Bologna FC
L’altro spogliatoio: il Verona di Marco Zaffaroni
Trasferta insidiosa per il Bologna che va a Verona, dove l’Hellas si gioca le ultime carte per tentare una salvezza che ad un certo punto della stagione sembrava impossibile. I gialloblù arrivano dal pareggio casalingo col Napoli, in cui hanno costretto la formazione di Spalletti allo zero a zero e, nel finale, hanno rischiato seriamente di perdere la gara.
IL MODULO. La squadra di Marco Zaffaroni, sia sotto la guida di Bocchetti che di Cioffi, ha mantenuto l’impianto tattico delle passate stagioni. Il 3-4-2-1 o 3-4-1-2 utilizzato da Juric prima e Tudor poi. Tuttavia, anche a causa del crollo della qualità della formazione dell’Hellas da centrocampo insù, il tecnico subentrato a Bocchetti ha deciso di abbassare il baricentro della squadra offrendo più protezione alla porta di Lorenzo Montipò e dando più certezze all’intero impianto tattico della squadra. Di fatto, rispetto alle precedenti stagioni la squadra ha mantenuto la stessa struttura ma con un atteggiamento molto diverso. Una scelta dovuta anche all’aver conservato le certezze difensive e aver inserito un talento come Isak Hien.
GIOCO DI RIMESSA. Il Verona è una squadra che agisce di rimessa. Aspetta l’avversario, copre bene gli spazi e cerca di recuperare il pallone per attaccare la profondità. Fondamentali per la squadra di Zaffaroni sono soprattutto i mediani e gli esterni. Infatti, i mediani sono fondamentali per la copertura degli spazi centrali, ma anche per il supporto agli esterni. Gli esterni di centrocampo sono coloro che sono spesso incaricati di ribaltare l’azione. Attenzione, dunque, agli spazi lasciati dalla difesa rossoblù, perché oltre la punta anche trequartisti ed esterni sono in grado di aggredire alle spalle della difesa.
Consolidato il possesso, l’Hellas fa evidentemente più fatica ad attaccare le difese avversarie già schierate. Tuttavia, è in possesso di uomini come Lazovic, Ngonge e Verdi in grado di creare superiorità numerica grazie alla loro rapidità e alla tecnica. Attenzione anche agli inserimenti di Ngonge. Il belga autore di una scellerata scelta di conclusione a tu per tu con Meret, sabato sera a Napoli, è tra i giocatori più tecnici e pericolosi in zona gol e con i suoi inserimenti ha già fatto le fortune del Verona da gennaio, quando è arrivato, a oggi.
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