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L’altro spogliatoio: l’evoluzione della Juventus di Massimiliano Allegri

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Il buon momento del Bologna è stato confermato dalla bella vittoria con la Sampdoria. Motivazioni e tecnica non mancano e se le prime non bastassero, il calendario asimmetrico ha deciso di mettere di fronte al Bologna l’avversario più motivante: la Juventus. I bianconeri lottano per assicurarsi il quarto posto, ma hanno abbandonato le velleità di rimonta scudetto dopo la partita dello Stadium contro l’Inter.

SOLIDITÀ. La squadra di Massimiliano Allegri ha perso solo una delle ultime 18 gare di campionato, quella contro l’Inter ovviamente, ha rimontato diversi punti alle formazioni di testa, riportandosi al quarto posto. Una situazione comoda per i bianconeri che col passare delle settimane hanno trovato la soluzione ad alcuni problemi difensivi, anche se tuttavia permangono le difficoltà a livello di capacità realizzativa, soprattutto a causa della scarsa qualità del centrocampo. La squadra torinese comunque ha trovato una sua quadratura e oggi è certamente una squadra solida difensivamente, in grado di giocare diversi tipi di partita e piuttosto pragmatica, come piace al tecnico livornese.

CAMALEONTE. È comunque difficile trovare una vera e propria struttura tecnica e tattica alla Juventus. I bianconeri hanno ritrovato solidità nel corso delle settimane giocando con diverse soluzioni tattiche, spesso condizionate dalle tante assenze. È uno dei tratti caratteristici che la Juventus del “primo regno” Allegri aveva sempre avuto, ma che in una situazione di incertezza tecnica si è accentuata. I bianconeri hanno interpretato diversi schemi tattici dal 3-5-2, al 4-3-3, fino al 4-2-3-1, modulo che, per via delle assenze a centrocampo, verrà adottato con ogni probabilità anche questa sera.
La Juventus ha poi avuto diversi atteggiamenti durante il corso della stagione. Nel filotto di 16 partite senza sconfitta, la squadra si è trovata spesso a giocare un calcio reattivo, puntando più alla protezione della propria porta che al possesso del pallone e dei ritmi della partita, atteggiamento che peraltro si era visto in maniera evidente nella sfida del Dall’Ara poi persa dal Bologna per 0-2. Nelle ultime due partite, contro Inter e Cagliari, la Vecchia Signora ha però saputo invertire la rotta conducendo entrambe le partite e creando davvero tante occasioni da rete, culminate però solo in due reti.

DISPOSIZIONE. La Juventus, qualunque sia il modulo adottato da Allegri, si difende con un 4-4-2 particolarmente remissivo. In cui la capacità dei suoi due centrali di difesa, di arroccarsi dentro l’area di rigore, viene esaltata. Tuttavia, il camaleonte disegnato da Massimiliano Allegri muta anche quando la Juventus entra in possesso di palla. Il terzino destro, generalmente Danilo (oggi con ogni probabilità a centrocampo) scala come centrale difesa, mentre il terzino sinistro si alza al livello del centrocampo, disegnando una difesa a 3 per l’impostazione della manovra. Difficile però immaginare quale possa essere l’atteggiamento e lo schieramento tattico della Juventus quest’oggi per via delle assenze. Le sicurezze nella formazione bianconera sembrano essere de Ligt, Rabiot e il duo Dybala-Vlahovic che sulla verticale della trequarti offensiva sta ben figurando da quando il serbo veste la maglia della Juventus. Sarà compito della cerniera mediana del Bologna coprire la ricezione del pallone per l’argentino e impedirgli di trovare la traccia in verticale per concludere o servire Vlahovic.

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