire da gennaio 2022 con l’addio di Vlahovic.
Italiano non entusiasma? Bisogna considerare anche il contesto in cui arriva: chiunque fosse arrivato dopo Thiago Motta e quel che ha fatto, difficilmente avrebbe potuto portare più entusiasmo di quello che già c’era.

L’unica cosa che possiamo dire è: lasciamo lavorare Vincenzo Italiano.

Ascolta anche la nostra puntata di 1000 Chiacchiere Rossoblù sull’arrivo del nuovo tecnico rossoblù.

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