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Italiano verso Sporting Lisbona-Bologna: «Onoreremo la Champions League. Assenze? Saremo pronti»

Le parole del tecnico rossoblù alla vigilia dell’ultima gara di Champions League del Bologna contro lo Sporting Lisbona: «Siamo felici del percorso che finisce domani»

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Vincenzo Italiano, conferenza Stampa pre Sporting Bologna
Vincenzo Italiano, conferenza Stampa pre Sporting Bologna (© Bologna FC 1909)

Vincenzo Italiano ha parlato ieri alla vigilia di Sporting Lisbona-Bologna, ultimo atto della Champions League dei rossoblù.

Come arriva il Bologna a questa sfida contro lo Sporting Lisbona, in cui è già eliminato senza Lucumí e senza Posch?
«Noi affronteremo questa gara onorando questa competizione, anche se siamo fuori. Anche se la gioia dell’ultima partita non ci ha permesso di proseguire. Vogliamo chiudere in maniera giusta, con grande attenzione e grande consapevolezza. E giocheremo contro una squadra che deve vincere per arrivare al playoff. Per quanto riguarda Posch, capita in periodo di calciomercato. Il ragazzo non è sereno. Per quanto riguarda gli altri, non avremo Remo squalificato e Lucumí con la febbre, appunto Posch, i non in lista. Qualche situazione d’emergenza c’è, ma ci faremo trovare pronti».

Che formazione vedremo domani?
«L’unica anticipazione è che Fede (Ravaglia, ndr) domani sarà titolare. Questo è un premio per lui, per il professionista che è. E chiaramente dobbiamo vedere il recupero di alcuni ragazzi. Domani c’è spazio per tutti. Abbiamo portato anche Ravaglioli e siamo 16 di movimento. Però per come ho visto i ragazzi, faremo una bella prestazione. Non so come andrà a finire, questi sono stadi e palcoscenici che preparano la partita “da soli”».

Oggi termina un bel percorso in Champions League per il Bologna di Italiano. Lascia un modo di interpretare le partite diverse. È qualcosa che potremo vedere fino a fine stagione?
«Se devo pensare a che cosa ci lascia questa Champions League, penso a ritmo, intensità, velocità di alcuni giocatori. Quindi, se vuoi competere a questi livelli lo devi fare a quelle velocità lì. Devi avvicinarti a quell’intensità. A noi questa Champions ha lasciato qualcosa. Dopo la coppa spesso abbiamo fatto prestazioni “diverse”. Noi da questa esperienza abbiamo portato a casa grandi insegnamenti».

Uscire dalla Champions League, mentre le altre davanti continueranno ad avere l’Europa può essere un piccolo vantaggio?
«Qualcosa di più potremo avere. Potremo lavorare con spazio e meno frenesia. Potremo sistemare qualche situazione in cui ancora non siamo al 100%. Ma penso che chi rimarrà in Coppa, sono squadre abituate a farlo e non credo che si possano avere troppi vantaggi. Anche noi, pur con la Champions, abbiamo fatto punti. Quindi, da quel punto di vista, cambierà poco. A noi cambierà che avremo più giorni per stare insieme e preparare le partite con serenità. E vedremo se in questo girone di ritorno saremo competitivi come finora».

Che cosa ti ha lasciato a te come allenatore questa Champions League?
«È una palcoscenico fantastico. A parte le squadre che abbiamo incontrato, perché in alcuni stadi respiri proprio la storia, abbiamo beccato sette squadre una più importante dell’altra. A parte questo, ci siamo confrontati con grande spirito e coraggio in ogni gara. Io porto a casa un modo di preparare le partite sempre a testa alta e che ci ha permesso di uscire sempre a testa alta e addirittura mettere in difficoltà tutte».

Resta qualche rammarico, soprattutto per come è andata all’inizio? Pensa che il suo Bologna, il Bologna di Italiano possa già riguadagnare la Champions?
«Ad oggi, vedendo la classifica, siamo attaccati a quelle davanti e dobbiamo continuare a spingere. La società vuole l’Europa. Vedremo quale riusciremo a rincorrere. Dobbiamo continuare su questa strada, con la massima attenzione su tutte le competizioni. Persa questa, cercheremo di fare più punti possibile in campionato. Qualche rammarico? Penso allo Shakhtar. Dopo la parata sul rigore di Lukasz, secondo me abbiamo fatto una grande prestazione e avremmo potuto vincerla. Ci avrebbe forse potuto dare uno slancio e un’autostima diverse, che però abbiamo comunque mostrato. Sono felicissimo del percorso».

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