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Joshua Zirkzee e Kia Joorabchian: un nome ben conosciuto in quel di Milano

Chi è il procuratore di Joshua Zirkzee, Kia Joorabchian? Un nome già conosciuto dal Milan e colui che ha “richiesto” la clausola al Bologna

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Joshua Zirkzee, Kia Joorabchian Calciomercato Bologna (© Damiano Fiorentini)
Joshua Zirkzee (© Damiano Fiorentini)

Le notizie degli ultimi giorni, dopo l’annuncio di Vincenzo Italiano, in casa Bologna riguardano il diamante più luminoso: Joshua Zirkzee. Il 9 Rossoblù è entrato nel mirino del Milan: i Rossoneri sembrano intenzionati a puntare sull’olandese del Bologna come successore di Oliver Giroud, e la clausola di 40 milioni non sembra un ostacolo. Ma – c’è un ma – quello che spaventa un po’ tutte le squadre che guardano al gigante Rossoblù sono le commissioni da versare al suo procuratore, Kia Joorabchian. Questo nome, a Casa Milan, lo hanno già sentito più volte.

Kia Joorabchian, un procuratore venuto da lontano

Chi è colui che, ad oggi, rappresenta le veci di Joshua Zirkzee? Colui che, per portare sotto le Due Torri il classe 2001, ha preteso una clausola di 40 milioni per liberare il suo assistito? Kia Joorabchian, classe 1971, viene dall’Iran e ha un passato tutto da scoprire. Lascia il suo paese all’età di 8 anni e viaggia tra Gran Bretagna e Canada. Prima broker, poi editore, arriva nel mondo del calcio con la MSI, fondo d’investimento in Brasile – come racconta la Gazzetta dello Sport. Rappresentate di calciatori del calibro di Robinho, Mascherano e Carlos Tevez, Kia affonda così le sue radici nel calcio che conta.

Il Milan e Kia, corsi e ricorsi storici

Il nome di Kia Joorabchian accostato al Milan ricollega a una delle più famose trattative saltate degli anni ’10: Carlos Tevez in Rossonero. Nell’inverno 2012 sembrava tutto fatto, ma il “no” alla partenza di Pato interruppe tutto. Tre anni prima, provò a portare Kakà al Manchester City, senza successo. Kia, nel corso degli anni, continua a trattare con i Rossoneri, segno dei buoni rapporti mantenuti con il club e con gli allora dirigenti. Le situazioni, però, a oggi sono un po’ cambiate: tre proprietà nel mezzo, tre dirigenze diverse, tre modus operandi sul mercato differenti.

Kia Joorabchian e le “sue” commissioni

Torniamo al paragrafo precedente: Joshua Zirkzee, nel suo contratto con il Bologna, ha una clausola di 40 milioni di euro valida per tutti i club. È stato proprio il suo potente procuratore a voler che fosse inserita questa clausola, nell’estate 2022. È stato il “prezzo” da pagare per vedere l’olandese sotto le Due Torri, e l’amaro in bocca per quello che alla fine potrebbe rimanere in mano ai Rossoblù – circa 22 milioni di euro, visto il 40% della rivendita al Bayern Monaco – è inevitabile, visto cosa è diventato oggi Joshua Zirkzee. Ma se al Bologna e al Bayern arriverà la propria parte, anche il “buon” Kia vuole la sua fetta di torta. Perché se 40 milioni sembrano abbordabili, sono le richieste del procuratore di Joshua a far pendere l’ago della bilancia. A oggi, Joorabchian chiede 15 milioni al Milan per portare il suo assistito in Rossonero, con il Diavolo intenzionato a negoziare la richiesta.

Questo prezzo da pagare è giusto?

La domanda che apre questo paragrafo finale è lecita: è giusto che la clausola di Joshua Zirkzee sia di un valore minore per tornaconto degli agenti? Prima di rispondere “no” – che, ovviamente, anche per noi sarebbe la prima risposta – va rianalizzata ancora una volta la situazione: Joshua Zirkzee, quando fu cercato dal Bologna, aveva già un determinato valore per il Bayern Monaco, e il giocatore vedeva la permanenza all’Anderlecht come prima opzione. Il Bologna era alla ricerca di un “vice-Arnautovic” e Sartori aveva un budget contenuto, vista la fine del mercato. È stato quindi un gioco ad incastro: Zirkzee accetta di tornare in Italia (dopo Parma, ndr), il Bologna paga 8 milioni al Bayern ma concede il successo 40% sulla rivendita.

Kia, per far si che vada in porto l’operazione, chiede di inserire una clausola di 40 milioni conscio che il valore del suo assistito quasi certamente sarebbe stato più alto. E la differenza, quindi, a chi sarebbe andata? La risposta è implicita. Ora, quanto può valere Joshua Zirkzee? 60 milioni? Bene. La differenza, quindi, qual’è? Questa differenza, chi la incasserà – milione più, milione meno? Kia ci aveva visto giusto, e in questo “gioco delle parti” – sfortunatamente – sono tutti complici.

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