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Bologna FC

L’analisi di Sampdoria-Bologna 3-1 – 14 feb

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Terza sconfitta consecutiva per il Bologna, che dopo le batoste prese contro Napoli e Milan al Dall’Ara, esce con le ossa rotte anche dal Ferraris di Genova. Era da aprile 2016 che i rossoblu non perdevano 3 match di fila, sperando che questa striscia si interrompa il più presto possibile, partendo dalla sfida di domenica contro l’Inter. 
Per la Samp invece è la terza vittoria di seguito dopo i successi contro Roma e Milan. 
La squadra di Giampaolo contro la compagine di Donadoni si è affidata al collaudato 4-3-1-2 con la conferma del neo acquisto Bereszynski come terzino destro e Bruno Fernandes sulla trequarti, preferito a Djuricic e Ricky Alvarez. Donadoni ha risposto col solito 4-3-3 con Verdi ancora dal primo minuto, cosi come Donsah e Torosidis, preferiti rispettivamente a Nagy, Krafth e Mbaye. 

Fin dal riscaldamento la domenica dei felsinei non inizia bene, con Gastaldello costretto a fermarsi per un problema muscolare. Al suo posto ci va Oikonomou, che in collaborazione con il resto della retroguardia, concede al 4° minuto una clamorosa occasione a Muriel.

Il passaggio a scavalcare la difesa in profondità di Bruno Fernandes è perfetto, meno la conclusione della punta colombiana della Sampdoria. Il numero 9, pur stoppando bene il pallone, mastica la sfera spedendola a lato alla sinistra di Da Costa. Grave la disattenzione della retroguardia in giallo-fluo, che sale molto male non applicando la tattica del fuorigioco, consentendo a Muriel di involarsi verso la porta. Un problema di posizionamento e di tempistiche che si manifesterà in molti momenti della partita, e come vedremo, sarà anche decisivo. 

Qualche minuto dopo però è il Bologna a rendersi pericoloso con una clamorosa occasione sui piedi di Donsah.

L’azione si sviluppa sulla sinistra dove un Krejci molto propositivo crossa dal fondo verso il centro dell’area. Il fatto più interessante da notare, è che in mezzo si trovino ben 4 giocatori felsinei ad attaccare la porta: Verdi, Destro, Donsah e Dzemaili. 

In qualche modo il cross del ceco finisce tra i piedi di Donsah, che da posiziona favorevolissima conclude molto debolmente sul palo, sprecando una clamorosa occasione. Da sottolineare come i rossoblu siano stati bravi ad attaccare l’area con l’esterno opposto, la punta e le due mezz’ali, puntuali nell’inserimento da dietro. 

Un minuto dopo e arriva un’altra tegola per Donadoni: Maietta out per infortunio al retto femorale sinistro. Al suo posto il mister bergamasco sceglie Mbaye, spostando Torosidis centrale di difesa al fianco del compagno di nazionale Oikonomou. 
La fascia in cui il Bologna sembra soffrire maggiormente è la sinistra, con Praet che crea più di qualche problema alla retroguardia bolognese, posizionandosi tra terzino e centrale, con Masina in palese difficoltà. 
Nonostante gli attacchi della squadra di casa, è il Bologna a passare in vantaggio con la magia di Blerim Dzemaili al 18°.

L’azione trova il suo sviluppo sempre sulla sinistra. Questa volta però è Masina ad andare al cross, con Krejci che taglia verso il centro dell’area per creare fastidi tra i centrali Silvestre e Skriniar. Dietro al ceco si buttano verso lo specchio anche Verdi e Destro, occupando molto bene l’area avversaria. 

Il cross di Adam è un pò lungo per Destro, che riesce comunque a colpire verso Verdi. Simone non si lascia ingolosire dalla posizione ma nota il compagno meglio piazzato dietro di lui e lo serve con i tempi giusti.

La difesa blucerchiata non sale ad attaccare Dzemaili, che scaraventa la sfera sotto l’incrocio dei pali, bucando l’ex Viviano. Nell’immagine si nota il troppo spazio concesso al centrocampista svizzero che ha tutto il tempo di concludere senza pressione. 

