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L’identikit: Andreas Skov Olsen

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Freddo sotto porta come la sua terra natia, Andreas Skov Olsen viene al mondo il 29 Dicembre 1999 nella cittadina di Hillerød, distante solo una trentina di chilometri da Copenhagen. Il richiamo del mondo del pallone è forte ed il primo flirt ufficiale arriva da giovanissimo: è l’ASGI di Alsønderup ad accoglierlo fra le sue file, aprendogli le porte del proprio settore giovanile. Le sue doti destano le attenzioni dell’ambiente, che ben presto si accorge di lui: all’età di 12 anni viene prelevato dal Nordsjælland, con cui si mette in mostra, guadagnandosi prematuramente la convocazione nelle varie selezioni Nazionali Under, vedendo addirittura il suo nome fra i convocati dell’Under 21 a soli 17 anni. Crescita esponenziale, con le giovanili mette a segno 19 reti in 26 presenze, cominciando ad assaporare l’atmosfera della prima squadra dal Luglio 2017. L’anno successivo entra a fare parte in pianta stabile della formazione “senior”, sulla quale ha un impatto devastante: nonostante la giovane età, alla prima stagione tra i grandi colleziona in 44 apparizioni la bellezza di 26 marcature, facendo rimbalzare il proprio nome in tutto il continente.

Tecnicamente raffinato, con i suoi quasi 190 centimetri di altezza ed i suoi 75 chili Andreas Skov Olsen è un’ala fisicamente strutturata ma al contempo rapida, capace di offrire diversi tipi di soluzioni offensive potendo giocare sia a destra che a sinistra. Mancino naturale, combina dribbling ubriacanti ad una falcata che, se lanciato nello spazio, non lascia scampo al diretto marcatore. Controllo di palla elegante, è un finalizzatore letale da qualunque mattonella dal limite dell’area, potendo disporre di un mancino potente e preciso e di un piede debole ben allenato a supplire le situazioni di gioco “sfavorevoli”. Temibile in zona offensiva, Skov Olsen si fa apprezzare anche per le sue intuizioni: abile nel gioco di prima, sfrutta la lettura delle trame di gioco per anticipare spesso e volentieri gli avversari, ribadendo in rete la sfera o pescando i compagni con precisi assist. L’unico limite apparente per questo giovane talento nordico sembrerebbe poter essere uno soltanto: l’impatto con il campionato italiano, di caratura totalmente differente rispetto a quello danese. Nonostante le possibili (e comprensibili) difficoltà iniziali, la qualità e la giovane età di Skov Olsen sono indubbiamente fattori da non sottovalutare e che, certamente, influirebbero in maniera netta sul suo approccio alla Serie A.

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