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L’identikit: Jerdy Schouten

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Giovane virgulto olandese, Jerdy Shouten nasce il 24 Giugno 1997 a Spijkenisse, una cittadina situata nel sud dei Paesi Bassi. Con il passare degli anni cresce l’interesse verso il mondo del calcio nel ragazzo, che ha a disposizione due soluzioni: ADO Den Haag o Rotterdam, entrambe ad un passo da casa. Il primo passo verso il proprio futuro Jerdy lo muoverà a otto anni: Den Haag sarà la sua scelta, iniziando il percorso di crescita nel settore giovanile nel quale resterà fino al 2016. La stagione successiva per lui arriverà l’esordio in prima squadra nella partita contro il NEC Nijmegen, bissando la sua partecipazione con la formazione “dei grandi” anche in occasione della sfida con l’Ajax. Al termine della stagione Jerdy decide di ripartire dal Telstar, formazione militante nella Eerste Divisie (la seconda divisione olandese), per ritagliarsi il suo spazio e mettersi in mostra. A Velsen il ragazzo diventa perno della prima squadra, disputando quaranta gare nelle quali mette a referto anche quattro reti e due assist. Le sue prestazioni non passano inosservate ed al termine della scorsa stagione alla porta del Telstar arriva a bussare l’Excelsior, terzo club di Rotterdam dopo Feeyenord e Sparta Rotterdam. L’aria di casa porta bene a Schouten che si mette in mostra anche in prima divisione: titolare fisso, sono trentaquattro i gettoni per lui, nei quali ha portato a casa pure una marcatura e due assist.

 

Giocatori duttile, viene impiegato maggiormente sulla trequarti e come centrocampista centrale, ma all’occorrenza può ricoprire molteplici ruoli, compreso quello di punta centrale (ben sei le gare al centro dell’attacco per lui). Fisicamente esile, i suoi settantadue chili di peso sono distribuiti su centottantacinque centimetri di altezza, rendendolo un po’ troppo leggero per essere impiegato con perno della linea mediana. Rapido nelle letture di gioco e nell’agire in campo, il suo bagaglio tecnico è ricco di movimenti di pregevole fattura. Destro naturale, è troppo legato al suo piede “forte” nonostante un mancino più che discreto, che utilizza per servire con passaggi molto precisi i compagni o per scaricare da fuori verso la rete terrificanti bolidi. Pecca sul piano della forza fisica vista la sua struttura esile, ma compensa difensivamente con le sue lunghe leve e la sua grinta che gli permettono di affondare tackle precisi e di recuperare preziosi palloni anche in situazioni scomode. Profilo dotato di indubbio talento, ha dalla sua la giovane età, la grinta e l’entusiasmo, che potranno aiutarlo a supplire alle sue carenze sul piano fisico per crescere ancora e sbocciare definitivamente.

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