Dopo il gol il Bologna smette praticamente di giocare, e si trova a difendere da una Samp che attacca sempre in maniera disordinata, non creando clamorose occasioni da gol. 
Al tramonto del primo tempo anche Destro si ferma per un problema alla caviglia, sostituito dal rientrante Sadiq. 
Il secondo tempo invece comincia subito con due novità per Giampaolo: Dodò al posto di Regini e Djuricic per Linetty. Cambi sicuramente per dare più spinta in fase offensiva, vista la sterilità dei genovesi nella prima frazione. Al 13° si notano già i primi frutti quando Bruno Fernandes spreca una clamorosa occasione da gol.

Sul cross di Muriel dalla destra, deviato da Quagliarella di tacco, si avventa il trequartista col numero 10 che calcia troppo centralmente addosso al portiere Da Costa. In questo caso la retroguardia ospite scala molto male, con il buco create da Mbaye, coperto in ritardo da Donsah. Il terzino senegalese non guarda l’inserimento alle proprie spalle che poteva costare caro al Bologna, che resta agganciato al vantaggio.

Dopo pochissimo è proprio Bruno Fernandes a lasciare il campo, a favore di Patrik Schick, che risulterà decisivo. I buoni tiri di Praet e Muriel finiscono sopra la traversa, ma è il Bologna ad avere l’occasione migliore con la traversa colpita da Verdi su punizione a Viviano battuto. La Samp non riesce ad agguantare il pareggio, ma l’arbitro si rende protagonista con una scelta quantomai scandalosa, concedendo un rigore alla squadra di casa.

Bereszynski crossa dalla destra verso il centro dell’area per cercare una punta. Masina e Pulgar però si fanno trovare sulla traiettoria respingendo il pallone. Il centrocampista cileno colpisce la sfera con il costato, non toccando mai il pallone con il braccio. Il guardalinee Pasquale De Meo, appostato esattamente davanti all’azione, consiglia al direttore di gara Pasqua il calcio di rigore. Dagli 11 metri si presenta Luis Muriel che realizza l’1 a 1 senza alcun problema. 

Da qui in avanti il Bologna stacca definitivamente la spina, e appena 2 minuti dopo subisce la rete dello svantaggio.

Nell’occasione è palese quello che dicevamo ad inizio articolo, cioè la difesa che non riesce a mantenersi in linea mettendo in fuorigioco gli attaccanti avversari. Nella circostanza è clamoroso l’errore di Mbaye che rimane indietro rispetto ai compagni di reparto di diversi metri. La palla in profondità di Djuricic è con i tempi giusti e si crea una vera e propria autostrada per Schick. L’attaccante ceco, si invola da solo verso la porta felsinea e buca Da Costa, infilando il pallone nell’angolino alle destra del portiere brasiliano. 

4 minuti dopo ed ecco il terzo gol dei blucerchiati.

Nell’azione è sempre Patrik Schick a creare scompiglio nella difesa rossoblu. Il cross del numero 14 in direzione di Quagliarella, o Skriniar, che si trovava in area in seguito ad un corner, viene deviato da Mbaye che spedisce il pallone nella propria porta, fissando definitivamente il punteggio sul 3 a 1. La disattenzione è incredibile con Schick completamente solo, e in mezzo il povero Mbaye ad occuparsi di due uomini, senza alcun aiuto dei compagni. L’intervento successivo è sicuramente goffo, ma le colpe di tutto il reparto sono palesi. 

Ennesima sconfitta, questa volta arrivata anche per colpa di una svista arbitrale imbarazzante. Resta comunque incredibile come sull’1 a 1 la squadra si sia disunita completamente, subendo 2 reti senza alcuna resistenza. Su molti punti dovrà lavorare in settimana Donadoni, per preparare al meglio la partita contro l’Inter che vedrà assenti i due centrali Gastaldello e Maietta, ma anche Mattia Destro. Possibile la presenza di primo minuto di Sadiq, anche se il suo apporto domenica in quel di Genova è stato completamente nullo. 

(Immagini di sky)

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