Karlsson, pronto a prendersi il Bologna (Più Stadio)

Karlsson con Motta ha vissuto una stagione molto complessa, saggiando pochissime volte il campo, tra infortuni ed un rapporto evidentemente non idilliaco con l’allenatore. Però, se c’è una cosa che ha dimostrato, è di avere coraggio.

Nella gara in casa contro il Cagliari dello scorso anno, solamente un legno ha impedito allo svedese di gioire, poi il pochissimo tempo di gioco lo ha condizionato. Ma Jesper ha voglia di riscatto, e, con qualche gara di adattamento, dimostrerà tutto ciò che deve. 

Karlsson: esordio con Italiano

Poi si arriva a questa stagione. Al 63’ della 2^ giornata, andata in scena domenica, ha già trovato il campo. Questa volta, però, per restarci. 7 passaggi, di cui sei in avanti, con l’88% di realizzazione sono il suo biglietto da visita. Aspettarsi qualcosa in più, ad ogni modo, sarebbe stato complesso, perché l’ex AZ deve ancora ritrovare fiducia e condizione in campo. Si, perché una cosa è allenarsi, un’altra la partita. 

Le prossime occasioni

L’ala di Falkenberg avrà quest’anno un allenatore noto per le sue continue rotazioni. 141 formazioni differenti schierate consecutivamente non sono un caso. Ed anche dalla panchina, la rivoluzione la fa sempre con uomini diversi. Così, se alla prima lo svedese era rimasto seduto in panchina, alla seconda Dallinga non è sceso in campo. E questi continui cambiamenti possono agevolare il rientro in fiducia del classe ‘98. 

Karlsson a caccia al gol

Jesper non è mai stato noto per sbloccarsi rapidamente. Con l’Elfsborg la prima gioia è arrivata alla nona giornata della sua seconda stagione, mentre alla terza annata con gli svedesi ci ha messo quattro partite, segnando su rigore. Ad Alkmaar, invece, nelle prime tre gare non ha segnato, ma dopo due assist al quarto turno, nei due impieghi successivi ha segnato due reti. Magari non è velocissimo a trovare il primo gol, ma poi la continuità la trova. 

Mercato e determinazione

A gennaio, dopo le difficoltà iniziali, la Fiorentina ha cercato di acquistare Karlsson, ma poi i rossoblu hanno ritenuto che valeva la pena aspettarlo. Ora è proprio nelle mani del tecnico che lo avrebbe potuto allenare dall’altro lato dell’Appennino, scenario difficilmente immaginabile a gennaio. E se Italiano lo voleva, questo è decisamente un buon segnale per il futuro del 10.

Fonte: Più Stadio, Sebastiano Moretto

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