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L’altro Spogliatoio: Modena-Bologna, nel segno di Giacomo Bulgarelli – 24 ott (2)

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 Ringraziamo per questa “prima” presentazione un grande tifoso del Modena, Gilberto Guerra, appassionato “canarino” e cultore della storia gialloblù.


Modena-Bologna, nel segno di Giacomo Bulgarelli.

Oggi, 24 ottobre, si giocherà allo Stadio Braglia il quarantesimo episodio della sentitissima gara tra canarini modenesi e veltri bolognesi, disputa che si presenta nel segno di Giacomo Bulgarelli, bandiera calcistica rossoblu, e dirigente gialloblu in due periodi non certo fortunati della storia canarina. Il 24 ottobre “l’Onorevole Giacomino” avrebbe festeggiato il compleanno, e probabilmente si sarebbe gustato la sfida della “Secchia Rapita”.

 

Il Modena.

Il Modena è una delle squadre che ha partecipato al maggior numero di tornei cadetti (dopo Brescia e Verona), con le sue 49 partecipazioni, ed è la “nonna” della categoria con la sua undicesima stagione consecutiva.

La società.

L’organigramma societario vede le redini del comando nelle mani di Antonio Caliendo, dirigente calcistico noto a livelli nazionali, che, dopo vari approcci per acquisire il Modena negli ultimi oltre 30 anni di sua vita in città, è approdato alle leve del potere sotto la Ghirlandina da tre anni,  con lo scopo di ridare lustro ai colori calcistici modenesi. Per fare ciò ha rivoluzionato i quadri societari, soprattutto nel settore giovanile, per lunghi anni vanto del Modena F.C. e negli ultimi 20 anni in crisi epocale, richiamando nomi piuttosto famosi del calcio italiano nei ruoli chiave di insegnamento per i futuri canarini.

La squadra.

Nell’ambito della prima squadra Caliendo ha trovato in Walter Alfredo Novellino la figura ideale del tecnico esperto e vincente in categoria. Dopo aver ereditato una situazione critica di classifica,  Novellino riuscì a portare il Modena alle porte dei playoff nel campionato 2012-13: così meritando una riconferma per la stagione successiva. Nel 2013-14, Il Modena di Novellino, complice l’arrivo di giovani di ottime caratteristiche tecniche quali, Babacar, Molina, Rizzo, Pinsoglio, Salifu e Manfrin, e di giocatori esperti quali Bianchi e Cionek, pur con alti e bassi in stagione, è approdato ai playoff, dai quali è stato eliminato dal Cesena, poi salito nella massima serie.

Il mercato estivo ha visto la partenza dei migliori talenti (presi in prestito nella stagione precedente: Babacar, Molina, Rizzo e Bianchi): l’opera di Caliendo è stata quella di costruire una squadra meno talentuosa, ma forse un po’ più esperta nella categoria.

In porta il Modena può vantare uno dei migliori esponenti della categoria. Carlo Pinsoglio, in prestito dalla Juventus, arrivato in qualità di secondo di Nicolò Manfredini, ha pian paino scalzato il compagno come titolare ed ha disputato un’ottima stagione, confermando le sue qualità nell’inizio del presente campionato. Molto forte tra i pali, discreto nelle uscite, ha forse il suo tallone d’Achille nelle giocate di piede.

In difesa il Modena (normalmente a 4, talvolta anche a 5 a seconda delle contingenze) presenta un pacchetto di giocatori già rodati in società e di nuovi arrivi di provata esperienza.  Il reparto arretrato vede come figura di spicco per esperienza e personalità in Davide Zoboli, navigato “lupo” della categoria, difensore centrale di sicura affidabilità, molto forte di testa. Al centro del reparto Zoboli viene solitamente affiancato da Thiago Cionek, nazionale polacco, vera rivelazione della stagione scorsa, molto forte fisicamente. Il reparto è completato da Lino Marzorati, eclettico difensore, scuola Milan, prelevato dal Sassuolo, e da Denis Tonucci, calciatore che ha dimostrato buone attitudini in categoria prima di approdare sotto la Ghirlandina. A destra il titolare è Simone Gozzi, capitano e da una vita in gialloblu, che sa assicurare spinta e copertura con buona continuità, e Luca Calapai, come prima riserva. A sinistra è stato confermato Gianni Manfrin, gioiellino della primavera clivense, reduce da un buon campionato in cadetteria, e da Matteo Rubin, ex bolognese, prelevato come svincolato dopo il fallimento del Siena.

