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L’Opinione della Redazione – Bologna, perché non c’è spazio per Moro e Ferguson?

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Ritorna oggi ”L’Opinione della Redazione”, la rubrica che dà spazio ai pensieri della redazione di 1000cuorirossoblu sui principali temi della settimana del Bologna, andando ad analizzare due diverse prospettive.

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Il centrocampo è sicuramente il reparto più affollato della rosa del Bologna, soprattutto da quando Thiago Motta ha spostato Gary Medel dal ruolo di difensore centrale. Tuttavia, ci sono giocatori che in questo reparto non hanno trovato grande spazio fino ad ora come per esempio Nikola Moro e Lewis Ferguson, i due centrocampisti giunti sotto le due torri nel mercato estivo. Nemmeno Aebischer a centrocampo aveva trovato fin qui molto spazio, sebbene lo svizzero vesta la maglia del Bologna già da gennaio. 

Innanzitutto occorre partire dal presupposto che la società ha impostato il mercato estivo in ottica 3-5-2, dal momento che quello era il modulo designato da Sinisa Mihajlovic. Con il successivo arrivo di Thiago Motta le carte in tavola sono inevitabilmente cambiate: l’italo-brasiliano al momento non sembra prendere in considerazione il ritorno al 3-5-2. Motta fino ad ora ha sempre schierato la squadra con un 4-2-3-1, e infatti è proprio qui che sorgono i dubbi. Con il prosieguo di un centrocampo a due inevitabilmente finirebbero per restare in panchina diversi giocatori, in particolare a farne le spese al momento sono stati soprattutto Moro e Ferguson, con Aebischer che invece contro la Sampdoria è stato impiegato come esterno d’attacco fornendo probabilmente la sua miglior prestazione da quando è a Bologna (per lo meno nel primo tempo, salvo poi calare nella ripresa come tutta la squadra).

Per Moro fino a qui si registra una sola presenza: contro lo Spezia nell’ultima gara con Mihajlovic in panchina. L’ex allenatore del Bologna lo aveva poi sostituito a inizio secondo tempo dopo una prima frazione di gioco insufficiente. Con Thiago Motta poi il croato non ha mai visto il campo. Parlando di Moro, Mihajlovic aveva lamentato una struttura fisica ancora poco adatta alla Serie A al cospetto invece di una qualità nei piedi evidente.
Per Ferguson la situazione non è molto diversa: i minuti giocati dallo scozzese sono stati circa 40 fino ad ora per un totale di appena tre presenze (contro Milan, Juventus e Sampdoria) tutte da subentrato. Per caratteristiche tecniche lo scozzese è forse il centrocampista che più ricorda Svanberg, soprattutto per il buon tiro che ha dimostrato in Scozia negli anni passati.
Ora la domanda che viene da porsi è: perché non provare a dare spazio con continuità ai nuovi centrocampisti? Soprattutto alla luce del fatto che chi è stato impiegato fino a questo momento a centrocampo non ha di certo brillato, con Schouten che sta evidentemente vivendo un periodo di appannamento e con Medel che in quel ruolo fatica e non poco.

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