Bologna FC
L’uomo della partita – Gary Medel
Dopo il pareggio esterno contro la Salernitana, il Bologna non riesce a rifarsi tra le mura amiche e impatta 0-0 contro un Torino che ci prova ma che viene contrastato bene. Una gara scialba, da entrambe le parti: poche emozioni, tiri in porta che si possono contare sulle dita di una mano, pochissimi gesti tecnici degni di nota. Una partita ruvida, una prestazione opaca, quella offerta dai ragazzi di Sinisa Mihajlovic, che hanno pagato anche l’assenza di Marko Arnautovic. Lì in avanti mancava il punto di riferimento e si è visto molto bene, perché Sansone, Barrow e Orsolini non sono quasi mai riusciti a impensierire la retroguardia granata. Bene lì dietro Skorupski, che almeno in due occasioni salva il risultato; bene, ancora una volta, Gary Medel.
Ormai non è più una novità. Il cileno è il vero perno difensivo di questa squadra, è il punto di riferimento lì dietro e anche ieri lo ha dimostrato. Poco importa chi ci sia, perché Medel ha dimostrato di poter vincere duelli anche con attaccanti più impostati fisicamente rispetto a lui. Così come ha dimostrato ieri, con il duello con Belotti che è stato vinto dall’inizio alla fine; il cileno gioca con intelligenza, non ha paura di anticipare l’avversario ed è tranquillo in fase di contrasto. Doti da difensore ma anche da regista, perché molte volte ha provato ed è riuscito a far partire l’azione offensiva dei rossoblù. Fondamentale. Ora, però, Mihajlovic trema: il difensore, infatti, è uscito anzitempo dalla sfida contro i granata e dovrà essere valutato in vista del derby dell’Appennino, contro la Fiorentina, in programma domenica all’ora di pranzo. Una pedina fondamentale da recuperare, perché giocare con o senza Medel ti cambia molto nel corso di una partita. Lo sa lui, lo sa Mihajlovic, lo sa tutta la squadra.
L’uomo della partita: Gary Medel
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