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L’altro spogliatoio – Coppa Italia Special Edition (2)

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-Brescia-

 

Sabato alle ore 20.45 partirà ufficialmente la stagione regolare 2013/2014 del Bologna.

Per la gioia di noi tifosi si tornerà in quel meraviglioso catino, il Dall’Ara, fonte di gioie e delusioni, ma che non smette di farci battere il cuore ogni volta che vi facciamo il nostro ingresso.

In palio non ci saranno punti necessari per raggiungere al più presto una salvezza che quest’anno si preannuncia molto complicata raggiungere. Per questo ci si ritroverà precisamente otto giorni più tardi al San Paolo di Napoli.

Sabato invece andrà in scena il terzo turno a eliminazione diretta della Coppa Italia Tim, quella Coppa Italia nella quale l’anno scorso potevamo raggiungere la semifinale se non fosse stato per la sciagurata partita a San Siro contro l’Inter, persa principalmente per un errore di Agliardi.

Ad affrontare il Bologna ci sarà il Brescia del presidente Corioni, che ha battuto la scorsa settimana il Teramo per 3-1 nel secondo turno eliminatorio di Tim Cup. Per il Bologna invece sarà la prima sfida in questa competizione di questa stagione.

Il Brescia il 2 luglio ha ufficializzato il suo nuovo mister, ossia Marco Giampaolo, allenatore di tutto rispetto soprattutto per la serie cadetta. Questo a testimoniare che quest’anno i lombardi sono pronti a compiere la grande scalata per ritornare nel calcio che conta.

Le rondinelle si schiereranno secondo il più “Venturiano” 4-2-4, basando per cui il loro gioco sulle corsie esterne.

Si occuperà di difendere i pali bresciani Michele Arcari, portiere 35enne che anche in Serie A, quando è stato chiamato in causa, si è sempre dimostrato all’altezza.

Grazie alla sua esperienza, darà una grossa mano alla sua squadra che sulla carta parte sfavorita. Di solito in questi casi, ovvero quando una squadra è sulla carta più debole dell’altra, concede il pallino del gioco e quindi azioni pericolose a quella più forte, per poi provare a punire in contropiede.

Il Bologna dovrà essere quindi bravo a trafiggere un buon portiere del livello di Arcari, non sciupando le occasioni che verranno a crearsi.

La linea difensiva a quattro delle rondinelle sarà composta da destra verso sinistra da Zambelli, Paci, Di Cesare e Kukoc.

Il primo dei suddetti è la bandiera, nonché il capitano, del Brescia, dato che ha sempre vestito quella casacca nella sua carriera tra i professionisti.

A volte viene impiegato come esterno di centrocampo, ma sabato sera dovrebbe giocare nel suo ruolo naturale, ossia terzino destro.

Il suo però è forse l’unico ballottaggio nel reparto difensivo. A contendergli la maglia da titolare è Richard Lasik, terzino della nazionale slovacca classe ’92 che ha ben fatto nell’ultima stagione nella città lombarda.

La coppia di centrali è anch’essa di ottimo livello per la Serie B, in quanto composta da Paci e Di Cesare, entrambi giocatori che hanno militato diversi anni nella massima serie italiana.

Un duo inoltre molto esperto; 30 anni per Di Cesare, mentre Paci ha spento lo scorso maggio le 35 candeline.

Sanno per cui, come si suol dire, “come si giuoca al pallone”, perciò Bianchi dovrà essere bravo a liberarsi da questi due giocatori e farsi trovare pronto per l’appuntamento con il gol.

A sinistra verrà invece confermato dalla scorsa partita di Coppa Italia, Tonci Kukoc, terzino croato proveniente dall’Hajduk Spalato, dove ha giocato anche nelle giovanili.

Curiosa la sua storia. Kukoc rescinde con l’Hajduk lo scorso gennaio, ma viene tesserato da Corioni solamente 7 mesi dopo, per la precisione l’8 luglio2013, inmodo da poterlo registrare come comunitario, vista l’entrata della Croazia nell’Unione Europea.

I due mediani saranno Budel e Benali, che avranno il doppio compito di fare filtro davanti alla retroguardia bresciana e nello stesso tempo, impostare il gioco per i propri compagni.

Alessandro Budel è un centrocampista completo, anch’egli molto esperto per la categoria in quanto ha girato molteplici squadre, anche di Serie A, tra cui Genoa, Cagliari e Parma.

Benali invece è un interno di centrocampo libico. E’ alto168 centimetriper66 chilogrammi. Gioca con la propria nazionale da circa un anno, ma deve fare ancora tanta strada per migliorare e divenire idoneo al calcio italiano.

Eccoci adesso a un ruolo chiave per una squadra che gioca con il modulo che proporrà Giampaolo. Parliamo degli esterni.

Il 4-2-4 è infatti un 4-4-2 mascherato perché gli esterni di centrocampo, in questo caso Scaglia e Oduamadi, sono chiamati ad accompagnare l’azione offensiva sostenendo le due punte, tuttavia devono prestare molta attenzione a non lasciare l’uno contro uno ai terzini dietro di loro o ai mediani affianco a loro in fase di non possesso.

Scaglia, ex Torino, giocherà a sinistra, mentre Oduamadi giocherà invece come ala destra.

Quest’ultimo ha realizzato il gol del 3-1 contro il Teramo ed è un giocatore interessante da tenere sott’occhio a motivo della sua fulminante rapidità.

Sarà probabilmente affrontato da Morleo che anche lui in quanto a velocità non scherza, ma lasciare campo aperto a questo giocatore di proprietà del Milan potrebbe essere pericolosissimo.

Le due punte del Brescia saranno Andrea Caracciolo e Marko Mitrovic.

Il primo lo conosciamo molto bene, dato che è stato più volte molto vicino ad approdare in rossoblu, soprattutto due anni fa quando alla fine arrivò Acquafresca.

“L’Airone” è il classico attaccante che gioca spalle alla porta, difendendo le palle alte che spiovono in attacco e giocando di sponda per i suoi compagni.

E’ anche un ottimo finalizzatore, però, soprattutto di testa; per cui i centrali del Bologna dovranno prestare molta attenzione.

Mitrovic, d’altro canto, è un attaccante svedese acquistato nel 2008 dal Brescia quando giocava nel Malmo.

Questo 21enne è però sempre stato utilizzato poco quindi dovrà ripagare la fiducia che probabilmente sabato gli verrà concessa se vuole giocare con più continuità.

Attenzione comunque perché Mitrovic nella partita contro il Teramo ha già gonfiato la rete.

Il Bologna non è ancora la squadra voluta da Pioli, non è ancora quella squadra stabile che si pensava che fosse a motivo della riconferma di molti (anche se non tutti) giocatori dell’anno scorso.

Una vittoria sarebbe molto importante per il morale, ma anche ai fini della competizione stessa dato che il Bologna non troverebbe avversari difficilissimi da battere fino ad arrivare ai quarti, sperando stavolta di avere maggior fortuna ed un portiere più affidabile.

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