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L’Uomo della Domenica: Antonio Mirante – 1 ott

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Faccio ammenda. È giusto ammettere le proprie colpe. È giusto ed è la cosa che tutti dovrebbero fare, in situazioni simili. A parer mio ieri sera a difendere la porta del Bologna ci doveva essere Angelo Da Costa, sia per le sempre buone prestazioni, sia per dare un ulteriore turno di riposo ad Antonio Mirante dopo l’infortunio al dito. A distanza di quasi un giorno dal triplice fischio che ha sancito la fine di Genoa – Bologna posso ammettere serenamente di avere sbagliato, ammettere che Mirante è ancora, tra i pali, uno dei migliori portieri italiani. E la partita di ieri lo ha dimostrato.

Già, perché lasciamo un attimo Rodrigo Palacio in disparte (gesto tecnico ai limiti dell’assurdo il suo, un gol del genere davvero pochi attaccanti, in Serie A, possono permettersi di farlo) e concentriamoci su chi stava dalla parte opposta del campo, con la divisa di un altro colore, i guantoni e la fascia di capitano ben stretta intorno al braccio. Ieri sera Antonio Mirante è stato decisivo per la conquista dei tre punti: lo è stato con due parate nel giro di 10 secondi che hanno tolto entusiasmo al Genoa e che hanno permesso al Bologna di trovare la forza e la grinta giusta per tentare l’arrembaggio alla squadra di Juric. La prima, ravvicinata, sull’amico fraterno Raffaele Palladino, la seconda su una sventagliata da fuori area di Miguel Veloso, ieri sera il pericolo numero uno, con il portiere campano che in bello stile ha deviato in angolo. Ma lo zampino di Antonio lo troviamo anche nell’azione del gol, poiché l’estremo difensore, dopo un’uscita a valanga sull’attaccante genoano (che non trova la porta), serve immediatamente Pulgar il quale, con due tocchi, verticalizza in tempo zero per El Trenza. La conclusione di questa storia la sappiamo tutti.

Ieri sera Antonio Mirante si è riscattato, ha saputo sgomberare la testa da tutte quelle inutili e fastidiose voci che lo bollavano come finito e che per lui auspicavano un futuro in panchina. La grande verità del calcio è che, come in tutte le altre cose, prima di parlare e di dare giudizi bisognerebbe avere basi concrete sulle quali poggiare le proprie argomentazioni.

Antonio Mirante è una base concreta sulla quale il Bologna di Roberto Donadoni può e deve poggiarsi; ecco perché L’Uomo della Domenica non può che essere Lui, il Capitano, un ex doriano che, in una sorta di derby, ha saputo esaltarsi e portare alla vittoria i suoi compagni. Avanti così Antonio!

 

L’Uomo della Domenica: Antonio Mirante.

 

Foto: CalcioNews24

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