Bologna FC
L’altro spogliatoio: l’evoluzione dell’Udinese di Gotti
Penultima trasferta per il Bologna. Nella cornice della Dacia Arena il Bologna si gioca con una diretta rivale la possibilità di rimanere in corsa per raggiungere il decimo posto, attualmente occupato dal Verona con 42 punti. L’Udinese dal canto suo vorrà anche riscattare la bruciante sconfitta di domenica scorsa, quando in casa è stata superata dalla Juventus per 2-1 in rimonta, in una partita dominata dai friulani.
SOLIDITÀ DIFENSIVA – L’Udinese gioca abitualmente col 3-5-2 e ha posto le sue fondamenta sulla solidità del pacchetto arretrato: la difesa a tre più il preziosissimo apporto di Stryger Larsen hanno permesso all’Udinese di diventare, ad oggi, la settima difesa meno battuta del nostro campionato. La squadra di Luca Gotti ama difendersi bassa, sfruttando la forza fisica dei suoi difensori, tutti molto forti fisicamente e abili sui palloni alti. In fase di non possesso la linea dell’Udinese diventa una difesa a 5, gli esterni si abbassano, permettendo ai tre centrali di chiudersi in area di rigore. La difesa tuttavia è schermata da un ottimo lavoro del centrocampo. Gotti ha trovato in Walace, brasiliano proveniente dalla Bundesliga, un’ottima alternativa dopo l’addio a gennaio di Rolando Mandragora. L’ex Amburgo protegge efficacemente la difesa con un lavoro sporco che spesso lo rende anche eccessivamente falloso. La fase di non possesso dei bianconeri funziona alla perfezione, grazie anche al supporto del resto degli uomini in campo.
IN AVANTI – Nonostante un gioco basato su una difesa posizionale, l’Udinese nel corso dei mesi, grazie ai risultati conseguiti, ha saputo sviluppare consapevolezza nelle trame di gioco offensive. Nelle ultime prestazioni, la stella di Rodrigo De Paul, al netto di qualche sanguinoso errore (vedi il fallo di mano contro la Juventus), ha portato l’Udinese a mostrare capacità tecniche importanti nel gioco offensivo.
L’Udinese recupera palla spesso nella propria metà campo, i tre centrocampisti smistano il gioco e portano avanti il pallone appena si apre uno spazio per una percussione palla al piede. Inoltre, nonostante l’importante lavoro difensivo i due esterni hanno importanti capacità anche in fase offensiva. Tutte le soluzioni in possesso di Gotti sono infatti in grado di attaccare efficacemente sugli esterni. L’esterno sinistro Stryger Larsen ha mostrato di avere una buona confidenza col gol già nelle passate stagioni, ma non è il solo. Dopo una lunga fase di ambientamento Gotti ha trovato a destra il suo titolare: Nahuel Molina. L’esterno destro, ex Boca Juniors, ha equilibrato la capacità offensiva sulle due fasce, infatti l’argentino ha segnato anche due reti in 25 presenze stagioni in Serie A, l’ultima proprio con la Juventus, inoltre ha servito anche 5 assist, dimostrandosi così una spina nel fianco di ogni difesa avversaria.
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