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L’altro spogliatoio: difficoltà e punti di forza della Roma

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Se c’è una partita da cui riscattarsi in questa stagione del Bologna, questa è sicuramente la gara di andata al Dall’Ara contro la Roma. Il durissimo risultato finale 1-5 era maturato già nei primi 45’ con un Bologna molle e svagato, colpito duramente proprio sul terreno nel quale avrebbe dovuto limitare il più possibile le scorribande giallorosse. Oggi, le caratteristiche dei giallorossi sono addirittura accentuate rispetto alla prima parte della stagione, anche a causa di assenze importanti che limitano la fantasia e l’imprevedibilità della squadra di Fonseca.

DIFFICOLTÀ DIFENSIVE – La sensazione lasciata dai giallorossi in queste ultime giornate di campionato (discorso diverso in Europa League) è quella di una squadra fragile. La squadra di Fonseca è stata sconfitta prima della sosta da un Parma quasi retrocesso e ha raccolto appena un pareggio in casa contro il Sassuolo. Due squadre che giocano un calcio molto diverso tra loro, e distante anche da quello del Bologna. La Roma di Fonseca sembra dunque soffrire oltremodo in difesa, prendendo gol in maniere molto diverse. I giallorossi sono molto fragili nel reparto difensivo, possono essere facilmente colpiti in contropiede, così come su azione manovrata. Inoltre, spesso i difensori sono stati protagonisti di svarioni tecnici gravissimi che ne hanno minato il risultato in maniera evidente.
La tenuta difensiva passa principalmente dagli spazi sulle fasce. Infatti, alle spalle dei due esterni alti di centrocampo i due difensori centrali esterni faticano a coprire le loro aree di campo, esponendo quasi sempre la porta all’inserimento di due o tre avversari. Il 3-4-2-1 di Fonseca che garantisce sicuramente controllo del possesso e notevole pericolosità offensiva risulta però spesso squilibrato.

PROFONDITÀ E ESTERNI – La Roma ama attaccare tenendo il pallino del gioco, attraverso un asfissiante possesso palla. La squadra di Fonseca mantiene per lunghi tratti della partita il possesso del pallone.
Questo possesso insistito ha doppia utilità nell’economia del gioco giallorosso. Da una parte è una valida arma difensiva, in una recente intervista a DAZN, il tecnico giallorosso afferma di gradire il possesso palla prolungato anche per impedire all’avversario di prendere il controllo delle operazioni della partita e poter colpire la sua squadra. Dall’altra è la migliore arma offensiva dei giallorossi; come è capitato all’andata al Bologna, il possesso della Roma attira il pressing avversario che per sostenere questo movimento in avanti, inevitabilmente alza la linea della propria difesa. All’andata l’attacco di Fonseca ha banchettato negli spazi lasciati dai difensori rossoblù, oggi sarà necessaria più attenzione. In quell’occasione il Bologna subì gli inserimenti dei due trequartisti, grazie alla capacità di Dzeko di lavorare di sponda per i compagni. Oggi, se Dzeko come pare andrà in panchina, il pericolo sarà lo spagnolo Borja Mayoral, non abile nel gioco di sponda ma bravo nei movimenti in profondità e nei contro movimenti a liberare lo spazio per i compagni.
L’altra importante arma della Roma sono gli esterni di centrocampo.
Entrambi gli esterni spingono molto sulle fasce, trasformando il modulo della Roma in un 3-2-2-3, molto offensivo. Non di rado i due esterni si sono trovati a confezionare l’intera azione del gol con assist dell’uno e la rete del compagno sulla fascia opposta. Tuttavia, questa variabile del gioco sarà molto limitata a causa dell’assenza di Spinazzola, esterno sinistro, abile nell’uno contro uno, che in queste ultime settimane ha messo in difficoltà tanti avversari. Ma Sinisa Mihajlovic questo lo sa bene e lo ha detto chiaramente anche in conferenza stampa.

 

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