Bologna FC
L’altro spogliatoio: l’analisi dell’Atalanta di Gian Piero Gasperini
Monday night di lusso per il Bologna, che al Dall’Ara quest’oggi ospita l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Il Bologna vuole riscattare la sconfitta immeritata di Roma, contro i giallorossi, l’Atalanta cerca tre punti che mancano dalla fine di ottobre, avendo collezionato tre sconfitte prima della pausa e un pareggio agguantato in rimonta, mercoledì scorso contro lo Spezia, alla ripresa.
MOMENTO NO. La squadra nerazzurra viene da un momento molto difficile, infatti la squadra bergamasca ha mostrato evidenti limiti in questa fase del campionato. Se all’inizio del torneo sembrava che la squadra di Gasperini avesse approcciato positivamente il torneo, pur con uno spirito più accorto, meno intenso, meno votato all’attacco, col passare delle giornate sono venute fuori le fragilità della difesa, spesso colpita alle spalle e un attacco che, senza la spinta degli esterni che aveva contraddistinto le grandi stagioni della Dea, è parso talvolta spuntato. Inoltre, sono arrivati, come fattore inatteso e dirompente rispetto alle stagioni precedenti, una serie di problemi fisici che hanno costretto il tecnico di Grugliasco a rotazioni più ampie e diverse variazioni di modulo.
MODULO E DIFFICOLTÀ DIFENSIVE. Nonostante qualche positiva puntata sul 4-2-3-1, l’Atalanta rimane costruita per giocare con una difesa a tre e due esterni a tutta fascia che spingono o provano a spingere, senza però riuscire a sortire gli effetti dei tempi di Gosens e Hateboer (apparso in calo evidente). L’Atalanta gioca a un ritmo molto più blando rispetto al passato. La squadra bergamasca non ha più quell’impeto asfissiante che soffocava l’avversario. Oggi è una squadra che si prende la libertà di attendere, e difende abbastanza bene. Tuttavia, i singoli spesso mostrano problemi di attenzione e per questo la Dea prende comunque gol, soprattutto quando le squadre avversarie riescono a creare superiorità numerica sulle fasce.
Nelle ultime apparizioni, la Dea ha dovuto fare i conti anche con situazioni di svantaggio che l’hanno spesso costretta a tornare a cercare il controllo del gioco con continue riaggressioni agli avversari, senza però trovare l’equilibrio giusto. La squadra nerazzurra è stata infilata più volte in verticale, prendendo alcuni evitabili gol in contropiede.
ATTACCO SPUNTATO. Rispetto alle stagioni precedenti a fare i conti gli anni che passano e le stagioni che cambiano la conformazione della rosa è anche l’attacco. Muriel e Zapata sono spesso alle prese con acciacchi fisici e manca il loro apporto in fase di finalizzazione. Ad oggi l’Atalanta non ha un attaccante da doppia cifra e i trequartisti, per via della mancanza degli esterni votati all’attacco dell’area di rigore faticano a trovare spazi e tempi d’inserimento. Ederson, oneroso acquisto estivo, finora non ha garantito la qualità nella giocata tra le linee che ci si aspettava dal suo piede e i nerazzurri ora mancano di fantasia. La vera nota positiva di questo avvio di stagione è Ademola Lookman. L’esterno inglese è l’elemento che sta facendo la differenza nell’attacco bergamasco essendo rimasto l’unico titolare in grado di creare superiorità numerica attraverso l’uno contro uno.
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