Bologna FC
L’impegno paga: la parabola ascendente di Mbaye – 13 lug
I giocatori si valutano per atteggiamento, qualità e prestazioni concrete in campo. Quest’ultime sono spesso mancate ad Ibrahima da quando è sotto le Due Torri, partendo dall’anno in Serie B, al primo in A, e l’inizio di quello appena passato.
Prestazioni troppe volte sottotono, e non solo per una mancanza tecnica, ma forse anche per un deficit di impegno, di concentrazione.
Ecco tutti questi aspetti avevano portato il tifoso rossoblu ad “odiare” calcisticamente il terzino, non per cattiveria, ma perchè le prestazioni non erano all’altezza, e quando c’era faceva più danni che altro.
Bene, detto questo è difficile pensare che la situazione si sia completamente ribaltata, invece è così: ora Mbaye è uno dei punti fermi del Bologna della prossima stagione, che partirà con lui come terzino destro titolare.
Nella finestra di mercato invernale era ad un passo dal trasferimento ad Udine, ma il Bologna disse no, forse perchè vedeva in lui ancora qualcosa, e la scommessa, per ora, è vinta.
Ibrahima però, è importante sottolinearlo, si è allenato sempre al massimo, e Donadoni questo lo ha notato. Ecco che allora le chance per lui sono arrivate, e da gennaio in poi le prestazioni sono state di alto livello.
Le qualità del giovane ex Inter sono buone: ottima corsa, buon controllo del pallone e grande capacità di assorbire gli 1 contro 1 in fase difensiva. Deve migliorare molto quando c’è da attaccare, visto che i suoi cross poche volte sono precisi, ma il tempo c’è e la fiducia ormai è acquisita.
Donadoni e i tifosi sono pronti ad applaudirlo e criticarlo quando ci sarà bisogno di farlo, ma ora Mbaye ha la consapevolezza di potersi giocare le sue carte, e di avere la fiducia di tutto l’ambiente rossoblu.
Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook