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L’altro spogliatoio: la solidità della Sampdoria di Ranieri

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Ripartire con una vittoria per continuare a puntare tranquillamente alla fatidica quota 40 e non doversi guardare più indietro. Il cammino può riprendere già oggi quando al Dall’Ara, alle 12,30, la ventisettesima giornata di Serie A metterà di fronte Bologna e Sampdoria. La squadra di Claudio Ranieri arriva peraltro da un periodo difficile e cerca la vittoria del riscatto, anzi della sicurezza (i blucerchiati hanno ora 32 punti).

QUADRATA – Una squadra quadrata, ovvero solida e ordinata, con le delle certezze difficili da scalfire. Così si può definire la Sampdoria di Claudio Ranieri. Una squadra costruita a immagine e somiglianza del suo tecnico, che la dispone in campo sempre nel miglior modo per adattarsi alla partita e mettere in difficoltà l’avversario.
I blucerchiati hanno un raggiunto in questo anno e mezzo di gestione Ranieri una situazione di equilibrio tattico, al quale il mercato estivo e poi quello invernale hanno implementato qualità e fisicità.
La squadra di Ranieri basa il proprio successo sull’ottima capacità del gruppo di controllare e gestire sapientemente i momenti della partita. La Sampdoria è infatti in grado di cambiare atteggiamento all’interno della medesima partita senza però evadere troppo dalla disposizione di partenza.
La prima linea di questo equilibrio è la difesa, in possesso di una grande fisicità nel reparto dei difensori centrali, sulle fasce schiera solitamente due terzini con buone abilità offensive. Al centro Ranieri ha la possibilità di poter variare le coppie dei centrali in grado di coniugarsi perfettamente per caratteristiche tecnico-tattiche, che fisiche. Non è dunque un caso che Ranieri si senta molto tranquillo a giostrare spesso i nomi dei suoi difensori centrali (Ferrari, Colley, Tonelli e Yoshida) potendo così contare sul fatto che ogni coppia offrirà un contributo rilevante.
La fase difensiva della squadra blucerchiata è costruita su una difesa posizionale molto efficace. La linea difensiva della Sampdoria è molto attenta a non alzare mai in maniera eccessiva la propria linea, avendo per la maggior parte centrali dalle spiccate doti fisiche, ma poco dotato in velocità.

EQUILIBRIO E QUALITÀ – Un altro reparto opportunamente puntellato da alcuni arrivi in estate è il centrocampo della Samp. Il reparto nevralgico si è consolidato nel corso del mercato estivo, grazie all’arrivo di ottimi ed esperti calciatori, ma anche di giovani promesse. Oggi la Sampdoria e Ranieri possono dunque contare su un reparto che, nella cerniera di centrocampo del classico 4-4-2 del tecnico testaccino, conta su tre nomi importantissimi come Ekdal, Thorsby e Adrien Silva. La copertura offerta da questi mediani permette a Ranieri di inserire qualità sugli esterni del centrocampo e nei terzini: un esterno come Candreva aiuta in maniera essenziale la Sampdoria a trovare soluzioni offensive sempre diverse.
Se Candreva, qualitativamente aiuta molto la Samp, da un punto di vista tattico è uno degli equilibratori di questa squadra. Con Candreva sulla destra, dall’altra parte il Mister blucerchiato inserisce spesso e volentieri un trequartista (Verre o Ramirez) o un esterno dinamico. In questo modo, nelle fasi di possesso capita spesso che la Sampdoria abbia un esterno che accompagna l’azione, mentre Candreva stringe la propria posizione diventando di fatto una mezzala.
La soluzione del trequartista sul settore mancino è quella che più utilizzata di recente. In questo modo, il giocatore addetto ad occupare la fascia sinistra a centrocampo in fase di possesso si accentra per ricevere tra le linee. Spesso comunque la Sampdoria ha utilizzato anche un modulo più conservativo come ad esempio il 4-4-1-1, modulo più verticale e più utile per giocare un calcio di difesa e contropiede.
Si tratta comunque di una squadra camaleontica, in grado di muoversi e riadattare i propri equilibri in base all’avversario.
Se il centrocampo ha tanta qualità, la stessa cosa si può dire anche dell’attacco della Samp; in cinque, per due maglie, davanti Ranieri ha giocatori come Quagliarella, Keita, oltre che La Gumina e Torregrossa, e ha ritrovato ora anche Gabbiadini. La quantità di soluzioni è davvero ampia, poiché tutti possono fare coppia con uno degli altri quattro. Gli attaccanti della Sampdoria secondo i dettami di Ranieri cercano spesso di dare profondità alla squadra per allungare la squadra avversaria e tentare di attaccarla alle spalle della difesa con lunghi lanci, anche dalla difesa

Si tratta insomma di un avversario difficile, solido e con tanti giocatori in grado di mettere l’accento sull’ottima organizzazione collettiva data da Ranieri alla sua squadra.

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