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Bologna FC

L’altro spogliatoio: punti di forza dell’Empoli di Andreazzoli

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Dopo due lunghissime settimane torna in campo il Bologna. E lo fa di fronte al pubblico di casa, con lo stadio finalmente a capienza al 50% e con la squadra decisa a reagire dopo il lungo momento di difficoltà. Al Dall’Ara arriva l’Empoli, squadra che vive un momento di difficoltà simile a quello dei rossoblù, ma con la vittoria che manca addirittura da metà dicembre. All’andata, la sconfitta inflitta dai toscani convinse Mihajlovic a passare al 3-4-1-2, quest’oggi il tecnico vuole prendersi la rivincita sul collega Andreazzoli, ma soprattutto ritrovare le certezze mancate in questi due mesi.

MODULO – L’Empoli è ripartito con Aurelio Andreazzoli e il classico 4-3-1-2 spesso utilizzato dai toscani nelle loro recenti apparizioni in Serie A. L’ex assistente di Luciano Spalletti ha finora fatto funzionare il modulo a meraviglia. La squadra è un coro che lavora armonicamente, soprattutto in fase offensiva, dove grazie al talento dei suoi centrocampisti e trequartisti.

FASE DIFENSIVA – La linea difensiva a quattro dell’Empoli è molto aggressiva, in avanti, cercando spesso l’anticipo e il recupero del pallone alto. Quando però la squadra di Andreazzoli non riesce a difendere in avanti, la squadra rischia di subire pesantemente la manovra offensiva avversaria. Infatti, le caratteristiche tecniche del centrocampo toscano non sono propriamente difensive. In non possesso, la linea difensiva dell’Empoli non riceve l’adeguata copertura, poiché si tratta di centrocampisti completi, ma decisamente più votati alla fase offensiva e alla costruzione del gioco.

FASE OFFENSIVA – Il punto di forza dell’Empoli è senz’altro la fase offensiva. La squadra di Andreazzoli è particolarmente abile nella gestione del pallone. Sempre palla a terra, l’Empoli sfrutta la spinta dei suoi terzini, molo abili in fase offensiva e fa girare il pallone con velocità e intelligenza. In orizzontale cerca di creare superiorità numerica con i terzini, le mezzali che si allargano e talvolta la presenza, larga, del trequartista o della seconda punta. Creata la superiorità numerica in fascia, la squadra empolese cerca di mandare il terzino sul fondo per servire il pallone al centro verso le punte, l’inserimento dei centrocampisti e talvolta del terzino di parte opposta. Attenzione però anche alle tracce verticali, le punte dell’Empoli sono tutte in grado di attaccare efficacemente la profondità, per questo sia i centrocampisti, sia il trequartista che si fa trovare spesso tra le linee. Attenzione in particolare alle incursioni tra le linee di Nedim Bajrami (qui la sua scheda), la spinta sulla fascia destra di Petar Stojanovic (qui la sua scheda) e gli inserimenti di Zurkowski.

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