Bologna FC
L’analisi di Bologna-Sampdoria 3-0 – 27 nov
Corti, aggressivi e compatti. Questo voleva Donadoni e i suoi ragazzi hanno eseguito, mettendo in campo anche un cinismo da grande squadra.
Serviva tutto questo per battere una Sampdoria che viaggiava sulle ali dell’entusiasmo dopo il successo contro la Juventus, e protagonista in generale di un campionato stupendo come i 26 punti in classifica testimoniano.
Dopo i due gol presi a Verona torniamo a chiudere a chiave la porta di Mirante, che dopo questo turno è la sesta meno bucata del campionato, mica male per una squadra che all’inizio sembrava allo sbando da questo punto di vista.
In attacco siamo fermi a 17 gol, non tanti, ma le sei reti in due match testimoniano che il nuovo tridente funziona, e Destro sembra aver ritrovato quella fame che in poche occasioni avevamo visto.
La sfida contro i blucerchiati comincia subito nel migliore dei modi, e al 2° minuto Verdi sblocca il match.
Con Destro e Palacio insieme, una cosa è certa: attacchiamo meglio l’area di rigore. In questa occasione forse i due sono addirittura troppo vicini, ma il 3 contro 2 che si crea in area a favore dei rossoblù non è un caso. Per certi versi è simile alla prima rete contro il Verona, cioè movimento di Poli a favore di Destro e conclusione del numero 10. Lunedì scorso Mattia concludeva tutto solo, questa volta compie un movimento molto bello da punta vera, liberandosi della marcatura di Ferrari, che non sapeva se seguire il taglio di Palacio o bloccare il tiro a Destro.
Una volta girato verso la porta, Destro lascia partire un tiro forte ma non troppo angolato. Tanto basta per mettere in difficoltà Viviano che respinge corto su Verdi, bravo a crederci, a differenza di Strinic che rimane colpevolmente passivo.
Dopo la rete il Bologna si mette ordinato in campo, con un 4-4-1-1 in fase difensiva, utile a chiudere tutte le linee di passaggio interne e per non dare ampiezza al gioco di Giampaolo, che si affida molto al movimento delle punte verso l’esterno, e gli inserimenti delle due mezzali.
Un plauso va fatto, oltre che ai due centrali De Maio e Maietta, sempre precisi e puntuali nelle chiusure, a Verdi e Pulgar. Il primo si è sacrificato moltissimo coprendo Strinic prima e Murru poi, il secondo invece si è fatto sempre trovare nella posizione corretta, chiudendo linee di passaggio, e non facendo mai girare Ramirez.
Il 2 a 0 arriva al 23° grazie ad Ibrahima Mbaye.
Verdi, non sempre preciso nei calci d’angolo, mette un cross forte e teso in direzione del primo palo. La retroguardia blucerchiata è troppo statica e non segue il movimento di Ibra, che con un balzo incredibile anticipa Zapata e batte un Viviano incolpevole.
Splendido stacco del numero 15 e doppio vantaggio rossoblù.
Dopo il raddoppio, i ragazzi di Donadoni si mettono compatti e molto corti nella propria metà campo, ripartendo poco, ma rischiando praticamente mai.
L’unica vera palla gol della prima frazione capita sul sinistro di Zapata.
In questo caso, non troppo attenti in due centrali che non difendono al meglio sul lancio a scavalcare di Torreira. Maietta si fa attrarre dal movimento di Ramirez e lascia alle sue spalle Zapata, che fortunatamente cicca il pallone.
La doccia fredda però arriva al 44° con l’ingiusto doppio giallo a Torosidis, che gli costa l’espulsione.
Al rientro dagli spogliatoi, Donadoni ovviamente è costretto al cambio e sceglie di inserire Masina al posto di un bravissimo Mattia Destro, che anche senza segnare è stato utilissimo alla squadra, soprattutto nell’azione della prima rete.
Quello del Bologna è un 4-4-1 molto ordinato, ma che latita un po’ in velocità. Al 70° quindi Donadoni sceglie Okwonkwo per sfruttare la sua freschezza e rapidità, al posto di un fantastico Verdi: bravo sia per quello che ha dato in zona gol che per l’incredibile sacrificio difensivo.
Il cambio come una settimana fa è azzeccatissimo, e al 73° il Bologna firma il tris.
Donsah spezza in due la squadra di Giampaolo con una ripartenza delle sue. Nessuno riesce a seguirlo, e una volta arrivato al limite dell’area ha anche la forza di superare in dribbling Torreira. Il ghanese alza la testa e vede l’area piena di giocatori rossoblù, mette in mezzo e Orji, tutto solo, non sbaglia.
In questo caso troppo sbilanciata la formazione blucerchiata e poco lucida nel contenere l’avanzata di Donsah, oltre che nel chiudere la linea di passaggio per Palacio e Okwonkwo in area.
Dopo il terzo gol la Samp ci prova senza troppa convinzione e il Bologna conquista meritatamente i 3 punti.
Bene così, anzi benissimo. La seconda vittoria consecutiva arriva contro un avversario forte, e ci porta su al settimo posto insieme a Chievo e Milan. Domenica prossima affronteremo il più debole Cagliari ancora tra le mura amiche del Dall’Ara. Fondamentale non alzare troppo la cresta, perchè come contro il Crotone potrebbero arrivare brutte sorprese, ma è giusto anche avere la consapevolezza di quello che si sta facendo, e fino a questo momento, il Bologna sta facendo proprio bene.
(Fonte immagini: SkySport)
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