Bologna FC
L’identikit: Musa Juwara
Talento indiscutibile, tanto da rientrare nella lista dei migliori 60 giocatori nati nel 2001 stilata dal The Guardian, Musa Juwara nasce il 26 Dicembre di quello stesso anno in Gambia. Seppur giovanissimo, la vita gli pone di fronte sin da subito un grande scoglio: nel 2016 attraversa l’Africa per imbarcarsi in un viaggio della speranza verso l’Italia, giunto a compimento il 10 Giugno sulle coste della Sicilia. Dopo lo sbarco la prossima destinazione per Musa è Potenza, dove inizia a destreggiarsi fra vari lavori per mantenersi e, nel mentre, inizia a giocare a calcio nelle file della Virtus Avigliano. L’inizio di un sogno che gli ha permesso di trovare anche una famiglia: è l’allenatore della sua squadra Vitantonio Summa che lo ha preso sotto la sua custodia, prima in campo poi fuori, diventandone il tutore legale. Con la squadra basilicatese il giovane conquista il campionato regionale 2016/2017, attirando allo stesso tempo l’attenzione di vari club. A spuntarla su tutti è il Chievo Verona, capace di convincere il ragazzo e la famiglia con il proprio progetto, ma la FIGC ne blocca il trasferimento a causa delle nuove norme sullo sfruttamento dei giovani extracomunitari. La famiglia non ci sta e con l’aiuto di Enzo Raiola e Vittorio Rigo sfruttano un cavillo della norma, dimostrando che tutto questo avrebbe solo fatto del male al ragazzo, vincendo contro la Federazione e permettendo a Musa di approdare alla corte gialloblù. Con la Primavera del Chievo il giovane si mette in mostra: per lui sedici reti e tre assist con le giovanili del Club veneto, che accendono i riflettori dell’Europa su di lui.
Di ruolo esterno offensivo, Musa Juwara può all’occorrenza venire schierato anche come punta centrale. Fisicamente minuto, abbina un metro e settanta a sessanta chili di peso che lo rendono rapido e scattante. Mancino naturale, è dotato di un dribbling letale combinato con la sua esplosività, capace di creare superiorità numerica con grande facilità. Duttile tatticamente, può giocare su entrambe le fasce e sprigionare il suo sinistro, mortifero sia per potenza che per precisione. Giovanissimo, dimostra già qualità sopra la media che, incanalate nel giusto modo, potrebbero esplodere definitivamente rendendolo uno dei prossimi talenti in ascesa del calcio europeo.
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