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L’altro spogliatoio: l’evoluzione del Verona di Juric

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Ultima trasferta stagione per il Bologna, prima del gran finale casalingo contro la Juventus. La sfida di domani contro l’Hellas dirà molto sull’esito della stagione dei rossoblù, che dopo la sconfitta dell’Udinese, potranno affrontare la squadra di Ivan Juric con la consapevolezza di potersi giocare a tutti gli effetti il decimo posto. Uno scontro diretto al quale il Bologna arriva deciso a riscattare la sconfitta contro il Genoa.

SOLIDITÀ – Il Verona aveva basato le sue ottime prestazioni di queste due stagioni con Juric su una fase difensiva molto solida. Il trio difensivo, rinnovato quest’anno dopo l’addio di Kumbulla e Rrahmani, aveva trovato una nuova solidità grazie all’innesto di Matteo Lovato. Juric e i suoi ragazzi però hanno perso smalto e grinta da quando un mezzo fa, con la vittoria in contro il Cagliari, i gialloblù si sono di fatto salvati. Da lì in poi la squadra dell’allenatore croato ha sempre subito almeno una rete e non ha più trovato i tre punti. L’Hellas ha fin qui confermato il suo schieramento, 3-4-2-1, ruotando e cercando soluzioni alternative per ritrovare la linfa dei giorni migliori.
Le consegne tattiche della squadra veronese sono chiare, il Verona ama aggredire alto. L’intera squadra gioca con marcature a uomo a tutto campo, la difesa a tre lascia ampi spazi alle sue spalle cercando di aggredire alta e anticipare gli attaccanti avversari.

LA FASE OFFENSIVA – Nel corso della stagione Juric ha trovato nuove soluzioni tattiche e tecniche che hanno ovviato all’aridità realizzativa dei suoi centravanti (prima Kalinic e Favilli, poi Lasagna arrivato nel mercato invernale). L’equilibrio tattico e l’efficacia offensiva Juric lo ha trovato schierando la propria squadra con un 3-4-2-1, non rinunciando mai al centravanti fisico nonostante nessuno dei tre a disposizione gli abbia mai dato sicurezze dal punto di vista realizzativo.
Le armi del Verona sono molteplici. I ragazzi di Juric diventano pericolosissimi soprattutto quando la difesa riesce a costringere gli attaccanti avversari a giocare sempre spalle alla porta.
Gli esterni di centrocampo sono una delle armi principali, infatti con i due esterni il Verona trova spesso il fondo per andare a crossare e servire il taglio dell’esterno opposto e gli inserimenti dei due trequartisti. Non è un caso che il miglior marcatore della stagione dell’Hellas è Antonin Barak, centrocampista prolifico, trasformato in trequartista incursore da Juric.
Nonostante le difficoltà di quest’ultimo periodo, il Verona è riuscito comunque a trovare regolarmente la via della rete, attenzione dunque alle armi offensive di Juric, che potrebbero comunque impensierire il Bologna, tornato a subire qualche gol di troppo nelle ultime settimane.

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