Bologna FC
L’inaDieguato – Lettera al Presidente – 14 Maggio
Ritorna, a grande richiesta, l’InaDieguato di Diego Costa con un pezzo speciale – lettera aperta al Presidente Guaraldi. Spegnete i cellulari, allacciate le cinture e buona lettura!!
Signor presidente Guaraldi,
Mi presento: mi chiamo Diego Costa, seguo il Bologna per amore e per lavoro da quando ero bambino. la prima partita allo stadio l’ho vista nel 1965, s’immagini. Il Bologna – un altro Bologna – vinse due a zero sul Brescia. C’erano quelli dello scudetto. Ma non è di questo che le scrivo.
Le voglio dire che non ho partecipato volutamente durante tutta la stagione al “tiro al Guaraldi”. Non lo trovavo giusto nè nei suoi confronti (non mi pare ci sia una fila lunghissima alla sua porta di magnati pronti a rilevare la società) nè verso la squadra e chi come Pioli, fino a fine stagione, ma anche già preventivamente oltre, danno prova di serietà e impegno.
Voglio aggiungere che non rimpiansi il pur bravo Gastone, ragazzino viziatello, perchè ebbi l’impressione che se ne volle andare lui. E poi perchè a Gastone ho sempre preferito Paperino Diamanti.
Veniamo al dunque: non bastasse la solita domanda tollerata per l’intera stagione e formulata dai quaquaraqua di Sky allo stesso giocatore (cosa ci fai a Bologna? perchè non giochi in un grande club?) da qualche giorno a questa parte Alino nostro sembra sulla soglia di casa. Con le valigie pronte. Mi dirà: così è la vita. E il mercato del pallone. Certo, ma – mi perdoni – stavolta (al contrario di Gastone di cui sopra) la sensazione forte è che Lei e chi per Lei facciate il tifo perchè l’offertona arrivi. Se mi danno dieci milioni…
Ma secondo lei per sostituire degnamente Diamanti, cioè come carisma e come qualità tecniche e agonistiche, lo trova un giocatore spendendo dieci milioni. Io dico di no. E aggiungo: abbiamo appena incassato la lieta novella di un tecnico tra i più bravi in circolazione che ha fatto la scelta di restare a Bologna. Scelta di vita. Ma ha pure aggiunto: vogliamo fare un progetto. Io penso che “il progetto” abbia bisogno di trattenere il capitano prima di qualsiasi altro. Anche a una cifra superiore ai suoi dieci milioni. E che la squadra abbia bisogno di qualche ritocco per essere ancora competitiva. Se il Bologna non si è trovato invischiato nella lotta per la salvezza io penso che lo debba alla forte personalità dei suoi leader, qualcosa da preservare e da valorizzare più di qualsiasi altra cosa. Ci pensi bene, quindi, prima di privarsi di Diamanti. primo perchè Alino è entrato nei nostri cuori e secondo perchè, in giro, di giocatori con le sue qualità non ce ne sono.
In bocca al lupo per questa fase delicata del suo lavoro. Provi a dare retta alla vecchia pubblicità: che un Diamanti è per sempre!
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