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L’altro spogliatoio visto da Genova:il Bologna -5 gen.-

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COMPATEZZA E RIPARTENZE

Dopo alcuni cambiamenti tattici, Stefano Pioli sembra aver trovato la quadratura del cerchio del suo Bologna. Il tecnico dei felsinei, infatti, dopo aver cominciato la stagione all’insegna della continuità con quella precedente, proponendo ancora il 3-4-2-1, ha utilizzato per un certo periodo il 4-3-1-2, salvo poi passare al 4-2-3-1. Proprio con questo schema di gioco, il Bologna ha ripreso a macinare punti e ad esprimere quel gioco con il quale ben aveva figurato durante la passata stagione. Pioli, intelligentemente, ha cercato di collocare i giocatori a disposizione in modo tale che potessero esprimere al meglio le proprie qualità individuali, consapevole del fatto che l’identità tattica della squadra sarebbe derivata dai concetti di gioco e non dai numeri. Sulla base di questo, il Bologna ha continuato a mostrare una notevole compattezza in fase difensiva, con reparti corti e tutti i giocatori ad eccezione della punta centrale sotto la linea della palla, e ripartenze rapide ed organizzate, con le rifiniture di Diamanti e gli inserimenti di Taider.

LA PARTITA

A Marassi, Pioli dovrebbe proporre un 4-2-3-1 con baricentro relativamente basso e due giocatori d’interdizione in mezzo al campo per dare vita alle ripartenze di cui sopra con la sovrapposizione di un esterno basso ed i tre giocatori alle spalle dell’attaccante (Gilardino). La variante potrebbe essere rappresentata dall’inserimento di una seconda punta (Gabbiadini) con l’esclusione di uno tra Kone e Taider. Davanti ad Agliardi, che fin’ora non ha del tutto convinto il pubblico felsineo, la linea difensiva dovrebbe essere composta da Motta, Sorensen, Portanova e Cherubin; in loro protezione dovrebbero giocare Khrin e Guarente, mentre alle spalle di Gilardino dovrebbero esserci Diamanti, Taider e Kone. Da segnalare le non perfette condizioni di Diamanti che, nel caso in cui fosse costretto a dare forfait, sarebbe sostituito da Pasquato (giocatore molto abile nell’uno contro uno). Dovrebbe trovare posto solo in panchina, almeno all’inizio, Michele Pazienza, centrocampista a lungo seguito dal Grifone. Delneri, dal canto suo, avrà la possibilita di proporre il “suo” 4-4-2, grazie agli innesti di Pisano come esterno basso a destra e di Matuzalem come regista al fianco di Kucka. L’altro nuovo arrivato, Floro Flores, si gioca un posto con Borriello ed Immobile che, però, sembrano favoriti per le due maglie da titolari disponibili per l’attacco Per il Genoa sarà fondamentale mantenere i reparti corti come avvenuto in quel di San Siro con l’Inter, migliorando nella gestione della palla e nei sincronismi collettivi, dis in fase offensiva che in fase difensiva. Rossi e Vargas, sugli esterni, dovranno garantire l’apiezza alla manovra mentre i due attaccanti dovranno, in modo alternato, dare un sostegno al centrocampo ed attaccare la profondità.

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