Bologna FC
L’altro spogliatoio: il Cagliari di Fabio Liverani
Secondo turno di Coppa Italia per il Bologna questa sera al Dall’Ara dove arriva il Cagliari, retrocesso nella scorsa stagione dalla Serie A alla Serie B. La squadra rossoblù sarda è, per rosa a disposizione, una delle favorite alla promozione, il nuovo tecnico Fabio Liverani ha già una promozione nel palmares, anche se in questo avvio del torneo cadetto i cagliaritani hanno fatto tanta fatica, collezionando appena 14 punti in 9 giornate.
MODULO. La squadra di Thiago Motta si troverà di fronte un avversario con grandi qualità, in particolare dal centrocampo insù. La squadra di Liverani che ama giocare un calcio di possesso e controllo dei ritmi della gara. Il tecnico romano ha finora schierato la squadra con un 4-3-2-1, con l’idea di giocare un calcio molto fluido nell’ultimo quarto di campo e fornire, in fase di non possesso, adeguata copertura alla retroguardia. In realtà, finora, il Cagliari ha segnato poco e non è riuscito a coprire, in certe occasioni, la difesa adeguatamente.
DIFESA. La difesa rossoblù, in cui stasera mancherà certamente uno dei due titolari Edoardo Goldaniga, ha mostrato problemi di affidabilità soprattutto per quel che riguarda la velocità e la lettura dei lanci oltre la difesa, con cui ha subito diversi gol. I difensori cagliaritani hanno mostrato una certa sofferenza e difficoltà nel giocare il pallone in possesso basso. Una situazione necessaria nelle idee del tecnico rossoblù che ama impostare l’azione dal basso, partendo proprio dalla linea difensiva.
LA FASE OFFENSIVA. Liverani ha chiesto al DS Capozucca una squadra con tante soluzioni nel ruolo di trequartista. Sono dunque arrivati Mancosu, figliol prodigo 33enne che torna a Cagliari dopo una lunga carriera spesa soprattutto in formazioni del Sud tra C, B e A proprio col Lecce di Liverani, Pippo Falco, anche lui protagonista in giallorosso con Liverani, ed è stato aggregato alla prima squadra anche l’angolano Zito Luvumbo. Per questo, il tecnico romano ha così optato per il cosiddetto “albero di Natale”, puntando sulle capacità di questi uomini di creare gioco in verticale dalla trequarti oppure di saltare l’uomo, magari partendo dall’esterno, e quindi creare la superiorità numerica. Un’idea che i rossoblù hanno eseguito a sprazzi e spesso non ha trovato perfetto compimento soprattutto a causa della scarsa vena realizzativa dei due bomber a disposizione: il neoarrivato Lapadula e capitan Pavoletti.
La partita di oggi, tuttavia, con Mancosu a riposo insieme agli uomini di qualità del centrocampo, Rog, Nandez e Makoumbou, sarà piuttosto teatro di esperimento per Liverani che probabilmente utilizzerà la sfida col Bologna come test per far giocare perlopiù chi ha avuto poco spazio finora: il difensore Dossena (anche per via dello stop per infortunio che dovrebbe fermare per alcune gare Goldaniga), l’altro centrale Capradossi, poi i giovani centrocampisti Lella e Kourfalidis, l’uruguaiano Pereiro finora indolente e deludente rispetto alla sua caratura tecnica, l’esterno Millico e, probabilmente, l’ex Pippo Falco, visto a Bologna brevemente nell’autunno del 2015. Tra gli ex della sfida anche il numero 10 dei sardi Nicolas Viola.
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