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L’Uomo della Domenica: Daniele Gastaldello – 16 apr

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Pochezza assoluta. Ieri pomeriggio, nel match tra Palermo e Bologna andato in scena al Renzo Barbera, le due squadre non hanno fatto altro che attendersi e lasciare che gli spettatori, sugli spalti e davanti ai televisori, si assopissero in poco tempo. Le occasioni, a dir la verità, ci sono state, alcune delle quali persino clamorose ma i due attacchi, abulici e incredibilmente imprecisi, non hanno sbloccato la gara. Per assurdo, l’unico giocatore che è riuscito a segnare, seppur in fuorigioco, è stato Daniele Gastaldello: contropiede perfetto quello portato avanti dal capitano nel primo tempo, ribattuta in rete vincente dopo la parata di Fulignati ma, diamine, guardalinee che annulla tutto per un fuorigioco giustissimo. Apprezziamo quantomeno il pensiero Daniele, ecco perché per Palermo – Bologna L’uomo della Domenica è Daniele Gastaldello.

1983, Camposanpiero. Territorio padovano, dove gli antichi valori vengono tramandati di generazione in generazione, dove il vino è parte integrante della vita di tutti i giorni, dove i grappoli d’uva si stendono infiniti sui verdi campi. Qui nasce Daniele Gastaldello, ragazzino che ancora non saprà che da grande farà il calciatore.  Il pallone, però, inizia a piacere parecchio a questo giovanotto sorridente e atletico, il quale entra dapprima nel settore giovanile del Montebelluno, trasferendosi poi nel Padova, dove disputerà un buon numero di partite da titolare nonostante non abbia ancora raggiunto la maggiore età. Nel 2002 Gian Piero Gasperini, che ai tempi guidava la Primavera juventina, decide che il ragazzo veneto è il tassello giusto da aggiungere alla sua squadra; con i bianconero vincerà poi il Viareggio nel 2003.

È l’estate del 2003 quella decisiva per la carriera di Gastaldello: la Juventus lo cede al Crotone, allenato sempre da Gasperini: I Pitagorici conquisteranno poi la Serie B al termine di una cavalcata bellissima. È il 2004 l’anno in cui Daniele acquisisce finalmente i galloni della titolarità, sempre con la maglia calabrese. Al termine del campionato il Siena bussa alla porta del Chievo, club che ne deteneva il cartellino, e decide di acquistare il difensore. Con i toscani Daniele conferma le buone prestazioni di Crotone e guadagna lo status di difensore molto promettente, sul procinto di esplodere. Piomba sul centrale di difesa la Sampdoria, in procinto di iniziare un ciclo che la porterà anche in Champions League. Daniele diventa, nel corso di un paio di stagioni, capitano e anima di una squadra che doveva risorgere dopo anni bui.

 

Dopo 7 anni, più di 200 partite e molte lacrime, la decisione: lasciare Genova per approdare Bologna. Ci vuole coraggio a cambiare, a lasciare luoghi nei quali ti sei sempre trovato bene, per buttarsi nell’oscurità e sperare in un atterraggio morbido. Ci sono stati momenti bui qui a Bologna, sempre affrontati e risolti. Grazie Capitano, sei Tu L’Uomo della Domenica!

 

foto: Tuttosport

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