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L’analisi di Bologna-Hellas Verona 4-0 – 03 dic

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Un Bologna rimaneggiato ma convincente si sbarazza dell’Hellas Verona in occasione dei sedicesimi di finale di Coppa Italia. I rossoblu nella fredda serata del Dall’Ara mettono da parte il campionato (2 vittorie nelle ultime 10 partite) e ritrovano fiducia e morale grazie alla sfida contro i veneti.  Gli ospiti si presentano senza giocatori importanti come Pisano, Siligardi e il capocannoniere della serie cadetta Pazzini, tenuti a riposo in vista della sfida di campionato contro il Perugia, che si disputerà Domenica alle ore 15. Il mister Fabio Pecchia imposta un 4-3-3 in fase offensiva, con esterni molto larghi per cercare di scardinare la retroguardia avversaria con cross dal fondo. In caso di possesso bolognese invece, l’assetto consisteva in un 4-1-4-1 con Maresca ad agire come schermo davanti alla difesa e una linea di 4 dietro alla punta Ganz per pressare alta la squadra di casa. 

Donadoni si affida al collaudato 4-3-3 con Mounier e Di Francesco esterni d’attacco a supporto di Destro. Dal punto di vista tattico, la particolarità della compagine rossoblu è la rotazione dei centrocampisti, soprattutto in fase di costruzione del gioco partendo da dietro. In questa circostanza i terzini si alzavano moltissimo per evitare di incappare nel pressing gialloblu e uno a turno tra Nagy e Pulgar si abbassava molto per costruire gioco, formando una sorta di 3-5-2, tenendo Krafth, a destra, e Mbaye, a sinistra sulla linea delle mezz’ali. Se ad abbassarsi era Nagy, i due centrali scalavano verso destra, se invece andava Pulgar a manovrare da dietro, la coppia difensiva si allargava per lasciare posto in mezzo al cileno. 

Il fermo immagine è dell’azione del terzo gol bolognese, in cui si nota l’abbassamento di Pulgar tra Gastaldello e Oikonomou, cosi facendo si crea una linea a 5 a centrocampo, con un’ala più alta dell’altra, in questo caso il più avanzato è Krafth, e una delle 3 punte che viene incontro a coprire lo spazio di uno dei centrocampisti. Questo compito nell’azione rappresentata lo compie Mounier che si fa vedere nei confronti del possessore di palla, cioè Nagy. Non è un caso che questo schema utilizzato per allargare la difesa avversaria, porti ad un cross del terzino svedese dal fondo, che troverà ben piazzato Mounier, come vedremo in seguito.

L’approccio alla partita per il Bologna è da dimenticare e al minuto numero 6′ l’Hellas costruisce una colossale occasione per passare in vantaggio:

Valoti scappa sulla corsia di destra trovando una difesa avversaria completamente disattenta e in ritardo. Nell’immagine si nota come Gastaldello non riesca ad arrivare primo sul pallone controllato dal centrocampista avversario, che ha la possibilità di mettere il pallone in mezzo. In area si va a formare un 2 contro 2, con Krafth in marcatura su Fares, e Oikonomou che si perde clamorosamente il centravanti Ganz. L’errore non è di lettura, vista la semplicità di interpretazione della situazione, ma è una vera e propria mancanza di concentrazione e di attenzione.

La sfera finisce quindi sul piede sinistro del numero 9 che indirizza alla destra di Gomis salvato dal palo.  L’immagine rende palese la disattenzione del difensore greco, che lascia libero l’avversario di colpire nell’area piccola. Lo 0 a 1 sarebbe stato fatale e avrebbe messo ansie ad una squadra che invece necessita di certezze.

Dopo una grande occasione capitata tra i piedi di Valoti, è il Bologna a passare in vantaggio, grazie alla rete di Di Francesco al 31′:

Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, il pallone messo in mezzo da Mounier viene respinto dalla difesa del Verona, sulla sfera si avventa l’esterno col numero 14 che trova Valoti (disturbato nell’uscita da Oikonomou) e Bianchetti in ritardo sulla copertura. Di Francesco ha lo spazio quindi per lasciare partire un destro potente che in seguito ad una deviazione, si insacca alla spalle di Coppola.

Il vantaggio scuote i rossoblu che 8 minuti dopo trovano il raddoppio:

L’azione si sviluppa sulla sinistra con Destro che scatta bene sul filo del fuorigioco, mettendo fuori causa la linea alta del Verona. La punta del Bologna si allarga verso il fondo attirando su di se le marcature di Boldor e Bianchetti, Di Francesco è molto bravo a tagliare sul primo palo, lasciando lo spazio dietro di lui al compagno Mounier. 

Ed è proprio l’esterno francese che compie un movimento a mezzaluna verso il centro dell’area e Destro, in versione uomo assist, lo serve tempestivamente consentendogli di tirare col sinistro ad incrociare siglando la rete della tranquillità.

Dopo il doppio vantaggio della squadra di Donadoni la partita subisce una notevole perdita di ritmo e il secondo tempo si sviluppa senza particolari occasioni per entrambe le squadre. Al 69′ dopo l’entrata del numero 10 Luppi, il Verona mette in pratica un  4-2-4 molto offensivo, che nonostante il peso davanti non mette paura alla retroguardia petroniana.

All’86’ il Bologna dilaga con la doppietta di Anthony Mounier:

L’azione viene elaborata da Destro che, come ha fatto per tutta la partita, si muove molto senza dare punti di riferimento, lasciando agli esterni la possibilità di tagliare verso l’area avversaria. In questo caso il numero 10 serve un bel pallone sulla destra dove Krafth si appresta a mettere in mezzo. Al centro dell’area di rigore Mounier, finta di andare a cercare di anticipare Caracciolo che copre l’eventuale passaggio sul primo palo;

Il numero 7 di casa però è bravissimo ad effettuare il contro movimento e a far cadere nella finta il difensore gialloblu. Il pallone messo in mezzo dal terzino svedese è perfetto e l’incornata di Mounier è vincente, 3 a 0 per il Bologna e doppietta personale. 

La goleada si completa e conclude con la rete di Emil Krafth al minuto 91:

L’ex portiere felsineo Ferdinando Coppola rilancia troppo corto verso Souprayen, il terzino francese viene anticipato dall’offensiva di Krafth che arriva molto deciso sul pallone. Caracciolo non va a chiudere l’avanzata dell’avversario che ha tutto il tempo per calciare di destro; il tiro potente e preciso termina la sua corsa nell’angolino alla destra dell’estremo difensore veronese e il match termina con un secco 4 a 0.

Vittoria utile per dare morale quella del Bologna, che nella sfida di Coppa Italia ha sfruttato la bassa qualità dell’avversario, mandando in campo per la prima volta Gomis, dando minutaggio ad un fuori forma Donsah, e facendo rivedere i vari Oikonomou, Mbaye, Di Francesco e Mounier. Ottima prestazione di quest’ultimo che può diventare una soluzione in più, anche in virtù degli infortuni che si stanno succedendo in attacco. Le note più liete, soprattutto in chiave futura, sono la prestazione di Nagy, giocatore graditissimo dalla piazza bolognese per la sua lucidità in tutti i palloni e per la personalità che mette ogni volta che va a farsi vedere per giocare la sfera, Pulgar, che abbina un buon dinamismo a qualità, Krafth che si conferma un terzino di tutto rispetto e Destro apparso molto voglioso e immerso nell’obiettivo della partita: vincere e dare fiducia a chi ha giocato meno. 

 

Fonte immagini: Sky e BFC TV

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