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L’uomo della domenica – Jens Odgaard

Nella serata di Bologna-Roma, oltre a Dominguez, c’è un altro Rossoblù che merita più di una menzione d’onore: Jens Odgaard

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Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)
Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)

Sottovalutato, fin troppo. L’indomani di Bologna-Roma, conclusa con una beffa difficile da preventivare per i Rossoblù, a riguardare le prestazioni degli undici – e più, con i cambi – scesi in campo contro i giallorossi, è quello il pensiero su Jens Odgaard. Il secondo di pensiero è invece più concreto: il ragazzo è forte, e il Bologna, con Italiano, gli sta dando una dimensione.

Nella serata, ancora, dove brilla la stella di Benjamin Dominguez – ancora una volta protagonista – il fulcro del gioco Rossoblù è diventato il giocatore con la maglia numero 21, che sta diventando il legame perfetto in un equilibrio trovato anche grazie alle sue giocate.

Jens Odgaard, un Bologna-Roma “totale”

Imprescindibile? Non lo sappiamo ancora, ma di questo passo… forse. Jens Odgaard, nel pomeriggio freddo del Dall’Ara contro la Roma, ha voluto aprire il suo 2025 sulla scia dell’ultimo periodo del 2024: facendo la differenza. Si, perché nel Bologna attuale, il classe 1999 può cambiare le sorti di questa squadra, e il primo a esserne consapevole è il suo allenatore, Vincenzo Italiano. Nato come un esperimento, grazie alle sue grandi doti d’adattamento, ora come ora è difficile spostare Jens dal ruolo di trequartista, e lo dimostra anche la partita di ieri: 43 tocchi e il 76% di precisione di passaggi, sempre tra le linee avversarie, su tutto l’asse della trequarti campo.

Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)

Jens Odgaard (© Bologna FC 1909)

Il danese ha caratteristiche diverse da tutti i suoi compagni nel ruolo: il suo fisico, da prima punta, è unito a una tecnica notevole, che gli da la sicurezza necessaria per gestire il pallone con intelligenza in un punto del campo molto delicato come la trequarti, o come anche le fasce (altro ruolo che, sempre per spirito d’adattamento, gli abbiamo visto fare bene). Uno così, tra seconde palle e trame di gioco, Italiano lo vuole sempre con se. Mettiamoci anche una fase difensiva ordinata, soprattutto sul recupero palla (5 ieri i suoi interventi difensivi, dati SofaScore, ndr.), e il gioco è fatto.

L’arma in più

Dicevamo che, a oggi, il tecnico Rossoblù difficilmente rinuncia a scendere in campo dall’inizio senza il suo numero 21. In serate come quella di ieri, oltretutto, grazie a questo “nuovo” Jens Odgaard, il Bologna può permettersi di avere un attaccante in più, fuori dagli schemi, in campo, e non è una considerazione da poco. Si, perché in questa stagione il danese sta dimostrando di avere anche un buon tiro da fuori, che mette sempre in pericolo le retroguardie avversarie (chiedere a Svilar, nell’unico tiro effettuato dal 21). Oltre a questo, il danese garantisce anche qualità nella rifinitura dell’azione: di chi è l’assist per il gol dell’1-1 di Dallinga?

Già, questo Jens nel Bologna sta iniziando a fare la differenza. E chi lo avrebbe mai detto un anno fa, quando tornava in Italia e partiva come “riserva” di un certo Joshua Zirkzee? Con Motta prima e con Italiano poi, Odgaard si sta ritagliando il suo spazio, che diventa sempre più ampio e importante per la squadra e per il suo andamento. Con lui il Bologna può adottare diverse soluzioni, e tutti vincenti, almeno nelle idee: questo Jens piace proprio a tutti, e può solo continuare su questa strada, se possibile.

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