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L’altro spogliatoio: il Venezia di Paolo Zanetti

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Con l’ultima deludente pausa Nazionali del 2021 alle spalle, è tempo di pensare al campionato. Il Bologna arriva alla tredicesima giornata col vento in poppa. La squadra rossoblù cerca la terza vittoria consecutiva per rimanere agganciata al treno europeo, di fronte il Venezia di Paolo Zanetti, squadra neopromossa che prima della sosta era riuscita nell’impresa di vincere contro la Roma, rilanciando ulteriormente le sue ambizioni di salvezza.

GIOCO E COLLETTIVO – Dopo aver costruito una squadra di altissimo livello per la Serie B, e aver conquistato la promozione attraverso i playoff, la squadra lagunare si è rilanciata nella corsa alla salvezza. Le possibilità si permanenza della squadra allenata da Zanetti passano soprattutto dalla capacità della squadra di giocare sempre il pallone con qualità ed intelligenza. Zanetti schiera il suo Venezia con un 4-3-2-1, che in fase difensiva diventa un 4-4-1-1. Il Venezia gioca il pallone fin dai difensori, costruisce la sua azione sul dominio del possesso. I centrocampisti aiutano i difensori nella costruzione della manovra. In particolare, questo periodo del campionato in cui il più esperto Vacca era fuori per infortunio, a prendere per mano la squadra in regia è stato Gianluca Busio(qui la sua scheda). Questa costante spinta alla ricerca del possesso palla espone inevitabilmente il Venezia difensivamente. La squadra di Zanetti rischia spesso di perdere il pallone nella costruzione bassa dell’azione, e la squadra si trova inevitabilmente sorpresa e scoperta.

ARMI OFFENSIVE – Grazie alla costruzione dal basso, la squadra vuole far arrivare il pallone sugli esterni o sulla trequarti per creare poi l’azione offensiva. Sugli esterni, con la qualità dei vari Johnsen, Okereke e Kiyine, le sovrapposizioni dei terzini, cerca di creare superiorità numerica. Tuttavia, la maggior parte delle azioni passa dal gioco tra le linee, dove ad attendere il pallone c’è Mattia Aramu, fantasista scuola Toro che a Venezia sta trovando la sua maturità tecnica. Il numero 10 è rifinitore e finalizzatore dell’azione offensiva, e dai suoi piedi passano le possibilità di andare in rete del Venezia. La squadra di Zanetti attacca l’area con tanti uomini, non avendo in rosa un bomber di alto livello, per questo la dirigenza lagunare ha puntato su un reparto di mezzali di centrocampo molto fisiche, in grado di attaccare l’area di rigore e di essere efficaci anche in fase si di non possesso.

Nei momenti di difficoltà, comunque, il Venezia non rinuncia a soluzioni differenti. Contro la Roma, in momenti di difficoltà, Zanetti ha chiesto la palla lunga a scavalcare la difesa giallorossa. D’altronde, grazie all’ottimo mercato estivo, il Venezia ha due centravanti che offrono possibilità differenti. Okereke è un giocatore rapido, veloce, in grado di aggredire la profondità, mentre Thomas Henry è in possesso di un fisico importante, può giocare di sponda spalle alla porta ed un classico centravanti d’area di rigore.

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