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Juventus – Bologna: le parole di Emilio De Leo nel post partita

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Il Bologna ha regalato forti emozioni contro la prima della classe della Serie A fino l’ultimo secondo. Settima vittoria su otto partite di campionato per la squadra di Sarri, che ha giocato una buona gara soffrendo però a tratti nel primo tempo e nel finale. Il tiro dell’1-0 di CR7 è affilatissimo, ma non quanto quello del Danilo bolognese, che in libera uscita dalla difesa pesca un incredibile destro qualche minuto dopo: è l’1-1 che beffa Buffon. Il pari suona come una sveglia per i bolognesi che crescono in fiducia ed escono dal nascondiglio in cui la Juve li aveva messi. Nella ripresa i bianconeri si riprendono subito la scena, portando più in alto il baricentro, pressando e aumentando la velocità dei triangoli. Alla fine, la sfera finisce a Pjanic che segna da due passi. Il Bologna a immagine e somiglianza di Sinisa ha confermato di aver tutto per stare dalle parti nobili della classifica. Anzi, può mangiarsi le mani per quell’ultima azione maledetta: quando l’arbitro fischia, trema ancora la traversa colpita di testa da Santander. E subito dopo è il numero 9 a tentare una rovesciata spettacolare: Buffon, stavolta, ci mette le mani e protegge il risultato. L’orgoglio è quello di aver visto un Bologna combattente, che ha giocato con grande personalità e che ha tenuto testa a tratti l’avversario. I bianconeri hanno dovuto sudarsi questa vittoria, il rammarico è solo quello di avergli regalato due gol che si potevano evitare. Rimane la sensazione che i rossoblù, se continueranno a cresce così, potranno presentarsi su qualsiasi campo e giocarsela con chiunque.

 

Emilio De Leo, collaboratore tattico di Sinisa Mihajlovic, ha commentato così il match: “Prevale di più il rammarico, non ci accontentiamo più di niente. Siamo soddisfatti di aver messo in difficoltà i più forti d’Italia, ma rammaricati per non aver raccolto il punto che meritavamo. Siamo stati coraggiosi, ma abbiamo anche fatto qualche errore di troppo. Sapevamo che avremo sofferto, la differenza rispetto un tempo, è che lo abbiamo fatto a testa alta e in maniera ordinata. Resilienza, è questo che vuole il mister. Non ci siamo disuniti e siamo rimasti sempre in partita. Siamo stati comunque imprecisi in determinate situazioni, ci lavoreremo come sempre. Compatti, stretti nel primo tempo. Nel secondo tempo ci siamo distratti per circa 10/15 minuti, in cui ci siamo allargati e allungati. Successivamente ci siamo ripresi e ricompattati. A me l’atteggiamento è piaciuto, tutto sommato non abbiamo concesso molto all’avversario. Svanberg si è approcciato al match con un po’ di timidezza, nel primo tempo, doveva trovare le misure. Nel secondo tempo si è applicato maggiormente in entrambe le fasi, considerato che è la sua seconda partita, e considerata l’elevata difficoltà del match, ha superato la prova a pieni voti. Dobbiamo essere consapevoli e sempre focalizzati sui nostri obiettivi. Abbiamo una linea delineata dal nostro allenatore, fatta di principi specialmente morali. Credo che la stiamo portando avanti egregiamente, ogni avversario vale come un altro. Bisogna scendere in campo dando il massimo, senza pensare a niente, coraggiosi, leggeri e determinati. Lasciamo da parte i risultati, preferiamo pensare all’atteggiamento, cercando solo di raccogliere tutto ciò che meritiamo. Questa sera abbiamo avuto la consapevolezza di essere scesi in campo alla Juventus Stadium e di aver messo in seria difficoltà la squadra più forte fatta di giocatori più forti. L’episodio del rigore devo ancora vederlo, in live posso dire che è sicuramente dubbio per il braccio particolarmente largo dell’avversario. Ci sentiamo presi in giro perché l’arbitro avrebbe dovuto quantomeno rivedere l’azione al monitor.”

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