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Krafth: “Ho superato i problemi fisici. Siamo un grande gruppo” – 31 lug

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È un Emil Krafth che ancora non padroneggia la lingua italiana al meglio ma che allo stesso tempo ammette di essere migliorato soprattutto dal punto di vista degli allenamenti.


“In allenamento capisco bene l’italiano. Donadoni mi da solo qualche indicazione in inglese quando non capisco ma per il resto non ho particolari problemi con la lingua. Ho ancora qualche problema nelle occasioni pubbliche ma sto migliorando’

Il terzino rossoblu parla della passata stagione, per lui molto complicata a causa dei suoi guai fisici  ma parla anche di quella in procinto di iniziare: “Spero che questa stagione vada bene per me e per la squadra. Quello che si è formato è un grande gruppo e sono convinto che andrà meglio dell’anno scorso”

Imbeccato sui nuovi compagni di squadra: “Avevo già incrociato Krejci agli europei appena conclusi ma non avevo avuto modo di conoscerlo personalmente.

Entrambi, Krejci e Nagy, sono dei ragazzi interessanti molto bravi con il pallone.”

Tornando sulla stagione passata Emil Krafth confessa di avere avuto paura per quanto riguarda la sua carriera: “Non pensavo di passare così tanto tempo lontano dal campo. Ma ora non ho più problemi fisici e, nonostante la gara conclusiva col Chievo fosse di poco valore per il campionato e per la squadra , l’ho ritenuta un importante banco di prova per testare la mia condizione fisica e il mio recupero in vista della stagione successiva”

Sulla propria condizione fisica attuale il terzino svedese ammette di lavorare molto dentro e fuori dal campo: “Faccio riscaldamento in palestra per circa 45 minuti prima di ogni allenamento e circa 30 minuti di terapie e stretching dopo ogni seduta con la squadra e il dolore non è più tornato ‘

Sul propri obiettivi personali Emil Krafth ammette che il suo non è mai cambiato da quando è arrivato in Italia: “Sono arrivato qua con l’obiettivo di diventare il miglior terzino destro del campionato ed è ancora quello il mio obiettivo finale. Lavoro sodo per poterlo raggiungere senza incappare in problemi fisici”

Dell’Italia confessa di amare il cibo e di gradire molto la città di Bologna e i suoi tifosi.

Per quanto invece riguarda la differenza tra il calcio italiano e quello svedese, il terzino rossoblù ammette quanto in Italia ci si concentri maggiormente sulla tattica, in particolar modo su quella difensiva, cosa che invece in Svezia viene curata meno.

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