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L’analisi di Fiorentina-Bologna 1-0 – 4 apr

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Dopo le due vittorie consecutive contro Sassuolo e Chievo, arriva uno scivolone direttamente da Firenze, in cui il Bologna non è mai sceso realmente in campo, cercando quasi mai di impensierire la squadra di Paulo Sousa, che ora si riavvicina alla zona Europa League, in virtù anche dei risultati negativi delle due milanesi contro Pescara e Sampdoria. 

Un Bologna insipido, che si è presentano al franchi con il 3-5-2 visto la settimana scorsa contro il Chievo, con Torosidis nei 3 dietro e con un centrocampo totalmente inedito formato da Viviani in cabina di regia, Taider e Donsah. La scelta di Donadoni di inserire tutti insieme questi tre giocatori ha fatto molto discutere, anche se di certo ci si poteva attendere una prestazione più vogliosa di ragazzi che, per vari motivi, hanno giocato meno. 
La Fiorentina ha risposto con il solito 3-4-2-1 con Ilicic e Borja Valero alle spalle dell’unica punta Kalinic. Le sorprese per i viola sono state l’inserimento dal primo minuto di Cristoforo nella zona mediana, e di Milic a sfavore di Chiesa lasciato in panchina. 

Come si può notare dall’immagine, che rappresenta le posizioni medie dei rossoblu nel primo tempo in fase di non possesso, l’atteggiamento era fortemente difensivo, con l’intento tattico di aspettare gli avversari nella propria metà campo, per poi tentare delle ripartenze pericolose. Il problema è che i rossoblu non sono mai ripartiti verso la porta di Tatarusanu e soprattutto, pur occupando una zona corta del campo, si lasciavano troppo spesso sorprendere dietro le spalle dai trequartisti viola Ilicic e Borja Valero. Inoltre la difesa a 5 conferiva una buona copertura centrale, ma poco appoggio per i due esterni che, soprattutto Krejci, hanno sofferto gli avversari nella loro zona. Un baricentro sicuramente troppo basso per il Bologna, che non andava mai a prendere alto l’avversario in pressing.

Quest’ultima cosa invece la faceva eccome la Fiorentina di Sousa, come si può verificare dall’immagine, in fase di non possesso rimaneva comunque molto alta per non far partire la manovra con facilità. Inoltre, si può notare una diversa interpretazione della difesa a 3 dei toscani. Se il Bologna quando non aveva il pallone si rintanava con 5 uomini, abbassando entrambe le ali di centrocampo, la Fiorentina sceglieva di tenere alto Tello, facendo scivolare Milic come terzino di sinistra e Tomovic a destra. Il movimento appena esposto però necessità di automatismi rodati che si sviluppano col tempo, e soprattutto non consiste nel metodo giusto o più efficace nell’interpretazione della difesa con 3 uomini, ma solo una sua interpretazione, che nella partita di domenica ha sicuramente funzionato. 

Una Fiorentina comunque, che pur giocando meglio, costruisce la sua migliore occasione solo su calcio d’angolo.

Il corner calciato da Borja cade al limite dell’area piccola, in cui cui il solo Astori colpisce in torsione troppo centralmente non creando fastidi per la parata di Mirante, che in due tempi blocca comodamente. Clamorosa nella circostanza l’indecisione tra Gastaldello e Mbaye, che praticamente si marcano a vicenda, consentendo al difensore viola di colpire indisturbato la sfera.

L’unica vera occasione su azione dei toscani capita tra i piedi di Borja Valero al 39°.

Il Bologna in questa circostanza si lascia colpevolmente sorprendere in contropiede, esponendosi ad un pericolosissimo 4 contro 3. L’azione parte centralmente con l’avanzata di Badelj che trova Borja, dopo il buon movimento di Kalinic che toglie l’uomo allo spagnolo. Quest’ultimo controlla bene il pallone ma calcia troppo centrale trovando un prontissimo Mirante, che para centralmente sui piedi di Maietta che mette in angolo. 
Ottima occasione quindi per i viola che approfittano di un centrocampo avversario troppo morbido nella circostanza. 

All’alba della ripresa entra Babacar per Kalinic, fermato da un infortunio. Il cambio è la svolta della partita, visto che il Khouma realizza dopo appena 6 minuti la rete del definitivo 1 a 0.

Dalla sinistra Milic viene lasciato troppo libero di mirare verso il centro e calciare. Il cross è con i contagiri per Babacar, che pur marcato abbastanza bene da Maietta, colpisce di testa indietreggiando, compiendo un vero e proprio capolavoro. Mimmo in questo caso poteva far di più, dando maggior fastidio alla punta col numero 30, ma c’è soprattutto da sottolineare la giocata dell’avversario che resiste molto bene alla marcatura. 

Donadoni corre subito ai ripari cambiando gli spenti Viviani e Taider per Dzemaili e Nagy. Il Bologna però dopo il gol non si rialzerà più, non impensierendo mai la retroguardia avversaria. I ragazzi di Sousa rischiano anche di andare sul 2 a 0 grazie all’ennesima sgroppata di Tello.

Il Bologna rende troppo facile la vita ai giocatori della Fiorentina, consentendo a Badelj di scavalcare il centrocampo con un lancio in profondità che pesca Tello nello spazio. In questa azione è palese la difficoltà di Krejci a tenere l’esterno numero 16, che gli va via troppo facilmente. Da sottolineare anche un Torosidis fuori posizione che obbliga Krejci a copire anche il suo spazio. Sulla palla bassa di Tello si avventa Maietta, che pur rischiando l’autogol, mette in angolo.

Da qui in avanti le uniche occasioni da sottolineare sono le belle parate di Mirante su Saponara e Borja Valero, che eviteranno un passivo peggiore. 

Finisce 1 a 0 il derby dell’appennino. Una sfida che il Bologna non ha mai giocato, perdendo tutti i duelli sulle fasce e lasciando troppi varchi centralmente, soprattutto nella trequarti. Donadoni si attendeva delle risposte dai giocatori che fin qui hanno giocato meno, e se hanno totalizzato pochi minuti un motivo forse ci sarà; vedere Fiorentina-Bologna per credere. 

(Immagini di EuroSport e Lega Serie A)

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