A centrocampo, Novellino ha affidato da subito compiti di regia ad Andrea Schiavone, scuola bianconera, giovane con alle spalle un paio di campionati convincenti in Serie B, buon piede con nelle corde interessanti soluzioni balistiche. Il reparto vede anche la conferma di Amidu Salifu, giocatore di grande corsa e sostanza fisica, reduce da un campionato contraddittorio e da uno scoppiettante inizio di stagione. Wilfred Osuji è un altro elemento di grande quantità, jolly da poter utilizzare in tutte le zone del campo. L’altro titolare del centrocampo è Francesco Signori, scuola Sampdoria, una sicurezza nella categoria, con le sue innate capacità di cucire il gioco ed i suoi inserimenti in attacco, spesso di successo. Sugli esterni il Modena ha subito la maggiore rivoluzione, dovendo sostituire due tra i migliori elementi della categoria (Molina e Rizzo). Luca Nizzetto, esperto giocatore della categoria, ha in parte colmato il gap delle partenze. Il giocatore veronese, al Trapani la scorsa stagione, è meno esuberante dei precedenti, ma ha caratteristiche tattiche importanti potendo essere impiegato anche come interno in caso di necessità.  Nelle intenzioni della società Maxwell Acosty avrebbe dovuto essere il nuovo astro nella categoria degli esterni: in arrivo dalla Fiorentina, dopo un campionato a Carpi, il giovane africano ha dimostrato finora grande velocità, una buona capacità di vedere la porta ma scarse capacità tattiche. Elementi di rincalzo sono il “vecchio cuore” canarino Riccardo Nardini, esterno di grande quantità, e Alessandro Martinelli, giovane ex sampdoriano, oltre al Primavera juventino Vykintas Slivka.

Sempre sugli esterni, con più spiccate attitudini offensive, sono stati prelevati Alessandro Gatto, dalla Primavera del Chievo, poco impiegato finora, e Davide Marsura, gioiellino della Primavera udinese, considerato uno dei maggiori talenti della Lega Pro della scorsa stagione.

Al centro dell’attacco il Modena ha confermato i galloni di titolare al “diablo” Pablo Granoche, autore di un’ottima seconda parte di stagione scorsa e di uno stupefacente avvio di campionato. Vecchio lupo della Serie B, con l’età ha aggiunto l’esperienza al suo arco tecnico, conoscendo a Modena una seconda giovinezza dopo le stagioni felici a Trieste. Per la sostituzione di Babacar, Caliendo ha prelevato dallo Spezia Nicola Ferrari, altro giocatore di notevole esperienza, non tanto prolifico, ma con ottime doti fisiche e di sviluppo del gioco. Come seconda punta Novellino può valersi delle prestazioni di Stefano Beltrame, prodotto del vivaio juventino, reduce da un paio di stagioni non ottimali, dotato di buona tecnica e di discreto senso del gioco. Inoltre è stato messo sotto contratto Davide Luppi, ex sassolese e correggese, reduce da una stagione monstre in Serie D, calciatore che ha più compiti di seconda punta-esterno d’attacco.

La partita

Complici le contingenze fisiche e regolamentari (sicuri assenti Gozzi, Calapai, Signori, Beltrame, molto incerti Cionek, Acosty, Salifu), il Modena si presenterà con parecchie incognite.

Davanti a Pinsoglio, Novellino dovrebbe schierare una linea a 4 con Marzorati sulla destra, Tonucci e Zoboli al centro (nel caso Cionek non dovesse recuperare), e Manfrin (anch’egli in allarme fisico) o Rubin sulla sinistra. In mezzo al campo, dovrebbe giostrare Schiavone, come perno del gioco, attorno al quale ruoteranno Salifu (se recuperato), Osuji e Nizzetto.

All’attacco il Modena dovrebbe partire con Granoche come riferimento e come terminale offensivo. Come seconda punta Novellino ha varie opportunità, potendo scegliere tra la velocità di Acosty (se disponibile), il talento di Marsura, la freschezza di Luppi, fino all’esuberanza di Gatto.

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