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L’Uomo della Domenica: Emanuele Giaccherini – 14 mag

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Ma come? Proprio tu? Ma non dovevamo vederci più?

E invece …

Invece ieri ci ha pensato Lui, con una giocata lampo, a rimettere sui binari giusti la partita del suo Chievo. Una tiro al volo da posizione defilata che non lascia scampo a Mirante e sul quale Mbaye ha grosse responsabilità.

Eppure ieri pomeriggio uno dei protagonisti è stato Lui, quell’Emanuele Giaccherini che, mentre era sotto le Due Torri, giurava amore eterno per la maglia e che ieri, al momento del gol, la maglietta, gialla questa volta, se l’è tolta, lanciandola in alto.

Esultanza giusta, sono convinto che ogni qualvolta che un calciatore segni una rete DEBBA esultare. Per rispetto dei suoi tifosi. Perché un giocatore vive per il gol.

Fa strano. Questo è indubbio. Ma la cosa più strana saranno i commenti che spunteranno fuori come funghi in questi giorni post match, nei quali si invocherà il suo mancato ritorno. Non ci sto. Se Giaccherini gioca nel Chievo Verona un motivo c’è; se ha fallito (mettici tutte le attenuanti, tra le quali il poco minutaggio che Sarri concede ai non-titolari) a Napoli un motivo c’è.

Però, ieri, la partita l’ha decisa Lui. Con un gol bellissimo, che ha, a qualcuno, fatto tornare in mente le giocate di due stagioni fa. Ma il passato è passato, e come tale va, dopo un po’ di tempo, lasciato in cantina, nei meandri della mente.

Giaccherini appartiene, almeno per me, ad uno di quei scompartimenti stagni della mente che difficilmente si aprono.

Ma ieri ha avuto ragione il Giack. Con il 17 sulla schiena, come quando giocava a Bologna.

Niente applausi, solo fischi per Lui ieri dopo il gol. E anche un briciolo di amarezza. Ci bruciava, la realtà è quella.

L’Uomo della Domenica, per Bologna – Chievo, è Emanuele Giaccherini.

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