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L’Uomo della Domenica: Ibrahima Mbaye – 26 nov

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Chi l’avrebbe mai detto?

Nessuno, o pochi, di questo ne siamo certi.

Il Bologna Football Club 1909, che prima della partita di ieri pomeriggio occupava la decima posizione in campionato, ha battuto la Sampdoria di Marco Giampaolo, vera e propria sorpresa di questo campionato.

3 a 0. Tre reti a zero. Tre reti fatte, zero subite. Un uomo in meno per tutto un tempo (espulsione che lascia ancora dei dubbi, ma tant’è, la partita è finita da ormai 24 ore e non ha senso continuare a discuterne; fatto sta che, fino a quel momento, Vasilis Torosidis aveva disputato un primo tempo davvero ottimo) e una prestazione eccelsa da parte di tutti, anche da chi doveva riscattare luci e ombre (più ombre in realtà, che si portavano avanti da Verona, e che forse affondavano le radici in qualcosa di più profondo). E proprio su questo punto volevo inizialmente soffermarmi: bravissimo Antonio Mirante nello sventare un paio di conclusioni velenose (citofonare Lucas Torreira per chiarimenti), bravo – e sono contento di dirlo – Adam Masina, entrato per Mattia Destro all’inizio della ripresa, concentrato e “sul pezzo” per 45 minuti duri e tignosi, nei quali i nervi e le gambe contavano più della tecnica e della tattica.

Bravi tutti, partita fantastica del gruppo e di ogni singolo, coadiuvati da quel generale bergamasco che, in silenzio, sta riuscendo a far parlare i fatti, la cosa più importante in questo mondo calcistico dalle mille sfaccettature, molte delle quali inutili. Un applauso grandissimo va quindi fatto a Roberto Donadoni, perché la vittoria di ieri è in gran parte merito suo.

E ora, dal generale al particolare.

Ibrahima Mbaye ha offerto, ieri pomeriggio, la migliore prestazione da quando si trova sotto le Due Torri: schierato terzino destro per contenere le avanzate di uno Strinic poi costretto a dare forfait quasi subito, si è trovato dalle sue parti un Murru timido, un Verre che aveva paura di osare ma che sa dare del Tu al pallone ma soprattutto un Duvan Zapata che tendeva, ieri pomeriggio, molto spesso a decentrarsi, provando ad aprire spazi per gli stessi centrocampisti e per quel Gaston Ramirez troppo solo, chiuso da un Erick Pulgar immenso, faro del centrocampo rossoblù.

Dicevamo di Ibrahima Mbaye.

Bocciato, o quantomeno rimandato un Emil Krafth timido e propenso ad errori troppo gravi per un giocatore di Serie A (dopo Verona era giusto lasciarlo riposare), è sembrato giusto riproporre il terzino del Senegal, tanto positivo quando viene schierato.

E ieri lo si è visto per tutti i 90’ minuti, dando conferma alla statistica che vuole il Bologna non trafitto quando Ibra è in campo: sia in zona difensiva, dove gli attaccanti doriani hanno davvero fatto fatica a trovare spazio, sia – finalmente – in zona offensiva, dove ha trovato la rete con uno splendido stacco di testa su angolo battuto divinamente da Simone Verdi (che pare abbia finalmente capito come batterli, si scherza ovviamente … fino ad un certo punto), correndo sotto la curva per prendersi gli applausi di una curva che, da almeno due annetti a questa parte, dopo parecchie prestazioni sottotono soprattutto nella prima stagione nella massima categoria, lo sta sostenendo continuamente. Penso che Donadoni lo stia gestendo bene, al contrario di quanto credano i più: tenuto in naftalina per qualche mese l’anno scorso, l’allenatore lo ha rimesso in campo quando era nel suo stato di forma migliore, raccogliendo buone risposte dal terzino e dimostrando che, alla fine, la ragione la aveva anche Lui. No?

Comunque, alla fine dei giochi, quello che conta è il risultato. 3 a 0.

E la prestazione. Ottima.

E allora bravo Ibrahima, bravi ragazzi, bella la cornice – splendida come al solito a dirla tutta – nella quale si è giocata la partita di ieri.

Con la speranza che sia davvero un inizio, quello vero, che da fiducia, perché battere la sorpresa di questo campionato non è cosa di tutti i giorni.

Ps: se avete tempo, intendo almeno una decina di minuti, riguardatevi tutti gli interventi difensivi di Mbaye di ieri sera; tantissimi e tutti di buon livello, alcuni spettacolari (la palla allontanata col tacco), altri imprescindibili, come chiusure da ultimo uomo che rischiavano, in caso contrario, di mettere in serio pericolo i rossoblù. E allora l’Uomo della Domenica, per Bologna – Sampdoria, non può che essere Lui, Ibrahima Mbaye!

 

L’Uomo della Domenica: Ibrahima Mbaye.

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